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Degenkolb, che volata! Battuti Kristoff e Matthews

Fabio Disingrini

Aggiornato 22/03/2015 alle 18:47 GMT+1

John Degenkolb, sprinter tedesco del Team Giant, vince la 106a edizione della Milano-Sanremo davanti all'ex-detentore Alexander Kristoff e all'australiano Michael Matthews. Quarto Sagan, quinto Niccolò Bonifazio primo italiano (ottavo Cimolai, suo compagno in Lampre), settimo l'ex-campione Fabian Cancellara. Cavendish al gancio sulla Cipressa, Gilbert e Kwiatkowski cadono sulla discesa del Poggio

John Degenkolb, Sanremo 2015

Credit Foto Getty Images

Stavolta niente "outsider", stavolta vince uno dei campioni più attesi sul nuovo-vecchio traguardo di via Roma: John Degenkolb trionfa nella 106esima edizione della Milano-Sanremo battendo allo sprint Alexander Kristoff e Michael Matthews. Un finale intenso, una volata lunghissima, una vittoria netta per il tedesco ventiseienne del Team Giant-Alpecin: Degenkolb, che aveva già vinto a Matera al Giro d'Italia, 9 tappe alla Vuelta a España, la Paris-Tours nel 2013 e l'anno scorso la Gent-Wevelgem, si consacra con la prima Monumento dopo averla sfiorata alla Parigi-Roubaix. Curiosamente, il primo tedesco a vincere la Sanremo dalla quarta Classicissima di Erik Zabel nel 2001, nega la doppietta, che non si ripete proprio dal 2000/01, ad Alexander Kristoff primo degli sconfitti.
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John Degenkolb, vainqueur de Milan-Sanremo

Credit Foto AFP

FUGA DI PRIMAVERA (BAGNATA)
Undici corridori in fuga dalla prima ora di corsa: Maarten Tjallingii (Lotto), Julien Berard (La Mondiale), Jan Barta (Bora), Serge Pauwels (MTN - Qhubeka), Adrian Kurek (Polkowice), Juan Molano (Team Colombia) con gli italiani Matteo Bono (Lampre), Tiziano Dall'Antonia (Androni Giocattoli), Marco Frapporti (Androni Giocattoli), Stefano Pirazzi (Bardiani) e Andrea Peron del Team Novo Nordisk. I battistrada hanno avuto un vantaggio massimo di 10’35 al km.23 e di 5 minuti dopo 4 ore di corsa, all’imbocco della via Aurelia dopo il Passo del Turchino.
KRISTOFF E SAGAN CHIUDONO LA FUGA
Temperatura fredda e Sanremo bagnata fin dalla partenza dall'Arco della Pace di Milano, con chilometro zero in via della Chiesa Rossa: prima dei 3 capi (Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta) dai meno cinquanta, si mettono in testa al gruppo la Katusha del primo dorsale della corsa (Alexander Kristoff) e la Tinkoff-Saxo di Peter Sagan. Crolla così a un solo minuto il margine della fuga a trenta dal traguardo, quando un terzetto Sky (Rowe, Swift e Geraint Thomas) attacca sulla discesa di Capo Berta con il solo Matteo Bono da solo al comando per l’ultima resa.
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Parcours Milan-SanRemo 2015

Credit Foto Twitter

LA CIPRESSA FA SELEZIONE: VELOCISTI ALLE CORDE
Sulla Cipressa di San Lorenzo al Mare (5,65 chilometri al 4.1%), attacca la BMC di Greg van Avermaet con Zdenek Stybar (Etixx) per neutralizzare a 25km. dall’arrivo l’allungo del terzetto Sky. L’azione della squadra americana (De Marchi in salita, Oss di ritorno sulla via Aurelia) mette alle corde i velocisti con Kristoff e Bouhanni, e specialmente Cavendish e Lobato (capitano Movistar al gancio) in difficoltà sulla Cipressa mentre Geraint Thomas, con Oss, guadagnano 20 secondi sul plotone prima del Poggio (3,70 chilometri al 3.7%).
POGGIO FATALE IN DISCESA: CADONO GILBERT E LA MAGLIA IRIDATA
Geraint Thomas, che avevamo visto ripetere il Poggio per mezza giornata in settimana, stacca Oss sull’ultima salita mentre Stybar stoppa Gilbert e van Avermaet chiude su Thomas per la discesa in picchiata. Qui la Sanremo perde i suoi primi quattro grandi protagonisti - Philippe Gilbert, Zdenek Stybar, il vincitore 2013 Gerald Ciolek e il campione del mondo Michał Kwiatkowski - caduti su una delle curve più tecniche. Negli ultimi duemila metri, il lotto dei vincitori si riduce così a venti corridori lanciati dall'immenso Luca Paolini fino all'ultimo chilometro, tornato finalmente in via Roma.
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Le sprint final de Milan-Sanremo.

Credit Foto AFP

KRISTOFF INIZIA LA LUNGA VOLATA, DEGENKOLB LA VINCE
Quando Paolini si sposta, parte la lunga volata finale e la inizia Kristoff, ma è troppo lungo e forse sorpreso, rispetto all'arrivo delll'anno scorso sul lungomare Calvino, dalla leggera ascesa del traguardo che invece incorona le ruote veloci di John Degenkolb, "sprinter da classica". Terzo Michael Matthews già ammirato in maglia rosa, quarto Peter Sagan (il suo nuovo compagno di squadra in Tinkoff-Saxo e ultimo uomo, Juul Jenson, gli guasta la volata alla ricerca del piazzamento), quinto il primo italiano, il ventunenne Niccolò Bonifazio della Lampre Merida (partito presto nel probabile tentativo di lanciare Cimolai, ottavo), poi Bouhanni e Cancellara, Gallopin nono ed Edvald Boasson-Hagen a chiudere la top-ten della Classicissima.
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