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Mathieu van der Poel fa tripletta e diventa immortale a Oudenaarde! Luca Mozzato 2°

Carlo Filippo Vardelli

Aggiornato 01/04/2024 alle 11:25 GMT+2

GIRO DELLE FIANDRE - Il fenomeno olandese scrive la storia un'altra volta, sciroppandosi 45km di fuga solitaria e trionfando alla Ronde per la terza volta in carriera. Con questo successo diventa il più vincente di sempre al pari di Buysse, Magni, Leman, Museeuw, Boonen e Cancellara. Secondo il nostro Luca Mozzato, al primo podio in una Monumento, terzo Politt. Nono Bettiol.

Bettiol commovente, van der Poel da record, Mozzato sul podio: gli highlights

Scrivere la storia gara dopo gara. Potrebbe essere questo il resoconto del pomeriggio di Mathieu van der Poel, che per la terza volta nel giro di cinque anni vince la Ronde van Vlaanderen. Il campione del mondo, fresco del nuovo contratto con Alpecin, riesce ancora una volta ad aggiornare la sua grandezza, stupendo tutti con un'altra magia. Se nel 2020 servì il fotofinish contro van Aert e nel 2022 una volata ristretta con Madouas, van Baarle e Pogacar, quest'anno VDP decide di salutare gli avversari ai -45km, danzando come in ballerino in mezzo al fango del Koppenberg. Un progressione costante la sua, forse non devastante come quelle che lo hanno reso famoso, ma comunque insostenibile per tutti i rivali. "Gara durissima, negli ultimi 10km ero morto", ha detto ai microfoni dopo l'arrivo, ma nonostante la stanchezza ha vinto con oltre un minuto di vantaggio sugli inseguitori.
van der Poel eguaglia il record di Buysse, Magni, Leman, Museeuw, Boonen e Cancellara a quota 3 successi e diventa il 5° di sempre a vincere la Ronde in maglia iridata
Al secondo posto, e questo è un piccolo miracolo, il nostro Luca Mozzato, grande regolarista nelle corse del nord ma senza grossi acuti in carriera. Il nativo di Arzignano, dall'anno scorso in maglia Arkea, tira fuori dal cilindro una prestazione silenziosa ma letale, trovando lo spunto giusto per vincere la volata degli "umani". Dietro di lui Nils Politt, che sfrutta la squalifica per manovra irregolare inflitta a Michael Matthews e sale sul podio, battendo i compagni di squadra Bjerg e Morgado (classe 2004, ndr). Sesto un altro giovanissimo come Magnus Sheffield (classe 2002, ndr), che tiene alto il nome della Ineos. Nono Alberto Bettiol, autore di una prova generosissima, quasi commovente, che purtroppo negli 500m perde la strada del podio. Il toscano, in fuga con Teuns nel tratto finale, finisce la benzina proprio sul più bello, ma riesce comunque a salvare la top10.

La top10 a Oudenaarde

ATLETATEMPO
1-van der Poel (Alpecin)6h05'17"
2-Mozzato (Arkea)+1'02"
3-Politt (UAE)+1'02"
4-Bjerg (UAE)+1'02"
5-Morgado (UAE)+1'02"
6-Sheffield (Ineos)+1'02"
7-Naesen (Decathlon)+1'02"
8-Teuns (Israel)+1'02"
9-Bettiol (EF)+1'02"
10-Skujins (Trek)+1'02"

La cronaca

Da Anversa, alle 10:22, parte l'edizione numero 108 del Fiandre. I grandi assenti sono Tadej Pogacar e Wout van Aert, mentre il favorito numero uno risponde al nome di Mathieu van der Poel. Al km 0 c'è il primo tentativo di fuga guidato da otto coraggiosi, questi i loro nomi: van Lerberghe (Quick-Step), Dekker (Arkea), Aniolkowski (Cofidis), Touze (Decathlon), Durbridge, Reinders (Jayco), Taminiaux (Lotto) e Vermoote (Bingoal). Il plotone inizialmente fa resistenza, con Bahrain, dsm e Q36.5 che spingono alla disperata per inserire anche un proprio atleta nel gruppetto di testa, ma dopo quasi 40km di tentativi sono costretti a mollare. Il vantaggio, quando mancano 210km all'arrivo, si aggira sui tre minuti.
Ai -200 davanti arriva la squadra di VDP: non è una vera e propria menata, più che altro la Alpecin vuole controllare il vantaggio dei fuggitivi, che infatti non va oltre i 4'20". Dieci chilometri più tardi c'è un piccolo imprevisto dovuto a un passaggio a livello abbassato che "stoppa" momentaneamente la fuga, ma grazie all'intervento dei funzionari la questione viene risolta nel giro di pochi secondi. La vera danza inizia sul "primo" Oude Kwaremont, quando il gruppo alza il ritmo con veemenza: il vantaggio degli otto al comando perde quota, stabilizzandosi sui 3'20" ai -125km.
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Incredibile, il passaggio a livello ferma la corsa: i fuggitivi perdono 30"

