Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Oggi la gara degli under23, domenica quella degli Elite ai mondiali di ciclismo di Doha

Giulia Cicchinè

Pubblicato 13/10/2016 alle 10:38 GMT+2

Si entra nel vivo ai mondiali di ciclismo Doha, oggi la prova degli azzurrini della coppia Marezcko-Minali per una volata da medaglia. Domenica la gara degli Elite ma spunta l'insidia vento che si aggiunge al terribile caldo sahariano.

Italy team Doha 2016 (Instagram)

Credit Foto Instagram

Che gli avversari siano di altissimo livello, è certamente un fattore tanto importante quanto il caldo del deserto ma ai mondiali di Doha, soprattutto adesso nelle prove in linea, un occhio di riguardo va anche al vento. Quel che è sicuro è che l’Italia, forse non favorita in un mondiale praticamente piatto, dovrà tener conto di tutti quei minimi dettagli che fondamentalmente fanno un campionato del mondo.

Un mondiale per velocisti puri?

La selezione in un tracciato come quello di Doha, potrebbe essere fatta solo dal vento, non essendoci pendenze ma è pur vero che l’ostacolo maggiore causato dalle folate, i “ventagli”, potrebbero formarsi nel tratto in linea quindi a 150km dal traguardo. Questo sposta il focus dell’intera competizione sulla squadra più che sul singolo. Per rispondere alla domanda quindi, potrebbero esserci anche degli outisiders sul podio che non siano necessariamente sprinter d’hoc. Se da un lato quindi il vento potrebbe alzare la difficoltà, dall’altro i treni di squadra potrebbero far decollare la gara iridata.

Come arrivano gli azzurri

Tra i 9 di Davide Cassani ci sono ragazzi esperti, forgiati dai team maestri nel gestire situazioni del genere. Sabatini e Trentin abituati al Belgio, Oss e Quinziato che hanno il fisiso da classiche e feeling con il vento, Pozzato che manco a dirlo, ha fatto del vento un suo punto di forza, Bennati che spesso ha tirato fuori Contador da situazioni di ventagli. Insomma un’Italia che non sembra impaurita dalle insidie del Qatar anzi, è pronta a gustarsi il percorso iridato. Che non sia favorita? Poco importa d’altronde lo stesso Guarnieri in un’intervista ha dichiarato che sfruttando la potenza del treno, gli azzurri sarebbero in 9 solo sula carta, sui pedali invece “forza 15”.

Mareczko o Minali? Ecco gli azzurrini di Amadori

Oggi la prova regina per gli Under 23 di Marino Amadori che in un mondiale così, non poteva lasciare a casa Jakub Mareczko, forte dei molti successi tra i pro. Una scena simile a Valkenburg 2012 con Fabio Felline già pro con la Androni, accanto a Villella, Cattaneo, Bongiorno e Fedi ancora under, ma in quel caso l’epilogo non fu dei migliori e oggi starà al portacolori della Wilier Southeast invertire la tendenza. A giocarsi un posto per la volata anche Ricardo Minali, figlio di Nicola che agli ordini di Amadori sa di non dover tirare la volata al compagno ma nemmeno ostacolarlo, perché sui 100 metri Mareczko potrebbe essere da medaglia.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità