Le 5 verità di Bologna-Inter 4-3 dcr: Chivu ha delle colpe, Italiano azzecca tutto

SUPERCOPPA - L'allenatore dei nerazzurri non convince nelle scelte, anche dei rigoristi. Dramma dagli 11 metri per l'Inter. Molto bene gli emiliani, con un super Ravaglia. Bisseck troppi errori pesanti.

Gasperini: "Non ho scelto la Juve perché la Roma è progetto più difficile"

Video credit: Eurosport

Bologna-Inter, semifinale di Supercoppa Italiana, è terminata 4-3 doo i calci di rigore a Ryad. In finale contro il Napoli lunedì ci sarà la squadra di Italiano. Vediamo insieme l'analisi del match in cinque punti distinti.

1) Inter dramma rigori: ancora un ko

Quattro sconfitte nelle ultime cinque lotterie: Juventus in semifinale di Coppa Italia nel 2016, Lazio ai quarti del 2019, Atletico Madrid agli ottavi di Champions nel 2024 e ora anche questa semifinale di Supercoppa. Negli ultimi 10 anni il rapporto dei nerazzurri con i rigori è decisamente complicato (eufemismo). Anche contro il Bologna il dischetto si è rivelato fatale per Lautaro e compagni: tre errori su cinque penalty, errori tra l’altro di giocatori che non hanno molta confidenza con questo tipo di esecuzioni (Bastoni, Barella e Bonny). Dagli 11 metri continua la tradizione negativa nerazzurra.
 

2) Chivu, alcune scelte non convincono (anche sui rigoristi)

Non è piaciuta in generale l’Inter in questa semifinale. Il vantaggio iniziale di Thuram ha forse rilassato i nerazzurri, che in generale hanno faticato contro il Bologna, subendo la pressione alta della squadra di Italiano. Nella ripresa i vice-campioni d’Europa hanno anche creato almeno tre presupposti per portarsi sul 2-1, ma hanno anche concesso due chiare occasioni agli emiliani, tra cui una enorme a Fabbian proprio nel finale. Insomma, dal turnover iniziale, ai cambi (incluso il timing), fino alla scelte dei rigoristi (Pio Esposito e Calhanoglu non calcolati), questa volta sembrano esserci anche responsabilità di Chivu in questo ko.
 

3) Italiano, un’altra finale: Bologna squadra vera

Vincenzo Italiano non si ferma. Dopo le finali raggiunte con la Fiorentina e quella di Coppa Italia (vinta) nella scorsa stagione, ecco anche quella di Supercoppa. Il Bologna si prende con merito l’ultimo atto della competizione e si conferma "bestia nera" dei nerazzurri. Quella emiliana è una squadra vera, organizzata, preparata, con ricambi importanti e giocatori di qualità. E gioca un calcio sempre propositivo. Gran lavoro di tutta la società.
 

4) Bisseck, gli errori iniziano a essere troppi

Ancora una disattenzione da matita rossa. Yann Bisseck ne ha combinata un’altra, regalando di fatto il rigore che ha rimesso in partita il Bologna. Molto male il tedesco, che sta di fatto confermando di non maturare in alcune scelte. A volte troppo irruente, a volte scoordinato. Nonostante sia cresciuto dal punto di vista difensivo, sfruttando anche i suoi grandi mezzi fisici, Bisseck non ha ancora trovato continuità di rendimento. Se non riduce questo tipo di macro errori, la sua carriera rischia davvero di non prendere la giusta direzione.
 

5) Ravaglia bel portiere, Immobile prima gioia

Due citazioni nel Bologna di Italiano. La prima al portiere Ravaglia, MVP del match, decisivo sia nei tempi regolamentari che nella lotteria dal dischetto. Reattivo, pronto, sveglio, in crescita, come già aveva dimostrato con la Lazio in campionato. E a proposito di biancocelesti, è stato proprio l’ex Capitano dei capitolini a decidere la sfida con il rigore finale. Un penalty che ha una doppia valenza: in primisi morale, ovviamente dopo i tre mesi di infortunio, e poi anche di personalità. Perché uno come Immobile può solo fare bene a questo Bologna: a livello di esperienza e leadership può rendersi utilissimo e Italiano lo sa bene.
 
picture

Fantacalcio, i consigli per la 16ª giornata di campionato

Video credit: Eurosport

 
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Cosa ne pensi?
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità