A. Lucarelli indagato

Una scheda telefonica intestata al difensore del Parma è stata utilizzata da dei malavitosi. L'avvocato del fratello di Cristiano parla di "leggerezza"

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Spiacevole episodio per Alessandro Lucarelli. Il difensore del Parma, ex della Reggina, è stato infatti coinvolto in un'inchiesta della Procura di Reggio Calabria, la quale sta indagando su alcune schede telefoniche fittizie. Nell'inchiesta sono coinvolte anche altre due persone, Antonio Morabito e Luigi Musolino. Ad incuriosire gli inquirenti è stata una scheda telefonica intestata ad Alessandro Lucarelli ma in uso a una persona coinvolta in un giro di droga e armi. Inevitabile, così, inserire il nome del calciatore nel registro degli indagati, almeno in attesa che gli investigatori chiariscano se la scheda sia stata intestata a lui in un’operazione tesa a sviare i controlli di rito . Non sarebbe una novità, dato che situazioni analoghe si sono verificate nel corso delle stesse indagini, quando si è scoperto che molte schede erano state intestate falsamente a persone i cui dati sarebbero stati utilizzati da qualche rivenditore senza scrupoli.
Alla notizia, divulgata stamani dal "Quotidiano della Calabria" , ha replicato l'avvocato difensore di Lucarelli, Sandro Milani. "Si tratta di una banalità – ha assicurato il legale - Alessandro non c'entra nulla. È una leggerezza che si chiarirà nel corso del giudizio. Un fatto che potrebbe capitare ad ognuno di noi". Per quanto l'utilizzo del termine "leggerezza" possa lasciar spazio ad ambiguità, parrebbe una trappola bella e buona, tesa da malavitosi a un giocatore che ha difeso i colori amaranto dal 2005 al 2007, contribuendo a due salvezze reggine con 67 presenze e 4 gol. Di certo c'è una cosa. Il 2009 non si è aperto con i migliori auspici per la famiglia Lucarelli. Prima le vicende di Cristiano, relegato in panchina dopo un periodo turbolento. Poi questo sfortunato episodio per il fratello minore Alessandro, che sembra comunque destinato a uscire senza macchia da una vicenda in cui dovrà ancora una volta dimostrare le proprie doti di valido difensore.
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