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Fiorentina-LASK, conferenza Palladino: "Martinelli titolare in porta, out Biraghi per scelta tecnica"
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Aggiornato 11/12/2024 alle 15:25 GMT+1
CALCIO, CONFERENCE LEAGUE - Alla vigilia della sfida europea contro il LASK, Raffaele Palladino ha tenuto la consueta conferenza stampa pre-partita. Il tecnico della Viola ha spaziato su diversi temi: dalla titolarità di Martinelli, all'esclusione di Biraghi dai convocati per scelta tecnica, passando per le condizioni di Gudmundsson e Colpani. Ecco tutte le dichiarazioni di Palladino.
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Alla viglia di Fiorentina-LASK, match valido per la quinta giornata della prima fase di UEFA Conference League 2024-25, Raffaele Palladino ha tenuto la consueta conferenza stampa pre-partita. Il tecnico ha spaziato su diversi temi: dalle condizioni di Albert Gudmundsson al rendimento di Andrea Colpani, passando per la titolarità tra i pali del classe 2006 Tommaso Martinelli.
Palladino ha poi risposto a molte altre domande, analizzando come cambierà la Fiorentina senza Edoardo Bove e quanto è fondamentale avere ali con innata predisposizione difensiva nel calcio contemporaneo. Ecco allora tutte le dichiarazioni di mister Palladino, in vista di Fiorentina-LASK: match che si giocherà giovedì 12 dicembre, dalle ore 18:45, allo stadio Artemio Franchi.
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Un commento su Martinelli
"Confermo che giocherà. A me piace, sia come ragazzo che come calciatore. Un giovane, che ha quell'esuberanza da portiere che a me piace, ha personalità, è forte, sa parare e sa giocare con i piedi. Ha grande talento però è giovane, quindi ha bisogno di crescere pian piano. Domani avrà una bella occasione, lo vedremo all'opera ma bisogna mantenere un profilo basso con lui, perché è sempre un portiere. Un ruolo particolare e delicato. Sono sicuro che crescerà e avrà un grande futuro davanti. Martinelli domani ha una bella occasione, poi vediamo in futuro. Dipende sempre dai ragazzi, da quello che danno e dalle prestazioni che fanno".
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"Intanto vogliamo cercare di fare punti domani, perché per noi è una partita decisiva. Vogliamo arrivare nelle prime otto, lo sapete che ci teniamo in maniera particolare perché così a febbraio avremmo un turno in meno. Sappiamo di affrontare una squadra organizzata, che ci può mettere in difficoltà, ma vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi ed entrare nelle prime otto. Le cose che non dobbiamo commettere sono le piccole disattenzioni commesse in altre occasioni. La squadra è molto concentrata, sta bene, è carica e ha voglia di fare punti. Domani scenderemo in campo con un grande atteggiamento per fare risultato".
Il percorso in campionato e nelle coppe della Fiorentina
"Mi arrabbio nel sentirlo, perché sapete che non faccio distinzioni. La Fiorentina è una sola, non esistono due Fiorentine. Quella che domani scenderà in campo e cercherà di vincere la partita è l'unica. Per quanto riguarda i gol subiti in Conference, tanti sono arrivati nelle prime due partite, quando non avevamo ancora questo equilibrio di squadra. In Conference le squadre cercano di difendere e ripartire, giocano molto basse e tanto in transizione, quindi è più complicato. Dobbiamo lavorare sulle preventive, sul muovere palla più velocemente e curare ogni dettaglio. La squadra lo sa, lo sta facendo bene e dovrà farlo anche domani".
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La situazione infortunati
"Pogracic domani non ci sarà, perché ha quel fastidio che già aveva, quindi non sarà convocato. Vediamo di recuperarlo per la prossima. Non ci sarà Cataldi per un colpo alla caviglia, ma non è nulla di grave e lo recuperiamo per domenica. Non ci sarà nemmeno Biraghi, per scelta tecnica. Kean invece sta bene, è carico. Domani vedremo chi scenderà in campo, metterò la formazione migliore come sempre perché le scelte le faccio in base a ciò che vedo negli allenamenti. Domani chi scenderà in campo dovrà essere carico e tosto per affrontare una squadra che ci può mettere in difficoltà".
