Filippo Ganna di un altro pianeta, Italia così così. Li avete visti i podi? Da 0 a 10: il pagellone dei Mondiali pista

Aggiornato 10/08/2023 alle 22:25 GMT+2

MONDIALI CICLISMO SU PISTA - La pista è già archiviata e mancano solo alcune prove di ciclismo su strada e di Mountain bike per completare questo Super Mondiale di Glasgow. Andiamo ad analizzare, col nostro pagellone, ciò che è accaduto nei primi 7 giorni di gare con tutte le prove di pista. Come siamo andati ad un anno dalle Olimpiadi di Parigi? Chi si è confermato? Chi ha deluso?

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Il Mondiale su pista è già concluso e proviamo a tirare un po' le somme di questi ultimi 7 giorni. Il medagliere, questa volta, non ci vede nelle primissime posizioni. L'Italia ha raccolto quattro medaglie, con un solo titolo iridato: quello di Filippo Ganna che si è laureato Campione del mondo nell'inseguimento individuale per la sesta volta in carriera. Prova in cui Jonathan Milan ha chiuso sul podio col bronzo al collo. Poi è arrivato il bronzo di Viviani nella Corsa ad Eliminazione e l'argento del quartetto nell'inseguimento a squadre. Nel complesso siamo riusciti a conservare solo uno dei quattro titoli iridati conquistati un anno fa a Parigi e dal femminile non abbiamo raccolto nessuna medaglia. Un po' preoccupante a un anno dalle Olimpiadi. Abbiamo fatto dei passi indietro? Ci sarà da lavorare e riflettere, ma gli azzurri hanno avuto tanti alibi in questa edizione. Tra la sfortuna, gli incidenti e la struttura di questo Mondiale che non ci ha proprio aiutati. Ma gli altri Paesi? C'è chi si conferma, chi delude amaramente. Proviamo a vedere come è andata...

Voto 10 e lode... Alla continuità di Filippo Ganna

Ancora lui, Filippo Ganna. Anche se è arrivato un po' giusto a questo Mondiale, dopo le fatiche del Giro di Vallonia che ha vinto, e poco prima della Vuelta dove sarà fido scudiero di Geraint Thomas, il verabense ha piazzato un altro colpaccio. Ganna ha vinto l'ennesimo oro iridato nell'inseguimento individuale, il sesto della carriera ai Mondiali, la settimana medaglia d'oro in carriera ai Campionati del mondo. Dopo aver fatto registrare il miglior tempo in qualifica, Ganna ha avuto però filo da torcere contro Bigham in finale. Il britannico, suo collaboratore per stabilire il record dell'ora, aveva più di 1'' di vantaggio all'ultimo km, ma l'azzurro è stato protagonista di una rimonta da urlo ed è riuscito a vincere per 54 millesimi. Sempre e solo lui, Filippo Ganna.

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Voto 10... A Lavreysen e alla rinascita della Dygert

Non può vincere sempre e, nel Keirin, è andato addirittura fuori dal podio. Lavreysen ha però completato un Mondiale fantastico se si considera il 5° oro iridato consecutivo nella Sprint. L'ultimo a vincere 5 medaglie d'oro consecutive fu il giapponese Koichi Nakano che di titoli ne vinse 10 di fila. Lavreysen riuscirà a raggiungerlo? Non contento, con van den Berg e Hoogland, ha conquistato anche la Team Sprint, riscattandosi subito dopo la sconfitta con l'Australia nel 2022.

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10 pienissimo anche a Chloé Dygert che ad anni dall'ultimo trionfo nell'inseguimento individuale (l'ultimo nel 2020), è riuscita a tornare sul tetto del mondo. Grandissima prova che le è valso l'oro nella finalissima contro la Campionessa uscente Franziska Brauße. E che tempo: 3'17''713 che non è tanto lontano al record del mondo stabilito proprio dalla statunitense al Mondiale 2020. Lo ritoccherà presto.

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Voto 9... Al quartetto della Danimarca che ha ripreso vita

A Tokyo avevano preso una batosta contro il quartetto italiano ma, questa volta, i danesi sono resuscitatati. È bastato il ritorno in campo di Larsen per alzare il livello del quartetto danese che è andato a conquistare un oro strameritato in questo Mondiale. Primi, e dominatori, sin dalle qualificazioni, hanno dettato legge anche in finale contro l'Italia. Il ct Marco Villa ha spiegato che alle prossime Olimpiadi lotteremo solo per l'oro, ma contro questa Danimarca sarà veramente dura.

