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Conference League, le pagelle di Leicester-Roma 1-1: che scoperta Zalewski

Simone Eterno

Aggiornato 29/04/2022 alle 09:44 GMT+2

CONFERENCE LEAGUE - I voti ai protagonisti della semifinale d'andata Leicester-Roma 1-1 con le pagelle della partita: il migliore è Zalewski, assist e una partita ai limiti della perfezione. Delude Vardy al rientro.

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Leicester-Roma, match valido per la semifinale d'andata di UEFA Conference League, è terminata sul punteggio di 1-1, frutto delle reti di Pellegrini e di Lookman. La gara è stata arbitrata dallo spagnolo Carlos Del Cerro Grande. Con questo risultato la Roma per il ritorno ne ha 2 su 3 con cui giocare: una vittoria va in finale e un pareggio la porta a oltranza. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita per capire l'andamento della gara.

Le pagelle del Leicester

Ksper SCHMEICHEL 6,5 – Intervento importante, quello nel finale, sul tiro molto, molto insidioso di Oliveira.
Ricardo PEREIRA 5,5 – Cliente scomodo stasera Zalewski. Soffre parecchio, soprattutto nel primo tempo. Prende un po’ le misure alla distanza, ma in sostanza straperde il duello.
Wesley FOFANA 5,5 – Qualche imprecisione di troppo per lui, come sul gol, dove perde i riferimenti e concede possibilità al taglio.
Jonny EVANS 6 – Fatica anche lui a inizio partita, con una Roma più pimpante. Poi l’esperienza lo aiuta e viene fuori.
Timothy CASTAGNE 6 – Sfiora il gol di testa, poi si infortuna. Dal 21’ James JUSTIN 6,5 – Entra bene in partita, a freddo. E non era semplice. Da segnalare anche qualche proposizione offensiva.
James MADDISON 6,5 – Pimpante, anche se stasera poco pericoloso. Si conferma comunque come giocatore dal tasso tecnico superiore e alla distanza questa caratteristica viene fuori.
Youri TIELMANS 6 – Recupera tanti palloni e questo è un dato di fatto. Forse se sbaglia qualcuno di troppo.
Kiernan DEWSBURY-HALL 7 – Un moto infinito, continuo, soprattutto nel primo tempo. Cala un po’ alla distanza ma alla fine è con Lookman il migliore del Leicester. Una spina nel fianco per il centrocampo della Roma.
Marc ALBRIGHTON 5,5 – Mourinho in conferenza stampa aveva citato i tempi di Ranieri. Ecco, per Albrighton, la qualità di quella stagione, è lontana. Il tempo passa. Dal 62’ Harvey BARNES 6,5 – Entra con parecchia energia. Sguizza via, duetta e crea l’azione che porta al gol del pareggio.
Jamie VARDY 5 – Era al rientro, dopo tanto tempo out per i guai fisici. E si è visto. Qualche bel movimento, ma pochi problemi creati alla Roma. Dal 62’ Kelechi IHEANACHO 6,5 – Buon ingresso in campo. Testa Rui Patricio in un paio di occasioni, dà fastidio alla difesa.
Ademola LOOKMAN 7 – Al di là di gol o autogol, dà parecchio fastidio alla difesa della Roma lungo tutto l’arco della gara. Svaria, si allarga, punta. Insomma, si dimostra un cliente scomodo. Dall’83’ Ayoze PEREZ – sv.
All. Berdan RODGERS 6 – Mah, la sensazione è che questo Leicester ne avesse di più della Roma, al netto di tutto. Il punteggio però gli dice 1-1 e tutto sommato per come si era messa gli è anche andata abbastanza bene. Un bicchiere più mezzo vuoto che mezzo pieno, insomma, a voler guardare questo 1-1. La qualificazione però, certo, è ancora apertissima.

Le pagelle della Roma

Rui PATRICIO 6,5 – Un paio di interventi preziosi nel finale di partita. Assolutamente promosso.
Gianluca MANCINI 6 – E’ meno preciso dei due compagni di reparto. Non tanto per la questione autogol o meno, quanto perché qualche sbavatura, nelle marcature, si è vista.
Chris SMALLING 7 – Fondamentale. Ma sul serio. Salva un gol praticamente fatto nel primo tempo, spadroneggia su Vardy ed è una sicurezza per tutto il reparto.
Roger IBANEZ 7 – Anche la sua è una buonissima partita. Come Smalling legge tanti anticipi, ma soprattutto mette fisicamente il corpo in più di una situazione delicata.
Rick KARSDORP 6 – Più che dalla sua, la Roma gioca più sull’altra fascia, quella dello scatenato Zalewski. Una partita comunque positiva, specie dal punto di vista difensivo, dove in aiuto concede le briciole.
Henrikh MKHITARYAN 6 – Qualche buona combinazione offensiva, ma per lui la sostanza è ripartenze e via. Riesce a tratti in questo piano di battaglia. Dal 57’ Jordan VERETOUT 6 – Un finale di partita senza sbavature. Nulla di più.
Bryan CRISTANTE 6,5 – Una buona partita anche la sua, soprattutto di sacrificio. Soffre un po’ nel finale, forse in apnea, ma il suo contributo in copertura per tutta la gara è importante.
Lorenzo PELLEGRINI 7 – E’ un gol pesante, un inserimento dai tempi davvero invidiabili. Non una novità per questo ragazzo che questa caratteristica ce l’ha eccome. Spesso sottovalutata, per altro. Bene così. Dall’84’ Felix AFENA-GYAN – sv.
Nicola ZALEWSKI 7,5 – Che partita e che personalità, come se a questo livello – una semifinale europea – Zalewski ci giocasse da sempre. Le due fasi con una naturalezza, una semplicità davvero impressionante. ‘Scopertona’, davvero, di questa stagione della Roma. Dall’84’ VINA – sv.
Nicolò ZANIOLO 6 – Non una partita di facile valutazione. Perché va bene il sacrificio, così come la capacità di ripiegare. Però davanti fa due o tre scelte sbagliate di troppo al momento giusto. Che uno con la sue capacità, forse, non dovrebbe fare. Dal 69’ Sergio OLIVEIRA 6 – Entra e sfiora il gol sul colpo di genio di Abraham.
Tammy ABRAHAM 7 – Partita di spessore, specie dopo un giallo in avvio che avrebbe potuto metterlo in difficoltà dal punto di vista psicologico. E invece fa tante belle cose, si sacrifica, gioca per la squadra e fa spesso la differenza nell’uno contro uno in quel momento in cui ne ha l’occasione.
All. José MOURINHO 6,5 – Una Roma guardinga e tutto sommato abbastanza cinica, che è poi ciò che ci vuole per avere successo, spesso, quando si gioca in Europa: equilibrio e cinismo, appunto. Forse si abbassa eccessivamente nella ripresa, portando di conseguenza il Leicester a trovare il gol. Ma l’1-1 vale tanto. A Roma con due risultati su tre per andare nella peggiore delle ipotesi a oltranza. Insomma, lo spauracchio di quelle trasferte inglesi che tanto spesso hanno fatto male ai giallorossi nella loro storia, è scongiurato. E tra 7 giorni all’Olimpico ci sarà un’intera città a spingerlo. L’ha definito un sogno. Non è ancora il momento di svegliarsi. Bene così.
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