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Amstel Gold Race 2023 - Vince sempre Pogacar! Trionfo in solitaria anche a Valkenburg

Marco Castro

Aggiornato 19/04/2023 alle 21:59 GMT+2

AMSTEL GOLD RACE - Tadej Pogacar aggiunge un'altra perla alla sua collezione di successi e dopo lo spettacolo al Giro delle Fiandre si impone anche nella corsa della birra. Decisivo l'attacco a 28 chilometri dalla fine sul Keutenberg. Secondo uno strepitoso Ben Healy, l'ultimo a mollare, terzo Thomas Pidcock. Il migliore degli italiani è Andrea Bagioli, sesto.

Pogacar stacca Pidcock e Ben Healy - Amstel Gold Race 2023

Credit Foto Getty Images

Sempre lui, ancora lui. Il peso del pronostico non è un problema per Tadej Pogacar, che dopo lo show al Giro delle Fiandre conquista in solitaria anche l'Amstel Gold Race e aggiunge un altro alloro in una bacheca sempre più traboccante. Lo sloveno alza la voce al primo passaggio sul Cauberg e si libera di ogni compagnia a 28 chilometri dal traguardo, involandosi per l'ennesima volta senza più essere ripreso. La sua campagna delle Ardenne, insomma, comincia nel migliore dei modi e la vittoria potrebbe anche stuzzicarlo a partecipare alla Freccia-Vallone di mercoledì, con vista sulla Liegi di domenica prossima. Il Triticco è nel mirino, l'en plein riuscito nello stesso anno solo a Davide Rebellin e Philippe Gilbert tutt'altro che impossibile. Alle spalle del corridore della UAE Emirates chiude uno strepitoso Ben Healy (EF Education-EasyPost), che bissa la piazza d'onore della Freccia del Brabante. Terzo Thomas Pidcock, il principale rivale di Pogacar quando la corsa entra nel vivo, ma un po' in riserva nel finale. Il migliore degli italiani è Andrea Bagioli, sesto a oltre tre minuti.
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Pogacar è un alieno! Vince anche l'Amstel: rivivi l'arrivo in solitaria

La top 10

1. T. POGACAR (UAE Emirates)6h02'02''
2. B. HEALY (EF Education-EasyPost)+38''
3. T. PIDCOCK (INEOS Grenadiers)+2'14''
4. A. KRON (Lotto Dstny)st
5. A. LUTSENKO (Astana Qazaqstan)st
6. A. BAGIOLI (Soudal - Quick Step)+3'14''
7. M. VAN GILS (Lotto Dstny)st
8. M. SKJELMOSE (Trek - Segafredo)st
9. A. KAMP (Tudor Pro Cycling Team)st
10. A. ZINGLE (Cofidis)st

La cronaca

Un favorito netto, Tadej Pogacar, e tanti atleti di alto livello pronti a sfidarlo nella 57ª edizione dell'Amstel. Si parte da Maastricht con 33 côtes da percorrere e la fuga di giornata che prende piede piuttosto in fretta. Ne fanno parte Mathias Vacek (Trek - Segafredo), Leon Heinschke (Team DSM), Matteo Vercher (TotalEnergies), Ward Vanhoof (Team Flanders - Baloise), Tobias Ludvigsson e Alessandro Fedeli (Q36.5 Pro Cycling Team) e Martin Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team). Mentre le prime rampe si materializzano sotto le ruote dei corridori, il drappello guadagna velocemente un tesoretto di quattro minuti. Ma dietro ci sono la UAE Emirates e la INEOS Grenadiers a scandire il ritmo e la forbice tra fuggitivi e gruppo si riduce a due minuti e mezzo quando la corsa deve ancora entrare nel vivo. Da segnalare il ritiro di Romain Gregoire.
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Primo Cauberg, subito Pogacar: che ritmo in salita

Il ritmo resta sempre molto alto e l'avventura dei fuggitivi si esaurisce ben prima del previsto, quando mancano 115 chilometri al traguardo. Dopo qualche minuto di stallo, è Gianni Vermeersch (Alpecin - Deceuninck) a riaprire le ostilità. Il belga allunga e si forma un nuovo gruppetto al comando. Ci sono anche Pidcock, Lutsenko e soprattutto Tadej Pogacar. Lo sloveno approccia in testa il primo Cauberg di giornata e impone un ritmo tosto per capire come stanno gli avversari. Un'andatura che screma il drappello dei battistrada, che si riduce a undici unità. Presenti Thomas Pidcock e Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Tadej Pogacar (UAE Emirates), Ben Healy (EF Education-EasyPost), Stan van Tricht (Soudal - Quick Step) Lars van den Berg, Kevin Geniets (Groupama - FDJ), Alex Zingle (Cofidis), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Andreas Kron (Lotto Dstny). Ora a condurre l'inseguimento è la Bahrain - Victorious, soprattutto con Arndt e Milan.
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Pogacar devastante! L'attacco sul Keutenberg: Pidcock alza bandiera bianca

La corsa perde pezzi importanti. Si ritira David Gaudu (Groupama - FDJ), poi una brutta caduta elimina dalla contesa anche Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e il campione in carica Michal Kwiatkowski (INEOS Grenadiers). Il distacco tra il gruppo Pogacar e gli inseguitori rimane limitato e si susseguono gli attacchi per provare a rientrare. Mohoric, Mollema, Bagioli, Benoot. Niente. Intanto Pogacar fora, ma è lesto a cambiare la ruota. Riparte e rientra in poche pedalate. Sull'Eyserbosweg (0.9km à 9.3%) accelera Pogacar. Solo Pidcock risponde, ma in un secondo momento rientra anche uno strepitoso Healy. A pochi secondi inseguono Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) e Andreas Kron (Lotto Dstny), mentre un gruppetto con Tiesj Benoot, Jai Hindley, Alexander Kamp, Andrea Bagioli, Kevin Geniets, Mattias Skjelmose, Stan van Tricht, Maxim van Gils, Gianni Vermeersch, Alex Zingle naviga a una trentina di secondi. Arriva il Keutenberg (1,1 km al 6,8%, con picco all'8,6%), dove si decide la corsa. Pogacar sgasa, Healy molla. Pogacar insiste, si stacca anche Pidcock. Mancano 28 chilometri al traguardo. Lo sloveno se ne va, ma non fa il vuoto. Healy rientra su Pidcock e poi stacca il britannico. L'irlandese della EF guadagna anche sul due volte re del Tour de France, l'unico a riuscirci, portandosi a 25 secondi. Ma nel finale non ci sono sorprese. Pogacar si beve il Bernelerberg, ultimo muro in programma, e ha tutto il tempo per godersi il rettilineo d'arrivo. Per lui si tratta dell'undicesima vittoria stagionale, la numero 57 della carriera.
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Altro show di Pogacar che vince ancora: rivivi l'Amstel in 4'

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Pogacar: "van der Poel mi ha detto di attaccare sul Keutenberg e io l'ho fatto..."

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