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Dove si vince il Giro d’Italia: le 7 tappe che decideranno la Corsa Rosa 2016

Andrea Tabacco

Aggiornato 05/05/2016 alle 16:10 GMT+2

Mancano ormai poche ore al via da Apeldoorn, con la cronometro di 9.8 km che aprirà l’edizione numero 99 della Corsa Rosa. Dopo avervi presentato i protagonisti, passiamo ad analizzare il tracciato: posto che lo si potrà perdere ogni giorno, dove si può vincere il Giro 2016?

2013 Giro d'Italia Nibali

Credit Foto LaPresse

A poche ore dall’inizio dell’edizione numero 99 del Giro d’Italia abbiamo provato a immaginare dove potrebbe decidersi la Corsa Rosa 2016. Dei favoriti abbiamo già parlato, sono sostanzialmente quattro (Nibali, Landa, Valverde e Uran), con l’italiano che parte favorito, almeno sulla carta. Ma quali sono le tappe in cui si deciderà la corsa? Pur consapevoli del fatto che in un grande Giro l’attenzione dovrà essere massima per tutte e 3 le settimane di corsa, noi ne abbiamo individuate 7. Tante montagne e due cronometro particolarmente impegnative: uscirà da qui il vincitore del Giro d’Italia 2016.
Giro d'Italia 2016: il percorso

6a tappa (giovedì 12 maggio): Ponte-Roccaraso, 165 km

E’ il primo arrivo in salita. Le pendenze non sono quelle di Alpi o Dolomiti, ma è bene prestare subito attenzione. Due i Gpm in programma, entrambi di 2a categoria. In cima all’ultimo, la salita di Roccaraso, è posto l’arrivo. Un’ascesa di 17 km alla media del 4.7%: il più difficile è il primo tratto, con punta anche al 12%, poi spiana un po’, ma la pendenza resta comunque costante tra il 4 e il 7. Non ci saranno grosse distanze, ma se qualcuno ha una condizione precaria potrebbe cominciare a perdere secondi importanti.

9a tappa (domenica 15 maggio): Radda in Chianti-Greve in Chianti, 40.4 km

Dopo la Barbaresco-Barolo del 2014 e la cronometro con arrivo a Valdobbiadene nel 2015, anche nel 2016 il Giro d’Italia affronterà una prova contro il tempo sulle strade del vino: da Radda in Chianti a Greve in Chianti, 40.4 km vallonati che stabiliranno le prime distanze tra i big della classifica. Sarà questo il crocevia della corsa: i primi veri distacchi si avranno qui.

13a tappa (venerdì 20 maggio): Palmanova-Cividale del Friuli, 161 km

Primo vero tappone di montagna di questa edizione. Si affrontano in rapida successione Montemaggiore (1a cat) e Crai (2a cat), quindi una 30 km di pianura prima di Cima Porzus (1a cat) e Valle (2a cat). Dalla cima dell’ultima ascesa al traguardo ci sono 14 km, 7 dei quali da affrontare in una discesa insidiosissima. La differenza qui si farà in salita, sicuramente, ma anche – e forse soprattutto – in discesa.

14a tappa (sabato 21 maggio): Alpago (Farra)-Corvara, 210 km

Tappone dolomitico della Corsa Rosa 2016. La frazione è tra le più lunghe, e negli ultimi 150 km di corsa si affronteranno 4700 metri di dislivello sui 5400 complessivi. Dopo le fatiche di ieri, altra giornata difficilissima per la carovana rosa: chi esce in maglia rosa da qui ha serissime possibilità di vincere il Giro 2016. Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau e Valparola: se si hanno gambe e fantasia, c’è il terreno per fare un’impresa.

15a tappa (domenica 22 maggio): Castelrotto-Alpe di Siusi, 10.8 km

Cronoscalata spaccagambe. Si comincia con un breve falsopiano, poi 9 km di salita durissima, all’8.3% di pendenza media. La strada è bella e ben asfaltata. I corridori dovranno stare attenti a dosare bene le energie: la prima parte è agevole, ma negli ultimi chilometri la pendenza media non scende mai sotto 8% e tocca punte di 11.

19a tappa (venerdì 27 maggio): Pinerolo-Risoul, 162 km

Dopo una serie di giornate interlocutorie, la strada torna a salire in occasione della tappa numero 19. E’ la frazione con la Cima Coppi di questo Giro (il Colle dell’Agnello, 2744m), ed è nell’ascesa della più alta montagna di questa edizione che si concentrerà la frazione odierna. La discesa è lunghissima, di circa 40 km, e una volta ultimata si tornerà a salire alla volta di Risoul, dove è posto il traguardo di giornata. L’ultima asperità farà male: 13km con 15 tornanti alla pendenza media del 7% con punte anche del 10.

20a tappa (sabato 28 maggio): Guillestre-Sant’Anna di Vinadio, 134 km

La resa dei conti. Chi ha mollato il giorno prima cercherà di ritrovare la gamba per ottenere un comunque prestigiosissimo successo di tappa. Chi invece ha tenuto duro e lotta per la generale sa che il potenziale trionfo è lì, a pochi chilometri di distanza. Solo salita e discesa per quella che è da considerare come l’ultima ‘vera’ tappa del Giro 2016. Tre impegnative salite, una dietro l’altra, e un dislivello totale di 4100 metri in “appena” 134 km. Anche l’arrivo è in quota, al termine di uno strappo di 2300 metri al 10% di pendenza media.
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