NATIONS LEAGUE - Olanda-Italia 2-3, pagelle: Buongiorno, debutto da urlo, Dimarco moto perpetuo, Bene Frattesi e Chiesa

L'Italia vince la finale terzo e quarto posto di . La squadra di Roberto Mancini ha trovato grande identità e si è rispecchiata nel 4-3-3. Gli azzurri hanno battuto 3-2 una talentuosa Olanda, anche se con tanti problemi in difesa e con un gioco assai disordinato. Per gli azzurri questo deve rappresentare un punto di partenza e certamente non un traguardo, anche perché si trattava pur sempre di una finale di consolazione. Andiamo a vedere i voti di questa sfida andata in scena al Twente Stadium di Enschede.

Justin BIJLOW 5,5 - Può fare poco in tutte le circostanze dei gol azzurri, paga la pessima organizzazione difensiva degli Orange.

Denzel DUMFRIES 5,5 - Sprinta bene all'inizio in attacco e si rende pericoloso con un colpo di testa, ma in difesa non prende manco la targa al compagno di club Federico Dimarco.

Lutsharel GEERTRUIDA 5,5 - Elegante nei movimenti e bravo in impostazione, ma non rispetta mai la linea difensiva e non si capisce con van Dijk.

dal 45' Georginio WIJNALDUM 6,5 - Entra subito in grande spolvero: fa giocare i compagni e segna, se è questo giocatore allora diventa l'uomo in più per gli olandesi.

Virgil VAN DIJK 5 - Disastroso, sembra quasi che non abbia voglia di giocare: dovrebbe essere il leader della difesa, invece commette tanti errori nel tenere la linea e quasi rinuncia alle lotte con gli avversari. Nel secondo tempo migliora, ma sul gol di Chiesa poteva e doveva uscire prima.

Nathan AKÉ 5,5 - Si fa beffare tutte le volte che Gnonto lo affronta, alquanto fantasmagorico il giocatore del Manchester City.

Matts WIEFFER 5 - Tocca in tutto tre-quattro palloni e li perde tutti, disastroso. In difesa è ancora peggiore, non scherma le giocate offensive degli azzurri.

dal 75' Joey VEERMAN 6,5 - Autore di un assist e di un'ottima prestazione in proporzione ai minuti giocati.

Frenkie DE JONG 5,5 - Inizia discretamente, ma poi perde nettamente il duello con Cristante e con i centrocampisti italiani: ingabbiato.

Xavi SIMONS 6 - L'unico che entra cattivo nei contrasti e cerca di accelerare per trovare un barlume di luce nell'oscura manovra olandese.

dal 63' Teun KOOPMEINERS 6 - Quando entra la manovra olandese diventa più equilibrata, è il metronomo del centrocampo degli orange: prezioso in entrambe le metà campo.

Donyell MALEN 5,5 - Lento e svogliato, perde tutti i contrasti con gli avversari e non riesce a trovare soluzioni né personali né corali.

dal 45' Steve BERGWIJN 7 - Entra e cambia la partita: un gol e tante giocate pericolose, il migliore dei suoi.

Cody GAKPO 5,5 - Tanto fumo e poco arrosto per il giocatore del Liverpool, che si divora il gol nell'unica occasione che gli capita sui piedi.

Noa LANG 5,5 - All'inizio prova a caricarsi la sterile produzione offensiva olandese sulle sue spalle, ma poi incomincia a sbuffare e si fa trascinare nel vortice negativo della sua nazionale.

dal 45' Wout WEGHORST 6 - Un gol annullato e tanto lavoro sporco: lottatore e rebus per qualunque difesa a causa della sua fisicità dirompente.

Ct: Ronald KOEMAN 4,5 - L'Olanda arriva ultima nelle Final 4 organizzate in casa e, come contro la Croazia, un'altra prestazione deludente senza né capo né coda. Azzecca i cambi e prova a scuotersi nel secondo tempo, ma con grande disordine.

Gianluigi DONNARUMMA 6 - Gestisce da grande leader i movimenti della sua retroguardia e non ha paura di iniziare l'azione palla al piede, prendendosi qualche rischio. A inizio secondo tempo è protagonista di una gran parata su Gakpo.

Rafael TOLOI 5,5 - Gestisce bene le sfuriate iniziali di Lang, anche se non ha un lavoro complicatissimo nei prini 45'. Cala nel secondo tempo e spesso si perde Bergwijn, pagandone dazio.

Alessandro BUONGIORNO 7,5 - Strepitosa partita del capitano del Torino, che corona il debutto in nazionale con una prestazione maiuscola: non perde un duello.

Francesco ACERBI 7 - Impeccabile anche l'altro centrale, ottima partita e ottimo dialogo con Buongiorno. Non perde mai gli uno contro uno e chiude alla grande una stagione 2022-23 eccellente.

Fedrico DI MARCO 7,5 - Inaugura il pomeriggio con un gol da urlo, domina la fascia sinistra sia in attacco che in difesa. Un'ingenuità gli costa il giallo e nella ripresa, esausto, sbaglia un paio di giocate in fase di impostazione ma per gli Oranjie, il suo binario resta un rebus fino a quando resta in campo.

Davide FRATTESI 6,5 - Autore di un gran primo tempo, culminato giustamente con il gol del 2-0 (il primo in Nazionale dopo quello annullato, tre giorni fa, per un fuorigioco millimetrico), meno dominante nella seconda frazione di gioco ma comunque prezioso.

Bryan CRISTANTE 6 - Fa tanto lavoro sporco e costituisce una diga pressoché invalicabile.

Marco VERRATTI 6 - Un po' disordinato, ma quanto meno aggressivo: la sufficienza premia l'upgrade rispetto alla partita contro la Spagna

Wilfried GNONTO 6 - Corre molto e la giocata che porta al gol di Dimarco nasce da un suo recupero, nota positiva. Fa impazzire la malmessa retroguardia olandese e serve l'assist per il gol di Frattesi.

dal 73' Nicolò ZANIOLO 5,5 - Entra in campo bene, ma nel finale si dimostra più volte pigro e ingenuo.

Giacomo RASPADORI 5,5 - Intelligente nel servire a Dimarco con il tacco l'assist in occasione del primo gol, poi però sparisce.

dal 63' Federico CHIESA 7 - Ottimo ingresso in campo, con un gol - che mancava da due anni - e tanta corsa: lascia ben sperare per il futuro e Mancini può stare sereno.

Mateo RETEGUI 5,5 - Ottimi movimenti, da vera prima punta qual è. Non ha paura di affrontare i difensori olandesi crea spazio. Cala nel secondo tempo, nel quale sbaglia parecchi tagli e scelte.

dall'85' Lorenzo PELLEGRINI 5,5 - In pieno recupero si divora incredibilmente, colpendo malissimo un pallone solo da spingere in rete, il gol che avrebbe chiuso la partita.

Ct. Roberto MANCINI 6 - La prima partita del nuovo ciclo porta aria nuova e una ventata di ottimismo. Il 4-3-3 esalta le doti dei giocatori azzurri, la stanchezza del secondo tempo però offre spunti su cui lavorare, così come una gestione più accorta del finale.