Bilancio in ottica Tour

"In salita mi manca ancora qualcosa, ma in vista del Tour de France sono molto sereno, la forma sta crescendo e crescerà ancora nelle prossime 2 settimane".

E' un Lance Armstrong assolutamente tranquillo quello che ha chiuso il Giro del Delfinato al quarto posto. Rivisitando la sua marcia nella corsa francese, i numeri confermano che il texano non è ancora al top, ma nemmeno sgonfio: 3° nella maxi crono di Roanne, a 26 secondi dal vincitore, Botero, 4° sull'arrivo in quota del Mont Ventoux, 6° nel tappone del penultimo giorno, capace di tenere il passo dei big ma non di provare a staccarli. Al Delfinato di un anno fa Armstrong si mostrò in discreta condizione, ma nettamente inferiore al vincitore Iban Mayo. Convinto di essere sulla strada giusta, ovvero in crescita e vicino alla miglior condizione, il successivo Tour de France confermò che i conti fatti da Armstrong erano giusti. Se è dunque assai sereno anche al termine di questo Giro del Delfinato, i suoi avversari per il Tour devono cominciare a preoccuparsi.

Armstrong farà invece bene a non sottovalutare sulle strade del Tour quel Santiago Botero che esce dal Dauphine Libere con la qualifica di corridore più in forma del momento. Ha vinto la cronometro di Roanne, si è ripetuto nel tappone di Morzine, per poi chiudere secondo in classifica generale a soli 11" dal basco Landaluze. Solo una leggera defaillance sul Mont Ventoux gli impedito di aggiungere anche la corsa francese al Romandia, sistemato in bacheca lo scorso primo maggio.

Circoletto rosso anche su Alexandre Vinokourov, che al Tour sarà parte del tridente T-Mobile. Il kazako ha trionfato sul Mont Ventoux, e sui grandi colli della Boucle sembra in grado di stare con i migliori e forse anche di andare oltre. Nei 46 km di tic tac di Roanne, ha preso 34 secondi di distacco da Armstrong: la crono resta dunque il suo punto debole. Un debole per Vinokourov sembra però averlo proprio Armstrong o quantomeno il suo staff. Il kazako è infatti in scadenza di contratto con la T-Mobile e, secondo la stampa francese, la Discovery Channel è già sulle tracce di Vino, per farne uno dei leader del dopo Armstrong, quindi già dalla prossima stagione. Il fatto che Vino non abbia né confermato né smentito la notizia è già un buon indizio che qualcosa sotto già c'è; il fatto poi che da casa Discovery Johan Bruyneel si sia limitato a dire che tutti i grandi corridori in scadenza di contratto possono interessare, certamente non è opera di depistaggio. Staremo a vedere il futuro a medio termine di Vino, quello immediato si chiama Tour de France.

Dal mazzo del Delfinato sono dunque usciti due assi, uno colombiano e uno kazako. Chi è mancato nelle ultime due tappe è stato Floyd Landis, che al Tour sarà l'alternativa della Phonak a Botero. Non pervenuti Andreas Kloeden e Roberto Heras, sempre nelle retrovie e apparsi assai lontano dalla migliore condizione. Difficile dunque immaginarseli competitivi al Tour, a meno che non si tratti di un clamoroso bleuff. E' vero che la T-Mobile pare assai attrezzata per la Grande Boucle, ma Kloeden ha pur sempre un secondo posto da difendersi e non può permettersi figuracce. Senza contare che un eventuale ruolo di luogotenente di Vinokourov e Ullrich presuppone una condizione più che accettabile.

Discorso simile per lo spagnolo: in quanto vincitore della Vuelta 2004, e dunque testimonial più rappresentativo della scuola spagnola, non può limitarsi a una comparsata. Analisi differente per Popovych: l'ucraino, pur senza fare classifica, ha chiuso con un secondo posto di tappa e la Vuelta catalana ha già dato la misura delle sue potenzialità. Il texano potrà sicuramente contare su di lui. Un ultimo accenno a Levi Leipheimer, affidabile a cronometro e in montagna. Lo statunitense della Gerolsteiner si aggiunge dunque alla già lunghissima lista di possibili rivali di Armstrong.