Hushovd davanti a Freire

In un clima quasi apocalittico, la terza tappa del Giro di California premia i velocisti. La frazione numero tre, che da San Josè ha portato la carovana a Modesto lungo un percorso di 168 km, vede il successo di Thor Hushovd, velocista norvegese della Cervélo.

Pioggia e vento incessanti hanno reso la tappa più complicata del previsto nonostante il tracciato non presentasse particolari difficoltà. Levi Leipheimer (Astana), leader della corsa davanti a Rogers (Columbia-High Road) e Zabriskie (Garmin), ha conservato la maglia nonostante una caduta, fortunatamente, senza conseguenze.

Dicevamo di un clima infernale: dalla stessa California, sono proprio i giornalisti locali a riferire di non aver mai visto piovere con questa intensità per quattro giorni consecutivi.

A incendiare la tappa pensa la fuga a quattro (vantaggio massimo di 6') formata da Vandbourg, White, Mollema e Louder, con gli ultimi due che rimangono davanti fino a 1000 metri dal traguardo. L'occasione per disputare la volata, però, è troppo ghiotta e i due battistrada vengono ripresi a 800 metri dall'arrivo. Cavendish perde la ruota del compagno durante l'ultima curva e rinuncia alla volata: a spuntarla è quindi Hushovd, che batte Freire allo sprint e che coglie il California il primo successo della stagione.

Armstrong e Basso chiudono con il gruppo. Il texano è ora quarto in classifica generale a 30'' dal compagno di squadra Leipheimer, mentre Basso, che è rimasto nelle prime posizioni per tutta la durata della tappa, aspetta i prossimi giorni per "motivare" la sua presenza in California: "Pedalo davanti, così sono riuscito a evitare le cadute. Anche se quando è andato giù Levi, ho dovuto mettere il piede a terra. Nei prossimi giorni ho intenzione di testare la gamba".