Giro dell'Emilia - Primoz Roglic implacabile sul San Luca! Lo sloveno fa tris e batte Pogacar, Ciccone e Simon Yates

Archiviata la pratica Grandi Giri, tutti vinti dalla Jumbo Visma, ecco che tornano le Classiche e per Roglic era la prima gara di un giorno della sua stagione. Una gara molto particolare questa per lo sloveno che, da una parte, ritrovava Pogacar contro 441 giorni dopo l'ultimo scontro diretto (era addirittura il Tour de France 2022) dall'altra aveva cominciato la giornata comunicando il suo addio ufficiale alla Jumbo Visma dopo 8 anni di onorato servizio. Sentimenti contrastanti ma, sul San Luca, Roglic ci aveva già vinto due volte oltre ad aver indossato la maglia rosa al Giro 2019. Insomma, casa sua... E lo sloveno si è confermato ancora una volta con uno stellare tris battendo proprio il connazionale, nonostante il grande lavoro di Ulissi, Adam Yates, e di tutta la UAE Emirates; Simon Yates, Carapaz e Ciccone. Buona giornata comunque per l'abruzzese che sta aumentando i giri in vista del Giro di Lombardia di settimana prossima, quando affronterà nuovamente sia Roglic che Pogacar.

Prima parte di corsa caratterizzata da una fuga ad 8 partita ai -179. All'attacco Bogna (Alpecin Deceuninck), Scaroni (Astana Qazaqstan), Mosca (Lidl Trek), De Tier (Bingoal), Mattia Bais (Eolo Kometa), Camprubi (Q36.5), Ansaloni e Montefiori (Technipes in Emilia Romagna). Gli otto non guadagnano poi così tanto, con la Jumbo Visma di Roglic e la UAE Emirates di Pogacar, Adam Yates e Ayuso a controllare. Sul Monte Nonascoso, infatti, la UAE accelera e restano solo 40'' di vantaggio ai fuggitivi, con Scaroni e Bais che provano ad andarsene da soli.

Anche il destino dei corridori di Astana e Eolo è segnato e vengono ripresi ai -39 dal traguardo. Si entra nel circuito finale che prevede il San Luca (2,1 km al 9,4%, con picco al 12,4%), da affrontare ben cinque volte. Ci prova Chris Harper, seguito poi da Aleotti e Masnada, ma il duo di italiani viene presto ripreso. Masnada viene bloccato sempre dalla UAE di un incontenibile Diego Ulissi, mentre Aleotti si arrende ad una foratura. Anche Harper viene raggiunto, con l'australiano che prova comunque a dare una mano a Simon Yates.

Ai -10,8 dalla fine ecco Adam Yates che mette tutti in fila e porta via il gruppetto dei migliori. C'è il suo compagno di squadra Pogacar, mentre Ayuso si era già staccato, ci sono anche Enric Mas, Roglic, Carapaz, Simon Yates, Vlasov, Woods e Giulio Ciccone. Fuori causa sia i Soudal Quick Step, avevano provato a rimanere attaccati Bagioli e Alaphilippe, sia gli Ineos con Sivakov staccato a due giri dal termine. Ci prova Ciccone in discesa, ma Yates lo blocca, poi è Pogacar a piazzare la fiammata all'inizio dell'ultimo passaggio sul San Luca. Rispondono presente Carapaz e Roglic, con Enric Mas che riesce a rientrare in un secondo momento. Pogacar rallenta e rientrano anche Vlasov, Ciccone e Simon Yates ed ecco che è il turno di Carapaz a scattare. Troppo presto, però, per fare davvero la differenza. Lo sa Roglic che aspetta gli ultimi 350 metri per partire e lasciarsi tutti alle spalle. Terza vittoria in tre gare su questa salita per il capitano della Jumbo Visma.

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