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Il Crotone torna in Serie A dopo 2 anni! Il capolavoro di Stroppa e il tandem di cuore Simy-Messias

Stefano Fonsato

Aggiornato 24/07/2020 alle 23:52 GMT+2

Dopo due stagioni in purgatorio, il Crotone torna in Serie A. Una stagione entusiasmante dei calabresi, minimamente all'ombra di un Benevento fuori categoria. Poco importa: il collettivo creato da mister Giovanni Stroppa ha veleggiato al secondo posto di cadetteria all'insegna della continuità, specie nell'ultimo terzo di campionato, in cui gli ionici non hanno praticamente mai perso.

Crotone promozione in Serie A

Credit Foto Eurosport

Dopo due stagioni in purgatorio, il Crotone torna in Serie A. E con due giornate di anticipo dal termine della regular season: il roboante successo per 5 a 1 a Livorno e il concomitante pareggio (0-0) dello Spezia a Cremona, ha messo il punto esclamativo su una stagione entusiasmante da parte dei pitagorici, minimamente all'ombra di un Benevento fuori categoria. Poco importa: il collettivo creato da mister Giovanni Stroppa ha veleggiato al secondo posto di cadetteria all'insegna della continuità, specie nell'ultimo terzo di campionato, in cui gli ionici non hanno praticamente mai perso, staccandosi dalle dirette concorrenti per la promozione diretta, evidentemente impegnate a stuzzicarsi a vicenda nel più classico dei "ciapanò". I numeri, d'altra parte, non mentono: su 36 match disputati, 65 punti conquistati, 19 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte, con 62 gol realizzati e 38 subiti.

L'epopea Stroppa

Lo "Scida", la città - che si aggrappa al calcio - possono di nuovo gioire e vivere sensazioni gioiose e di estremo appagamento. Le stesse vissute tre anni fa, in occasione della miracolosa scalata-salvezza in serie A di cui si è reso protagonista mister Davide Nicola, oggi al Genoa, società in cui si era subito trasferito - ai tempi - l'allenatore che aveva portato per la prima volta il Crotone nella massima serie: Ivan Juric.
Strana storia, quella di oggi, di mister Stroppa: nominato tecnico dei pitagorici all'inizio dell'estate 2018, viene esonerato il 29 ottobre successivo dopo aver raccolto 11 punti in 9 partite dalla squadra neoretrocessa dopo l'esperienza bella ma infruttuosa targata Walter Zenga. Gli subentra Massimo Oddo, che però già a dicembre rassegna le proprie dimissioni. Così Stroppa si rimette al timone di una nave che non abbandonerà più, fino a traghettarla, oggi, al luccicante porto della Serie A, solo assaggiata da tecnico come scomodo erede di Zdenek Zeman all'inizio della stagione 2012-2013.
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Crotone 2019-2020: mister Giovanni Stroppa (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Squadra solida, cammino costante

Il tutto con una squadra solida, intagliata nel 3-5-2. che ha saputo mescolare grande esperienza ad elementi particolarmente interessanti. Davanti all'eterno Alex Cordaz, ormai bandiera della formazione calabrese, Il terzetto difensivo composto dall'esperto scuola Juve Luca Marrone e dalle scoperte del ds Ursino Vladimir Golemic - difensore serbo classe 1991 scovato due anni fa al Lugano, in Svizzera, e Marcos Curado, argentino di 4 anni più giovani, prelevato sempre nell'estate 2018 dall'Arsenal Sarandì. A gestire le operazioni di metà campo, per la quinta stagione consecutiva, il solito Andrea Barberis, insieme alle mezze ali Ahmad Benali (anch'egli ormai pilastro irrinunciabile dei rossoblù) e Niccolò Zanellato, classe 1998, arrivato a gennaio 2018 dal Milan e rimasto con soddisfazione lungo la riviera ionica. La pinta sulle ali è stata data, a destra, dell'ex Perugia e Pro Vercelli Mattia Mustacchio e, a sinistra, da Salvatore Molina, in alternanza con Antonio Mazzotta.
La formazione tipo del Crotone 2019-2020 allenata da Giovanni Stroppa, Eurosport

Il "parco giochi" là davanti coi bomber "romantici" Simy e Messias

Il vero "parco giochi", è la davanti: i "titolarissimi" sono SImy e Junior Messias. Il primo, gigante nigeriano, che in Serie A fece male alla Juventus ma che, nonostante le innumerevoli richieste di mercato, ha consegnato la propria vita professionale e umana all'ormai sua Crotone. Simy ha realizzato la bellezza di 20 centri: un vero guerriero-trascinatore.
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Nwankwo Simy (Crotone) durante Crotone-Pisa 1-0, Serie B 2019-2020 (Imago)

Credit Foto Imago

La storia del brasiliano classe 1991, invece, è stata raccontata parecchie volte: dai campi del calcio dilettantistico e amatoriale di Torino (giocava nello Sport Warique la formazione della comunità peruviana, nel campionato amatoriale Uisp), lavorando peraltro come fattorino di elettrodomestici, al professionismo sempre mancato per ragioni burocratiche. Provò a tesserarlo la Pro Vercelli in Serie B senza riuscirci, sempre per i cavilli legati al suo status di extracomunitario. Poi la situazione si sbloccò: arrivò il Gozzano e, dalla Serie C, il giovane ds del club lacuale Alex Casella lo manda a Crotone, in Serie B. Un ambientamento non facile per un calcio, fino a quel momento, visto solamente in tv. La consacrazione arriva il 29 dicembre, col suo primo gol in Serie B. Ne segnerà 6, in tutto, ponendosi come specialista dai calci piazzati. A Livorno, si diceva, una goleada scontata: dopo il momentaneo vantaggio labronico con Trovato, un tap in di ginocchio di Zanellato pareggia i conti. Poi, sempre nel primo tempo, Simy realizza in girato su cross di Messias, abile a scartare tutti sulla destra. Quindi Gerbo, al 40', toglie le ragnatele sotto il sette, mentre, nella ripresa, un gol di Molina e un rigore trasformato dal solito SImy, fissano il punteggio sull'1-5.
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Crotone 2019-2020: Junior Messias (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

E poi c'è Kargbo (per il futuro) e il sogno Florenzi

Un parco attaccanti arricchito anche da un nome che non ha bisogno certo di presentazione: Maxi Lopez, spauracchio delle difese avversarie, ogni qual volta inserito nei minuti finali di una partita.
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Maxi Lopez | Crotone

Credit Foto Eurosport

E, dallo scoro inverno, dal centravanti svedese arrivato in prestito dal Benevento Samuel Armenteros. Con 62 reti, un reparto offensivo secondo solo allo schiacciasassi Benevento. E oggi, il ds Ursino, si lascia andare ai sogni più sfrentati. Primo su tutti, (ri)portare a Crotone, per la Serie A, Alessandro Florenzi, che rientrerà alla Roma - in cui è fuori dal progetto Fonseca - dopo l'agrodolce esperienza in prestito al Valencia. Sarà difficile, ma allo "Scida" il terzino della Nazionale diventò uomo e calciatore vero, realizzando la bellezza di 11 reti su 35 presenze nella stagione 2011-2012 in cadetteria.
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Alessandro Florenzi con la maglia del Crotone 2011-2012 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Nel frattempo, però, la proprietà dei Vrenna si frega le mani per Augustus Kargbo, l'attaccante sierraleonese, trascinatore della Reggio Audace in Serie B è di proprietà dei pitagorici, il cui telefono delle offerte scotta già. Lo vogliono, tra le altre Genoa e Udinese. E il valore di mercato è già schizzato a 5 milioni di euro.
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