Giro - Tappa 21, Jonathan Milan fora nel finale, sfiora il miracolo in rimonta ma vince Merlier! Festa Pogacar a Roma

Va in archivio il Giro 107 col qualche colpo di scena nel finale. La tappa di Roma doveva essere la classica passerella per Pogacar, vincitore, anzi dominatore, di questo Giro d'Italia, ma ha regalato attimi di tensione in zona arrivo. Vedi la caduta di Storer che ha rischiato il suo posto nella top 10 della classifica, vedi la foratura di Jonathan Milan che a momenti non disputava l'ultima volata. Aiutato un po' dalla Visma Lease a Bike, un po' dalla Soudal Quick Step - squadre avversarie di Milan proprio in ottica volata - il friulano è comunque riuscito a rientrare con l'obiettivo di centrare il poker a questo Giro. In volata, però, non c'è stata storia con la vittoria di Merlier che pareggia i conti proprio con Milan, conquistando il suo terzo hurrà dopo le vittorie di Fossano e Padova. Miracolo sfiorato dal leader della Lidl Trek che si consola con la maglia ciclamino per la vittoria nella classifica a punti, conquistata matematicamente già a Sappada. Alza il Trofeo senza fine Pogacar che coglie il successo anche nella classifica scalatori: era dal 2018 che chi vinceva il Giro non vinceva anche la classifica scalatori (Froome). Poi tutti gli altri vincitori: Tiberi (miglior giovane), Pietrobon (classifica dei traguardi volanti e delle fughe), Fiorelli (classifica intergiro), Alaphilippe (Supercombattivo) e la Decathlon AG2R La Mondiale (classifica a squadre).

CALENDARIO E RISULTATI | CLASSIFICA GENERALE | STARTLIST E RITIRATI | ALBO D'ORO

Ad inizio tappa i soliti festeggiamenti, con Pogacar che brinda con i compagni di squadra della UAE Emirates per il successo in classifica generale. Grande festa e celebrazioni anche per Milan e Tiberi, rispettivamente leader della classifica a punti e della classifica giovani. Si entra nel circuito cittadino di Roma e comincia la corsa vera, anche se viene dato prima spazio a Domenico Pozzovivo per un giro d'onore considerando che questa è la sua ultima partecipazione al Giro in carriera.

Ai -71,7 km parte anche la fuga con i tentativi di Honoré (Education EasyPost) e Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale), seguiti anche da Costiou (Arkéa B/B Hotels) e Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). Prova ad uscire anche Pietrobon per preservare la sua leadership nella classifica dei traguardi volanti, ma il corridore della Polti Kometa non riesce a rientrare. Honoré conquista il primo traguardo volante, tocca a Costiou a quello che vale l'intergiro. Ecco che vengono ufficializzate le classifiche di TV e intergiro che vengono vinte da Pietrobon e Fiorelli. Nel mezzo Merlier vicino il pasticcio, col belga che rischia di cadere rimettendosi in bici dopo una foratura.

La fuga viene ripresa ai -13,2 km dall'arrivo, appena dopo una cadutaccia in gruppo che però non coinvolge i big della generale o i favoritissimi di giornata. Qualche km dopo, invece, è Milan che è vittima di una foratura ai -8,9 km. L'ammiraglia non c'è e ci mette molto tempo per rientrare. Volata addio? Incredibilmente no...

Prima l'ammiraglia della Visma Lease a Bike (di van Dijke), poi quella della Soudal Quick Step (di Merlier) danno una grossa mano al friulano per rientrare. In volata è proprio duello tra Merlier e Milan, ma vince il belga che ha qualcosa in più da spendere negli ultimi 50 metri.

Per questa edizione 2024 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore del Giro d'Italia che guadagnerà circa 265 mila euro, anche se siamo ancora molto lontani rispetto al montepremi che offre il Tour de France. 11 mila euro al vincitore di ogni singola tappa, 20 mila euro al supercombattivo. Ecco il montepremi completo.

*comprende sia il premio UCI, sia quello RCS comprensivo di tutti gli sponsor

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