La corsa entra nel vivo

La seconda strappata arriva sul Wolvenberg, con la Visma|Lease a Bike letteralmente scatenata. Matteo Jorgenson prende il muro a tutta, tagliando altri 60 secondi ai fuggitivi; lo segue Mads Pedersen (Trek), che accelera dopo lo scollinamento: finalmente i big! Ancora Pedersen prova a fare la voce grossa prima del Valkenberg, tirandosi dietro Vermeersch (Alpecin), Rex (Intermarche), Merlier (Quick-Step), Benoot, van Baarle (Visma), Naesen (Decathlon), Turner (Ineos), Politt (UAE) e van Moer (Lotto). Nel giro di "quattro pedalate" rientrano sulla fuga e successivamente obbligano van der Poel a un piccolo fuorigiri per chiudere.
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Molenberg da panico! Pedersen parte ai -99, VDP e Jorgenson ci sono

Situazione di gruppo compatto, si respira? Manco per idea. Ai -85km Pedersen (Trek) tira un'altra bordata e scappa ancora, con il solo Vermeersch (Alpecin) in grado di seguirlo. L'azione tiene banco per un bel pezzo, oscillando tra i 15" e 25" di vantaggio, ma all'altezza del secondo Kwaremont viene risucchiata dal gruppo. A quel punto, con la corsa di nuovo sul livello del mare, entra in scena van der Poel (Alpecin), che pedala come un demone e se ne va con Lazkano (Movistar) e Pithie (FDJ). C'è anche Pedersen (Trek) che tiene botta, sembra l'azione buona, ma prima del Paterberg i battistrada si fermano, consentendo il rientro dei ritardatari. Ai -50km sono circa in 20 al comando, ma Ivan Garcia Cortina (Movistar) non lo accetta e prova l'azione solitaria. È un semi-pazzia, ma lo spagnolo della Movistar ci crede.
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Sull'Oude Kwaremont si parla la lingua di VDP: rivivi l'accelerazione

Finale infuocato

Sul Koppenberg succede il finimondo! Il fango e un problema meccanico obbligano Cortina (Movistar) a scendere dalla bici, mentre van der Poel (Alpecin) non soffre minimamente le condizioni atmosferiche e accelera un'altra volta. Dietro reggono in pochi, tra cui Jorgenson (Visma), Bettiol (EF), Pedersen (Trek) e Teuns (Israel). Il campione del mondo scollina con qualche secondo di vantaggio e quasi li potrebbe aspettare, in modo da dividere la fatica in pianura, ma preferisce tirare dritto e guadagnare in maniera significativa: ai -37km, il vantaggio è di 50". Sul secondo Kruisberg il divario si allarga ulteriormente, arrivando fino a 1'30". Dietro quasi accettano questo strapotere, iniziando a ragionare in ottica secondo posto: ci sono Wellens (UAE), Bettiol (EF), Rex (Intermarche), Pedersen (Trek), Cortina (Movistar), Teuns (Israel) e Jorgenson (Visma).
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Finimondo sul Koppenberg: Cortina scende dalla bici, VDP riapre il gas

Quando mancano 25km all'arrivo, sotto la pioggia incessante e insopportabile, van der Poel (Alpecin) pedala veloce verso la vittoria, mentre dietro è battaglia per il podio. Bettiol (EF) e Teuns (Israel) attaccano con le ultime energie rimaste; Wellens, Morgado, Bjerg (UAE), Sheffield (Ineos) e Naesen (Decathlon) si lanciano all'inseguimento. Ci sono anche Mozzato (Arkea) e Matthews (Jayco), in agguato per l'eventuale volata, mentre crollano Pedersen (Trek) e Jorgenson (Visma). Quello tra i due gruppi è un braccio di ferro entusiasmante, che dura oltre 20km. La soluzione del rebus, ovviamente, arriva solo dopo la Flamme Rouge, quando van der Poel (Alpecin) è già arrivato da una manciata di secondi.
Bettiol (EF) e Teuns (Israel) resistono finché possono, ma ai -500m le loro gambe dicono basta. C'è spazio per la volata, con Matthews (Jayco) in testa e Mozzato (Arkea) alla sua ruota. Lo spunto dell'australiano è buono, ma quello dell'italiano è grandioso e gli vale il secondo posto. Matthews è terzo, ma la giuria lo retrocede per una manovra scorretta. La terza moneta va quindi a Politt (UAE), bravo a precedere i compagni di squadra Bjerg e Morgado (UAE). Ottima anche la prova di Sheffield (Ineos), sesto, mentre Teuns (Israel) e Bettiol (EF) si devono consolare con l'ottavo e il nono posto, alle spalle di un ritrovato Naesen (Decathlon).
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van der Poel: "Fiandre da campione del mondo: la mia stagione è già un successo"

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