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Bravissimo Aru! Cervinia sorride al Cavaliere, Contador a +1'18

Fabio Disingrini

Aggiornato 29/05/2015 alle 18:01 GMT+2

L'ottava meraviglia italiana al Giro e del nostro corridore più atteso: Fabio Aru vince in solitaria la diciannovesima frazione della Corsa Rosa, tappone alpino di 4800 metri di dislivello e 3 Gpm1. Contador marca Landa e arriva a +1'18 dal capitano Astana; oltre ad Aru, un bravissimo Giovanni Visconti in fuga fino ai meno dieci e nuovo leader degli scalatori

Fabio Aru (Astana) vince a Cervinia la diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2015

Credit Foto LaPresse

A Montecampione era nata la nuova stella del ciclismo nostrano, dopo Cervinia sappiamo che Fabio Aru avrà un certissimo futuro da Campione. Queste salite lunghe, regolari e senza strappi durissimi sono il pane del Cavaliere dei quattro mori, che a Cervinia ha già vinto due volte al Giro della Valle d'Aosta e si allena a Sestriere: oggi il capitano dell'Astana ha vinto in solitaria con una bellissima progressione, s'è ripreso il secondo posto della classifica generale, ha ipotecato la maglia bianca e raccolto il miglior complimento possibile: "Fabio Aru è un corridore che mi piace moltissimo ed è il futuro delle corse a tappe". Parole di Alberto Contador, materia d'investitura.
A proposito di Alberto Contador, la maglia rosa ha preferito marcare a ruota Mikel Landa e scattare al traguardo sul basco per un sesto posto (+1'18) da "chiaro il concetto": basta scherzi, la leadership qui non si discute. Davanti, dai novemila metri, hanno duellato Aru e il "solito" Ryder Hesjedal: al canadese il primo allungo, ai meno cinque lo scatto decisivo di Fabio, che si toglie dalla ruota il vincitore del Giro 2012 e inizia la sua escalation in solitaria fino a Cervinia. Fabio Aru promosso a pieni voti e primo degli umani: a 24 anni non poteva fare di meglio e chissà che il suo tirocinio da campione, dopo un privilegio da primo rivale di Contador, non prosegua a fianco di Nibali sulle strade della Grande Boucle.
L'altro grande protagonista del tappone alpino di Cervinia è stato Giovanni Visconti della Movistar, in fuga dal chilometro 34 (con Vasil Kiryenka Team Sky, Pavel Kochetkov Katusha, Johan Chaves Orica GreenEdge e Marek Rutkiewicz della Sprandi) e primo su Croce Serra, Saint-Barthéleny e Col Saint-Pantaléon per la nuova leadership della classifica scalatori. Visconti ha cambiato ritmo sul Saint-Pantaléon a 40 chilometri dall'arrivo fino ai meno dieci in solitaria, avvicendato da Fabio Aru a tutta Italia. Bravi bravissimi e speriamo bis.
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