Un commento su Gudmundsson
"Quando è arrivato non ha fatto ritiro e preparazione con noi. Aveva un fastidio e l'abbiamo subito messo in campo, perché eravamo in pieno campionato e non c'era tempo di fare preparazione. Poi ha subito un infortunio muscolare che l'ha tenuto fermo più di 40 giorni. Adesso bisogna avere pazienza, centellinarne il minutaggio. Stiamo cercando di fargli trovare la condizione e, nello stesso tempo, farlo lavorare la domenica con la squadra. Quando lo vedrò bene fisicamente e riterrò che possa partire dal 1' sono certo che farà bene. Quando rientrerà voglio averlo sempre a disposizione e senza che si fermi più".
Potenziale nuovo modulo?
"Sarei un pazzo se modificassi proprio adesso, perché le cose vanno così bene e non vedo motivi per modificare. La squadra ha automatismi chiari, si trova bene a giocare insieme, ci sono tante rotazioni, occupazioni degli spazi e attacco/difesa insieme. Abbiamo trovato equilibri di squadra molto importanti. Ovvio che io nella mia testa penso sempre a cose diverse, ma lasciate perdere me ché sono mezzo matto e quindi pensiamo al bene della squadra, che è la cosa principale. Chiunque metto in campo adesso rende al 100%: penso sia la cosa più bella che ci possa essere per un allenatore e credo anche per i calciatori. Questa è la cosa fondamentale".
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Biraghi out per scelta tecnica
"Su Biraghi è una scelta tecnica. Credo che lui non fosse abituato in questo periodo a non giocare con continuità, perché è sempre stato il capitano e un giocatore importante. Quello che ha fatto per noi, quando è sceso in campo, ha dato tutto. Per questo lo ringrazio. Nell'ultimo periodo non ha trovato tanto spazio, anche per un piccolo infortunio al polpaccio. In questo momento è una scelta tecnica e le scelte tecniche vanno rispettate. Non mi sento di aggiungere altro".
Come cambierà la Fiorentina senza Bove
"Edo è stato un po' una scelta forzata in quella posizione, perché non aveva le caratteristiche per fare il ruolo di ala. Però con la sua intelligenza abbiamo trovato quella posizione. In questo momento che Edo non c'è, quel ruolo possono farlo altri giocatori. Scelte e soluzioni ne abbiamo, basta solo capire quando e perché bisogna farlo. I ragazzi sanno quando dovranno farlo e chi scende in campo sa cosa dovrà fare in quel ruolo".
L'incrocio con mister Italiano di domenica
"Intanto mi hai fatto una domanda che sai che a me non piace parlare già della partita successiva a quella che dobbiamo affrontare a breve (ride, ndr). Però rispondo in maniera molto più semplice di ciò che si può fare. Ogni allenatore ha i suoi principi di gioco e la sua filosofia. Credo che la Fiorentina ora sappia cosa fare: sa quando difendersi bassa o più alta, quando andare a prendere gli avversari uomo contro uomo, quando chiudere le linee di passaggio e cosa fare quando ha la palla. A me interessa questo. Non dipende da dove ti difendi, ma bisogna capire come difendersi e in che maniera".
Un commento su Colpani
"A volte, quando si fanno considerazioni sui giocatori, si pensa sempre ai gol o agli assist. Però questi calciatori devono essere considerati anche per quello che fanno senza palla, perché nel calcio attuale si difende anche. Avere ali così, con simile predisposizione alla fase difensiva, è fondamentale. Domenica scorsa, contro il Cagliari, Colpani ha salvato un gol su una diagonale che ha fatto. Per me questo vale un gol. Poi ovvio che a me farebbe piacere se facessero più gol in avanti, ma sono sicuro che, come le altre ali che abbiamo, diventerà un calciatore sempre più completo".
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