Che sorpresa alla Milano-Sanremo! Niente volata per Sagan, vince Demare
Aggiornato 19/03/2016 alle 18:32 GMT+1
I big provano a giocare d'anticipo volendo evitare lo sprint ma le azioni di Kwiatkowski, Nibali e Cancellara si spengono all'ultimo km. Si arriva in volata con il successo del francese della FDJ su Swift (Sky) e Roelandts (LTS). Sagan non parte neanche, Gaviria gli cade davanti, perdendo così il treno dei migliori.
Anche questa volta Peter Sagan torna a casa scontento, nonostante una corsa gestita al meglio senza rispondere ai continui attacchi che si sono succeduti a seguito dello scollinamento del Poggio. Ci hanno provato in ordine Gallopin, Kwiatkowski, Nibali e Cancellara ma gli unici a restare freddi sono proprio Sagan e van Avermaet, lo slovacco campione del Mondo (che nel frattempo aveva perso Bennati) si fa sorprendere però dalla caduta di Gaviria che va a cambiare le carte in tavola producendo un finale di gara atipico. A sfidarsi i corridori che non ti aspetti, da Swift a Roelandts passando per Demare che con una volata imperiale spezza i sogni di tutti gli avversari. Un finale del tutto diverso dalle aspettative visto i continui colpi di scena avvenuti negli ultimi 2,5 km di corsa, ma sono d'obbligo i complimenti per il francese della FDJ che nella sua giovane carriera ha regolato più di qualche volata. Il classe '91 è stato infatti Campione nazionale, oltre ad essere stato Campione del Mondo Under 23 nel 2011 a Copenaghen, piazzamenti di un certo valore. Tornando a Sagan, non cessa la sfortuna della maglia iridata visto che lo slovacco è ancora in attesa del suo primo successo con la maglia arcobaleno mentre si notano ulteriori miglioramenti per quanto riguarda la condizione di Vincenzo Nibali a cui però non è riuscito il numero in discesa come allo scorso Giro di Lombardia (questa volta l'Astana non ha lavorato compatta e con la stessa energia dello scorso Ottobre).
LA CORSA SI SPOSTA IN AUTOSTRADA
Corsa subito movimentata con 11 fuggitivi che cercano l'attacco, i coraggiosi di giornata sono Bagdonas (ALM), Tvetcov (AND), Maestri (BAR), Barta (BOA), Kurek (CCC), Kluge (IAM), Bono (LAM), Samuele Conti (STH), Tjallingii (TLJ), Peron (TNN) e Coledan (TFS). I battistrada prendono un vantaggio massimo di 10'30'', vantaggio che però torna abbordabile dopo la quarta ora di corsa. Il percorso, inoltre, viene parzialmente modificato (e allungato di circa 4 km) a causa della frana sull'Aurelia in località Pizzo di Arenzano (Genova), con la corsa che viene così deviata in autostrada da Genova Voltri fino ad Arenzano per poi proseguire sul percorso originale.
I corridori passano all'altezza del telepass...
CADUTE: MATTHEWS E BENNATI OUT
In prossimità del Capo Berta (lunga 2,5 km a una pendenza media del 5,1%) arrivano delle cadute, la più grave con il ritiro di Federico Zurlo (Lampre) che va a sbattere contro un'auto parcheggiata, riportando diverse abrasioni su spalla e braccio sinistro oltre alla frattura della clavicola. La testa della corsa perde i pezzi ma prima di arrivare sulla Cipressa arrivano altre cadute, vengono coivolti Micahel Matthews (Orica GreenEdge), Daniele Bennati (Tinkoff) compagno di squadra e preziosissimo elemento del treno di Peter Sagan oltre a Renshaw (compagno di Cavendish).
CI PROVANO KWIATKOWSKI E NIBALI MA SI ARRIVA IN VOLATA
Ai -25 km dall'arrivo il gruppo torna compatto, l'Astana tira ma anche gli uomini della Tinkoff non scherzano con il forcing di Kreuziger che miete come vittima Mark Cavendish (fuori causa anche Ulissi per una caduta). Subito dopo c'è l'attacco di Visconti (Movistar), inseguito prima da Stannard (Sky) poi anche da Sabatini (Etixx), Montaguti (Ag2r) e Daniel Oss (Bmc) ma i 5 vengono ripresi ai piedi del Poggio (lunga 3,7 km a una pendenza media del 4% ma con picchi all'8%). Sul Poggio il primo a partire è Andrea Fedi della Southeast, poi ci prova Gallopin ma l'azione vera è quella dell'ex iridato Kwiatkowski che scollina per primo in vetta. Sulla discesa Nibali e Cancellara vanno al suo inseguimento ma le loro azioni si perdono a un km dal traguardo. Resistono van Avermaet e Sagan ma la caduta di Gaviria ai -500 metri (e il salto di catena di Bouhanni) scombina tutti i piani, alla fine vince Demare (FDJ) su Swift (Sky) e Roelandts (LTS), Pozzato primo degli italiani.
ORDINE D'ARRIVO:
1. Arnaud DÉMARE (FDJ) 6h54'45''; 2. Ben SWIFT (SKY) st; 3. Jürgen ROELANDTS (LTS) st; 4. Nacer BOUHANNI (COF) st; 5. Greg VAN AVERMAET (BMC) st; 6. Alexander KRISTOFF (KAT) st; 8. Filippo POZZATO (STH) st
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