Coronavirus: anche il Giro d'Italia a rischio? C'è tempo, ma i corridori hanno paura
Pubblicato 06/03/2020 alle 21:48 GMT+1
Dopo la cancellazione di 7 eventi sul territorio italiano tra il mese di marzo e l'inizio di aprile, in molti si interrogano se l'emergenza rientrerà in tempo per l'inizio del Giro d'Italia (in Ungheria il 9 maggio). Molti corridori, soprattutto stranieri, cominciano ad avere il timore di correre sulle nostre strade.
Il Giro d’Italia 2020 è a rischio cancellazione a causa dell'emergenza coronavirus? Mancano ancora due mesi alla corsa Rosa che scatterà il prossimo 9 maggio da Budapest, e c’è tutto il tempo per sperare che si esca presto da questa situazione. Non si può rimanere tranquilli però, considerando le cancellazione di Strade Bianche, GP Industria & Artigianato, Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico, Settimana Coppi e Bartali e Giro di Sicilia, con i corridori stranieri che si interrogano su quanto valga la pena venire in Italia o meno.
Questa la decisione di RCS Sport a seguito del Decreto governativo, di disputare le manifestazioni sportive a porte chiuse e, tenendo presente che il ciclismo su strada non si può fare a porte chiuse, si è deciso di dimenticarsi del ciclismo in Italia per il mese di marzo. Non solo, ben cinque squadre avevano dato forfait per le Strade Bianche, corsa che sta diventando sempre più interessante di anno in anno. Non si poteva fare altrimenti.
Tutte le corse cancellate in Italia
Gara | Periodo |
STRADE BIANCHE | 7 marzo |
GP INDUSTRIA & ARTIGIANATO | 8 marzo |
TIRRENO-ADRIATICO | dall'11 al 17 marzo |
105a POPOLARISSIMA | 15 marzo |
MILANO-SANREMO | 21 marzo |
SETTIMANA COPPI & BARTALI | dal 25 al 29 marzo |
GIRO DI SICILIA | dal 1° al 4 aprile |
Il Giro d'Italia potrebbe quindi essere a rischio, nel caso la situazione non dovesse migliorare tra la fine di marzo e la metà di aprile. Sarebbe un qualcosa di clamoroso, considerando che il Giro si è sempre corso dal 1909 ad oggi, ovviamente saltando gli anni per le guerre mondiali ('15-'18 per la Prima guerra mondiale, '41-'45 per la Seconda).
Anche dovesse corrersi il Giro d'Italia, però, quali corridori decideranno di presenziare sulle nostre strade? In tanto hanno ammesso di aver paura per la propria salute e in diversi stanno cambiando i loro piani per la propria stagione, con il rischio che al Giro il parterre a disposizione sia molto povero. Non resta che sperare le che l'emergenza rientri e si torni presto a correre anche in Italia.
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