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Voto 8... Agli ori di Valente e Kopecky e all'affermazione della Hinze

Ci sono pistard che sono una sentenza durante queste manifestazioni internazionali. Puoi bucare un evento, ma sono sempre lì a raccogliere medaglie. Che dire di Lotte Kopecky che ha vinto due ori (Corsa a punti e Eliminazione) e un bronzo con l'Omnium. E dire che non ha fatto la Madison perché non c'è più la Bossuyt (ferma per doping). E poi c'è Jennifer Valente che ha fatto oro nell'Omnium e nello Scratch, e bronzo nella Eliminazione.

Ma perché non citare Emma Hinze? Oro alla Team Sprint con la Germania, che vince il titolo da quattro anni di fila, la tedesca ha anche conquistato la 500 metri da fermo. Era l'unico oro iridato che ancora le mancava.

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Voto 7... Alla coppia Havik-van Schip: nuova realtà della Madison?

I Paesi Bassi che vincono la Madison ai Mondiali? Sì, al femminile, ricordate la coppia Amy Pieters-Kirsten Wild? Hanno vinto tre titoli iridati consecutivi ma, al maschile, mai i neerlandesi erano riusciti a vincere. Ecco che ce l'hanno fatta con la coppia Havik-van Schip, due corridori poi neanche così giovani. Hanno conseguito però la maturità giusta per andare a segno, proprio ad un anno dalle Olimpiadi. Timing perfetto.

Voto 6... Al Mondiale dell'Italia che si impegna ma...

Sono arrivate solo 4 medaglie in questo Mondiale per l'Italia. Solo è una parola grossa ma, ormai, c'eravamo abituati ad altri numeri. L'Italia è stata però anche sfortunata, tra le tante medaglie di legno, agli infortuni capitati proprio in prossimità dell'ultimo giro. L'ultimo giro di Ganna è solo l'altra faccia della medaglia di altre gare che potevano finire diversamente, ma ci hanno visto soccombere. E poi tanti infortuni in procinto di arrivare a questo Mondiale senza dimenticare cosa è successo a Consonni alla vigilia della Corsa a Punti. Insomma, tanta tanta sfortuna. Ci possiamo rialzare, ci possiamo rifare e speriamo di essere di nuovo performanti alle prossime Olimpiadi. Gli Europei, dove siamo andati benissimo, si sono disputati solo a Febbraio. E andavamo ancora fortissimo...

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Voto 5... Alla Archibald che concretizza poco

Già al Mondiale dell'anno scorso aveva fatto poche gare, ma non stava passando un gran periodo. A questo Mondiale, però, la Archibald ha gareggiato davvero pochissimo e ha vinto ancora meno. La Gran Bretagna ha conquistato l'oro nell'inseguimento a squadre, ma non grazie alla Archibald. O meglio, non è stata decisiva come mille altre volte. Ha provato a fare l'Omnium e non è andata neanche a medaglia. Lei, una delle più forti pistard di sempre, è stata davvero anonima in questa edizione.

Voto 4... Al Mondiale di Kouamé, Grondin e Gavin Hoover

Se l'Italia va così così, che dire della Francia. Ad un anno dall'Olimpiade di casa, ci sono certi corridori che non si sono mai visti. O, per meglio dire, si sono visti eliminare in fretta e furia. Citiamo per esempio Kouamé, sempre eliminata nelle discipline della velocità, o Grondin in quelle dell'Endurance. Sono stati mattatori delle ultime due edizioni, sono spariti ad un anno dalle Olimpiadi di Parigi. Non un buon segno.

Chi è sparito è stato anche Gavin Hoover. E dire che di prove ne ha fatte diverse, ma il primo vincitore della UCI Track Champions League, categoria endurance, non è riuscito mai ad andare a medaglia. Anche per lui un campanello d'allarme grandissimo in vista di Parigi.

