A volte tornano

Questa sera Treviso e Rimini si affrontano in occasione dell'anticipo dell'11a giornata del campionato cadetto.

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E' proprio il caso di dire che a volte ritornano: esattamente un anno dopo l'esonero, coinciso con le prime poco promettenti difficoltà nella massima serie, Ezio Rossi torna a sedersi sulla panchina del Treviso, in un avvicendamento con Bortoluzzi resosi necessario dal preoccupante impasse della formazione veneta. Tre pareggi nelle ultime cinque partite, gli ultimi due maturati dopo il vantaggio iniziale, con lo sconcertante blackout finale di Pescara a rappresentare in pieno l'attuale situazione della squadra della Marca. Veneti che senza Moro, Vascak e Valdez, tutti squalificati, ricevono non senza ansie il Rimini di Acori.
I romagnoli sono la vera rivelazione di questa prima parte di campionato: l'intesa Jeda-Ricchiuti è decollata in maniera quasi istantanea, il gioco prodotto è piacevole e concreto, e solo il grave infortunio a Barusso e l'oggettiva assenza di seconde linee all'altezza consiglia ancora una certa cautela nell'inquadrare la dimensione del Rimini. Curioso annotare nel mare di statistiche come sia Acori che Rossi abbiano una particolare predilezione per novembre, il mese in cui entrambi i tecnici hanno sempre ottenuto la migliore media punti.
Treviso e Rimini che si ritrovano in B a dieci anni di distanza dall'ultima sfida di campionato, e sembra essere passato un secolo: il 14 aprile 1996 si trattò di una gara di fine campionato in C2, finì 0-0 con il Treviso di Pillon in pieno salto triplo, pronto a festeggiare la promozione in C1. Una squadra allora governata in mezzo alla difesa da un 34enne Ezio Rossi, che tra coincidenze e ricorsi storici è di nuovo pronto, da un'altra cabina di regia, a cercare di far ripartire il Treviso.
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