Filippo Ganna torna in pista e l'Italia del quartetto conquista il bronzo nell'inseguimento a squadre in Coppa del Mondo

Dopo aver saltato gli Europei di Apeldoorn, per cominciare la stagione su strada con la Ineos Grenadiers, Filippo Ganna inizia finalmente anche la stagione di pista. Lo fa da Adelaide, con la prima tappa di Nations Cup, ritrovando il quartetto dell'inseguimento a squadre che trascina al bronzo nella finalina contro la Nuova Zelanda. Nelle qualificazioni, il quartetto composto da Lamon, Boscaro, Moro e Ganna chiude col quarto posto: un 3'53''553 non fantastico, ma che permette agli azzurri di qualificarsi al 1° turno e continuare a "giocare" per le medaglie. Dal turno successivo è entrato in gioco anche Elia Viviani al posto di Manlio Moro e l'Italia è cresciuta, migliorando il crono in 3'49''190 (miglior tempo di giornata per gli azzurri). Non è bastato per accedere alla finalissima, visto il successo dell'Australia che ha fermato il tempo in 3'48''529, ma un sensibile miglioramento che faceva ben sperare per la medaglia. E, con lo stesso quartetto, Ganna e soci hanno battuto la Nuova Zelanda, composta da Gate, Stewart, Hornblow e Sexton, col tempo di 3'49''825 e un ultimo km da urlo. Terzo posto per gli azzurri che fanno addirittura meglio del tempo dell'Australia in finale che chiude in 3'49''876 nella sconfitta contro la Gran Bretagna di Tarling, Tidball, Britton, Tanfield che si aggiudica la medaglia d'oro (3'48''469) ripetendosi dopo aver vinto un mese fa la finalissima agli Europei contro la Danimarca.

Un buon risultato per l'Italia che, ovviamente, non era al completo viste le assenze di Simone Consonni e Jonathan Milan che hanno, invece, iniziato la loro stagione su strada. Un buon avvio di stagione, inoltre, per Ganna e Viviani anche se l'Australia si inserisce nel calderone delle favorite per la conquista di una medaglia a Parigi col quartetto composto da Leahy, Moriarty, O'Brien e Sam Welsford, mattatore proprio in queste settimane in Australia con tre tappe vinte al Tour Down Under.

Non si è esibita invece l'Italia femminile, Campione d'Europa ad Apeldoorn, perché ad Adelaide si è presentata solo Martina Fidanza, con le altre ragazze del quartetto impegnate con l'inizio della stagione su strada. L'oro è andato alla Nuova Zelanda che ha battuto la Gran Bretagna della Archibald col tempo di 4'10''229 contro il 4'10''578 delle britanniche. Bronzo all'Australia che ha superato il Canada nella finalina (col tempo di 4'14''565).

In campo anche Michele Scartezzini e Martina Fidanza per la Corsa ad Eliminazione. Molto buona la prova del veronese che ha chiuso al 4° posto, mentre la bergamasca non è andata oltre la 18esima piazza.

In questa Nations Cup sono importantissimi i risultati della Velocità, per capire se riusciremo a portare Miriam Vece e il trio della Team Sprint alle Olimpiadi di Parigi. Non va benissimo al trio composto da Mattia Predomo, Daniele Napolitano e dal Campione europeo di Chilometro da fermo Matteo Bianchi, che fermano il crono in 44''114, non qualificandosi per il secondo turno. Un brutto passo indietro considerando che agli ultimi Europei il nostro tridente aveva firmato il nuovo record nazionale girando in 43''497. Serviva una grande prestazione all'Italia che, 12a nel ranking, deve risalire almeno fino all'8° posto per staccare il pass per Parigi.

A vincere l'oro è stata poi l'Australia di Glaetzer, Hoffman e Richardson col tempo di 42''154, sfruttando l'assenza dei Paesi Bassi.