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Voto 3... Al pericolo Büchli

Büchli, ex velocista, è passato alle discipline Endurance, ma resta un vero sprinter e quando corre qualsiasi disciplina è lì a sgomitare non guardando nemmeno il posizionamento del proprio avversario. Nella Corsa ad Eliminazione ha anche lottato per il podio, finendo 4° alle spalle di Viviani, ma doveva essere squalificato un po' prima avendo provocato due cadute molto pericolose. Nella seconda aveva buttato giù i favoriti Hesters e Vernon, che poi ha vinto. I giudici gli hanno dato solo il warning, ma uno così è sempre meglio evitarlo.

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Voto 2... Ad alcune decisioni della Giuria dei Commissari

I Giudici sono stati un po' una nota dolente di questo Mondiale su pista. Davvero troppe le decisioni discutibili prese durante questi 7 giorni che hanno fatto storcere il naso. Dalle mancate squalifiche per vere e oggettive motivazioni, a chi è stato squalificato - come Bissolati e Colombo - perché i Giudici non si sono accorti di un guasto meccanico.

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Poi tanti errori nell'assegnazione dei punti nelle gare di Endurance, vedi tutto il pasticcio nell'Omnium. Viviani eliminato nella Elimination Race, ma non si è mai capito perché, e nella Corsa a punti finale venivano dati e tolti giri (e 20 punti ciascuno) a casaccio. Benjamin Thomas ha perso l'Omnium per 2 punti, perché era stato eliminato da Bibic che è passato nella corsia di riposo. Nessuno ha mai rivisto l'episodio e l'oro l'ha conquistato Iúri Leitão. Qualcuno ha detto che con la sovrapposizione delle gare, c'era poco tempo per analizzare, frame per frame, ogni tipo di episodio e c'era la necessità di chiudere il velodromo alle 22. Tutto bellissimo, ma è un Mondiale non un torneo di paese.

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Voto 1... Alla sovrapposizione di questo Mondiale

Questa è stata la prima edizione del Super Mondiale. Un evento voluto dalla UCI che ha voluto accorpare nello stesso periodo ciclismo su strada, su pista, BXM, Mountain bike e altre discipline ancora legate al mondo delle due ruote. C'erano anche le prove degli Under e degli juniores (per MTB e strada) e le gara di paraciclismo. Ma ha davvero un senso tutto questo? Se è vero che, con questo unico evento, hai dato visibilità ad eventi che non ne hanno (il paraciclismo per esempio), questo Super Mondiale ha in realtà messo fuorigioco qualche atleta. Pidcock ha puntato solo sulla Mountain bike, Milan solo sulla pista, Ganna un po' di tutte e due ma ha rinunciato alla prova in linea. Abbiamo citato tre atleti ma, nella realtà, sono diversi ormai i corridori amanti della multidisciplina che però hanno dovuto fare delle rinunce in questo Mondiale. E non ci sembra una grande scelta dall'alto...

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Voto 0... Ai podi mai visti in pista

Ma voi li avete mai visti i podi? Le maglie iridate? Avete ascoltato gli inni? Noi no. Purtroppo le premiazioni sono state fatte da un'altra parte perché il velodromo serviva per completare tutto il programma di corse. C'erano le gare del paraciclismo su pista e questo allungava i tempi, hanno detto. Ma perché non mostrare le premiazioni? Spalmare meglio il programma su più giorni? Questa è stata una delle tante storture di questo Super Mondiale.

Filippo Ganna e Jonathan Milan sul podio di Glasgow - Mondiali 2023

Credit Foto Imago

Dove e come vedere i Mondiali di Glasgow in diretta tv e streaming

Il Mondiale di ciclismo sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN). Se non volete perdervi neanche un metro di questa competizione, potrete seguire il Mondiale a partire dalle ore 10:00 in streaming su Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.

A quanto ammonta il montepremi?

Per questa edizione 2023 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore dell'oro nelle discipline 'olimpiche' si porta a casa 8000€. Valgono di meno le gare non olimpiche con 'soli' 5000€ per chi vince l'oro. Ecco il montepremi completo.

Risultati	Olimpiche	Non olimpiche	Ins. a squadre	Team Sprint
1.	8.000	5.000	16.000	12.000
2.	4.000	2.500	8.000	6.000
3.	2.000	1.250	4.000	3.000
Totale	14.000	8.750	28.000	21.000