Serie B - Entella, Avellino, Padova: i segreti, le storie e i protagonisti delle tre regine di C promosse in cadetteria
SERIE B - In attesa di scoprire - al termine dell'odissea playoff, pronti a partire - quale sarà la quarta squadra a essere promossa dalla Serie C alla B, ecco la "celebrazione" delle tre squadre che hanno vinto i rispettivi campionati di terza serie: Padova, Virtus Entella e Avellino - seguendo l'"alfabeto" dei gironi geografici A, B e C; Entella, Avellino e Padova seguendo l'ordine cronologico.
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In attesa di scoprire - al termine dell'odissea playoff, pronti a partire - quale sarà la quarta squadra a essere promossa dalla Serie C alla B, ecco la "celebrazione" delle tre squadre che hanno vinto i rispettivi campionati di terza serie: Padova, Virtus Entella e Avellino - seguendo l'"alfabeto" dei gironi geografici A, B e C; Virtus Entella, Avellino e Padova seguendo l'ordine cronologico.
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Virtus Entella: gran gruppo e cooperativa del gol alle "dipendenze" di mister Fabio Gallo
Già, perché la prima squadra ad alzare le braccia al cielo è stata proprio la Virtus Entella, che mancava dalla cadetteria dal 2021. Alla guida del club chiavarese c'è sempre il presidente Antonio Gozzi, "big" dell'acciaio. In panchina, a condurre una stagione di grande continuità, Fabio Gallo che dopo la Serie B assaggiata con lo Spezia e la fuga (di pochi mesi) da assistente di Gianni De Biasi ct dell'Azerbaigian, era tornato in Italia al Foggia (poi lasciato con dimissioni dopo le divergenze con la dirigenza Canonico) per poi sedersi in corsa, il 20 settembre 2023, sulla panchina della Virtus Entella. La salvezza senza playout ottenuta in extremis, il rinnovo fino al 2026 e, quindi, la cavalcata verso la B. Prima parte all'ombra del Pescara, poi a braccetto della Ternana, avversarie entrambe crollate. Al cospetto, per l'appunto, della continuità dei chiavaresi. Ottantatré punti, 61 gol fatti, 24 subiti, il tutto in 23 vittorie, 14 pareggi e solamente 1 sconfitta, contro il Pescara di mister Silvio Baldini alla sesta giornata. Tra i meriti di Gallo, quello di aver esaltato la velocissima punta di movimento catalana Bernat Guiu (proveniente dalla Pergolettese) e di aver valorizzato al meglio le caratteristiche del laterale destro box to box Davide Bariti, 5 gol e 12 assist nel suo carnet e 10 gol della cerniera tra centrocampo e attacco Andrea Castelli, classe 1997, proveniente dalla Giana Erminio, che l'anno prima l'aveva scovato al Desenzano, dopo una vita tra i dilettanti. Una cooperativa del gol quella ligure, una difesa d'esperienza (composta da Ivan Marconi, Luca Parodi e Andrea Tiritiello) e nessun nome altisonante.
