Evenepoel: "Investigazione UCI? Ho pianto tra le braccia di mio papà"
DaOAsport
Pubblicato 30/08/2020 alle 11:50 GMT+2
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Continua a tenere banco nel mondo del ciclismo il “caso Remco Evenepoel”. L’UCI ha aperto un’indagine nei confronti del giovane corridore belga, dopo che il direttore sportivo della Deceuninck-QuickStep del belga, Davide Bramati, ha tolto dalla tasca posteriore del suo corridore un borraccino dopo .
La polemica e le parole di Evenepoel
Dalle riprese video dell’incidente si vede che Bramati estrarre qualcosa dalle tasche di Evenepoel, spiegando poi che si sarebbe trattato di una bottiglietta contenente degli integratori o una Coca Cola per il finale di gara. Una situazione che ha scatenato numerose polemiche. A difesa di Evenepoel è intervenuto però Serge Pauwels. Il corridore della CCC è stato intervistato nel programma sul Tour de France della tv belga “Vive le Vélo: “Se metti qualcuno su una barella, ha senso che quelle tasche vengano svuotate”.
Evenepoel ha voluto ringraziare Pauwels con un messaggio su Twitter e ha spiegato anche come ha appreso la notizia dell’investigazione dell’UCI:“Grazie mille, Serge Pauwels, per aver spiegato la situazione in cui mi trovavo. Sarò onesto. Questa mattina ho pianto nel mio letto d’ospedale tra le braccia di mio padre. È così che mi sentivo di m***a.. Stavo combattendo per la mia vita in quel momento. E la mia squadra ha fatto il meglio per me”.
La polemica certamente non si ferma, come traspare anche dalle parole del presidente dell’UCI David Lappartient: “Il direttore sportivo ha detto che pensava che Evenepoel fosse caduto perché non venivano più inviati dati. Di quali dati stiamo parlando? E’ vietato inviare determinati dati. Quindi, stiamo anche guardando a quel punto. Dobbiamo capire se si tratta solo di posizione geografica, ma la condivisione di altri dati non è consentita”.
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