Offesa razzista durante amichevole, Marco Curto squalificato per 10 giornate dalla FIFA

CALCIO - Durante l'amichevole estiva tra Como e Wolverhampton il difensore 25enne italiano (ora in prestito al Cesena) aveva pronunciato un'espressione razzista nei confronti del coreano Hwang Hee-chan. Ora Curto dovrà scontare una squalifica di dieci giornate, ridotta a cinque con l'altra metà della pena sospesa per due anni.

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Video credit: Eurosport

Stangata per Marco Curto da parte della FIFA. La federazione internazionale ha indetto una squalifica di ben dieci partite al difensore italiano classe 1999, reo di aver pronunciato un'espressione razzista in campo durante un'amichevole estiva tra Como e Wolverhampton.
I fatti risalgono allo scorso luglio durante il test prestagionale disputato a Marbella (in Spagna), che era già passato alla cronaca per essere sfociato in rissa durante il secondo tempo. A scatenare il far west era stata proprio la frase infelice uscita dalla bocca di Curto, che giocava ancora tra i lariani prima del trasferimento in prestito al Cesena. Il difensore 25enne infatti, rifedendosi al coreano Hwang Hee-chan, aveva detto al compagno di squadra: "Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan". Per questo l'attaccante coreano e il club inglese avevano denunciato l'accaduto presentando un reclamo formale.

Il comunicato della FIFA

A quasi tre mesi di distanza dall'episodio è arrivata la decisione della FIFA. Come si legge da una nota di un portavoce: "Il giocatore Marco Curto è stato ritenuto responsabile di comportamento discriminatorio e sanzionato con una sospensione di 10 partite. La metà di queste partite è sospesa per un periodo di prova di due anni, e al giocatore è stato ordinato di prestare servizi alla comunità e di sottoporsi a formazione e istruzione presso un'organizzazione approvata dalla FIFA".

Lungo stop in B col Cesena

Curto è un difensore di proprietà del Como che attualmente milita in Serie B col Cesena, in prestito per questa stagione dopo aver contribuito alla promozione dei lariani nella massima serie. Il calciatore sarà costretto a saltare i prossimi cinque impegni dei romagnoli nella serie cadetta e non tornerà in campo prima di fine novembre. L'altra metà della pena invece è stata sospesa per i prossimi due anni: gli verrà inflitta solamente nel caso in cui dovessero ripetersi eventuali comportamenti, restando così nel mirino della FIFA per i successivi 24 mesi.
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