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Davie Bariti, Virtus Entella 2024-2025 (Getty Images)
Credit Foto Getty Images
Avellino: via Pazienza e dentro il "Pitone" Biancolino, autore di una vertiginosa risalita
La seconda squadra a festeggiare è stata proprio quella irpina all'urlo di "B come Branco!", al termine di una regular season partita col freno a mano tirato per i Lupi, sotto la guida di Michele Pazienza, proveniente dalla semifinale playoff dell'anno scorso persa, anche con un po' di sfortuna, contro il Vicenza. Appena tre punti nelle prime cinque gare di campionato (iniziato col ko shock di Picerno per 4 a 1) e nessuna vittoria. Il 21 settembre, il ko 0-1 al "Partenio-Lombardi" contro il Latina e l'esonero, esperienza che Pazienza ha dovuto riaffrontare nell'arco della stessa stagione dopo essere stato assoldato dal Benevento. La famiglia D'Agostino, proprietaria del club biancoverde dallo scorso biancoverde, promuove allora dal vivaio il tecnico classe 1977 Raffaele Biancolino (reduce dal torneo vinto, di Primavera 3), ec bomber soprannominato "Pitone", che con l'Avellino contava già quattro promozioni in B da calciatore, una di queste con un gol ai playoff contro il Napoli, squadra della sua città natale. Sollevato dal suo incarico anche l'esperto ds Giorgio Perinetti per lasciare spazio a quello, anche qui, del settore giovanile Mario Aiello. Esordio con uno 0-0 contro la Turris e poi via di vittorie: 22, la metà delle quali ottenute in fila fino all'ultima di regular season. Ben 75 punti in classifica, oltre ai 22 successi, 9 pareggi e, dopo le due sconfitte dell'era Pazienza solo un altro a Foggia, 61 gol fatti e 26 subiti. Quindici reti di bomber 15 gol di Cosimo Patierno, ben 8 in appena 13 partite dell'italo-argentino Facundo Lescano, giunto a metà stagione dal Trapani per dare lo sprint giusto alla corsa al primo posto. Altrettanti ne ha realizzati un giocatore "hors catégorie", il centrocampista greco Dimitrios Sounas, sceso dalla B "alta", ovvero dal Catanzaro. Appena 4 punti negli scontri con Turris (una vittoria e una sconfitta) e Taranto (un ko in casa): dopo l'esclusione delle due squadre per guai finanziari, il saldo punti premia gli irpini rispetto alle contendenti per il primo posto (in primis l'Audace Cerignola). La vittoria del campionato sarebbe comunque arrivata, va detto. Una B, per i Lupi, che mancava dalla stagione 2017-2018, chiusa al 14° posto, senza retrocessione ma con la catastrofe del fallimento.
Il Padova di Andreoletti, una rosa di grandi nomi e il testa a testa col Vicenza
E poi c'è il Padova di mister Matteo Andreoletti, che nel girone A, fino all'ultimo ha dovuto fronteggiare al testa a testa con gli arcirivali del Vicenza. Una sfida tutta veneta tra due club che hanno investito un capitale per primeggiare nel raggruppamento più tecnico della terza serie. Dopo un dominio assoluto seguito a una brusca frenata nella seconda parte del girone di ritorno, i biancoscudati si sono fatti superari alla quintultima giornata dal LaneRossi di Stefano Vecchi, vittorioso 0-1 al "Leonida Robbiano-Silvio Piola" con gol di Nicola Rauti, ma poi beffato alla terzultima dall'inattesa sconfitta in extremis e in trasferta dalla Virtus Verona. Per il Padova, quindi, controsorpasso, sospiro di sollievo e grande festa: 86 punti, frutto di 26 vittorie 8 pareggi e 4 sconfitte, con 65 gol fatti e 24 subiti. E un undici "tipo" che non ha bisogno di troppe presentazioni... In porta c'è il classe 2003 Mattia Fortin, figlio d'arte, di quel Marco, estremo difensore classe 1974 ex Treviso, Cagliari, Vicenza e AEK Larnaca, che aveva il vezzo di indossare la maglia numero 14 per assonanza all'inglese con il suo cognome - rientrato la scorsa estate dal prestito al Legnago Salus. Il terzetto di retroguardia solitamente composto dall'arcigno Marco Perrotta, accompagnato da un altro figlio d'arte come Filippo Delli Carri e dal "braccetto" destro Niko Kirwan, nazionale neozelandese, impiegabile anche lungo gli esterni: lui, invece, figlio dell'ex rugbista John Kirwan. A metà campo, i centrali sono Crisetig (ex Serie A col Crotone) e Fusi. Lungo gli esterni, invece, spazio a Capelli (a destra) e Favale sulla mancina. Là davanti, l'italo-ecuadoriano amante dei dribbling Kevin Varas, alle spalle di Bortolussi e Buonaiuto (ex Cremonese) o Spagnoli.
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25 aprile 2025, 38a e ultima giornata del campionato di Serie C girone A, Lumezzane-Padova 0-0: la festa al triplice fischio dei giocatori del Padova per la promozione in Serie B (Getty Images)
Credit Foto Getty Images
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Video credit: SNTV
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