Fabio Aru si ritira! Addio al Giro all’inizio della terzultima tappa

Al termine della 15esima tappa, con partenza a Tolmezzo e arrivo a Sappada, Fabio Aru aveva affermato di voler concludere il Giro d’Italia per rispetto dei tifosi nonostante la profonda crisi che l’aveva visto staccarsi e giungere al traguardo a oltre 19 minuti di distanza da un brillantissimo Simon Yates. Ma, nonostante i buoni propositi, il Cavaliere dei Quattro Mori ha definitivamente gettato la spugna nei primi km della terzultima tappa, la durissima frazione alpina con arrivo in salita a Bardonecchia.

Nel mezzo, c’era stata una cronometro positiva fra Trento e Rovereto, nonostante la penalizzazione poi arrivata per aver sfruttato in maniera irregolare la scia dell’ammiraglia della UAE, che aveva fatto pensare alla tanto attesa ripresa mentale del corridore italiano, ma Aru si è poi staccato sulle pendici di Prato Nevoso nella giornata di ieri: chi pensava in una mossa per conservare la gamba in vista delle ultime due tappe alpine ha dovuto ricredersi, perché evidentemente il Cavaliere dei Quattro Mori non ne aveva proprio più.

La 19esima frazione del Giro si è presentata subito molto aggressiva, con lo scoglio del Colle del Lys (gpm di seconda categoria) nei primi chilometri: una volta scollinato, il gruppo avrebbe poi affrontare il Colle delle Finestre (Cima Coppi del Giro a 2.178 metri), il Sestriere (gpm di terza categoria a 2.035 metri) e lo Jafferau di Bardonecchia (gpm di prima categoria a 1.908 metri). Aru ha abbandonato quando si trovava in 122esima posizione in classifica, a 26’06” da Simon Yates.