Mondiali ciclismo Glasgow - Milesi sfiora il podio anche in linea: 5° tra gli U23. Oro alla Francia con Laurance

Axel Laurance (Francia) è il nuovo campione del mondo Under 23. La prova in linea dei Super Mondiali di Glasgow si è chiusa infatti con il successo del transalpino, che si è imposto coronando una grande azione solitaria dopo essere fuggito dal gruppo nelle prime ore del mattino (insieme a Lorenzo Milesi e Jack Rootkin-Gray, entrambi nella top5 di giornata). Il classe 2001, che fa parte della formazione di sviluppo della Alpecin-Deceuninck (che firma così un notevole bis dopo il successo fra gli élite di Mathieu van der Poel), ha resistito al tentativo di ritorno del gruppetto guidato da Antonio Morgado (Portogallo) e Martin Svrcek (Slovacchia), con lo stesso Milesi e Rootkin-Gray (Gran Bretagna), che ha quindi finito per lottare per le altre posizioni del podio. Medaglia d'argento per il portoghese, bronzo per lo slovacco. Quinto il nostro portacolori.

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Il ciclismo maschile saluta Glasgow con la prova dedicata agli Under23: ragazzi già pronti a fare la differenza ad alto livello. Il primo tentativo di fuga viene ispirato da Mats Wenzel (Lussemburgo), ma il gruppo torna sotto dopo qualche pedalata. Più cattivo il secondo attacco, guidato da 10 unità: Huby e Laurance (Francia), Milesi (Italia), Rootkin-Gray (Gran Bretagna), Kretschy (Germania), Guatibonza (Colombia), Brennsæter (Norvegia), McDonald (USA), Jasim Al-Ali (Emirati Arabi) e Mackellar (Australia). Il vantaggio, quando siamo intorno ai -130, è sopra i due minuti. Dieci chilometri più tardi davanti rimangono in 8: Jasim Al-Ali (Emirati Arabi) e Guatibonza (Colombia) si staccano, mentre dietro di sganciano anche Blanco (Spagna), Seeman (Rep.Ceca), Reinderink (Olanda), Bevort (Danimarca), andando a comporre un sestetto all’inseguimento.

C’è una pioggia torrenziale in Scozia, ma intorno ai -115 si allevia. Davanti sempre i magnifici otto con il nostro "Lollo" Milesi, mentre dietro si mette a lavorare il Belgio. Quando siamo ai -109, quindi alle porte di Glasgow, il distacco della fuga scende a 46”: il ritmo del gruppo è forsennato, con il Belgio che si dimostra più forte anche delle tante cadute che rallentano l’inseguimento. Brutto KO ai -90 per Italia e Olanda: gli azzurri perdono Dario Belletta e Francesco Busatto, mentre i tulipani vanno avanti senza van Uden. L’inseguimento rimane a bagnomaria per qualche altro chilometro, poi una bella accelerazione di Walker (Gran Bretagna) e Pierna (Spagna) rianima il plotone, segnalato a 25” dalla fuga a 77km dall’arrivo.

All’alba degli ultimi 5 giri del percorso, dal nulla, una clamorosa sparata di Romeo (Spagna) fa la differenza. Il ciclista della Movistar pedala in solitaria per qualche minuto e torna sui primi, che nel frattempo si sono alleggeriti per il DNF di Huby. Sono di nuovo in 8 al comando a 61km dal traguardo, con il gruppo che perde convinzione nell’inseguimento: +1’09”. Ai -55km Nys (Belgio) decide di rompere gli indugi e scatta, portandosi dietro Bittner (Rep.Ceca), Currie (Nuova Zelanda) e Gautherat (Francia), ma su di loro chiude un gigantesco Buratti (Italia). Quindi la regia si sposta sui primi, con il quartetto composto da Milesi, Kretschy, Rootkin-Gray e Laurance che distrugge la fuga. Esce il sole a Glasgow negli ultimi 35km, e davanti a tutti c’è anche il nostro Lollo Milesi.

Negli ultimi 27km, quando siamo ai -2 giri dalla fine, Laurance prova a costruire il capolavoro della sua giovane carriera. Scatta su uno dei tanti muretti scozzesi e fa secchi i compagni di fuga, che proprio non ne hanno per stargli dietro. Milesi e Rootkin-Gray ci provano, ma finiscono per essere ripresi anche da Morgado (Portogallo) e Svrcek (Slovacchia), usciti in maniera prepotente dal gruppo prima di Segaert (che rimarrà a 50” dalla vetta fino alla fine). Ai -10km, abbondantemente all’interno dell’ultimo giro, l’azione di Laurance si fa leggermente più pesante: dietro gli inseguitori lo vedono, ha solo 12” di vantaggio, ma preferiscono fare melina e gettano al vento la medaglia d’oro. È vittoria per Axel Laurance, che batte comunque di un’incollatura il portoghese Morgado e lo slovacco Svrcek. Quinto, dopo una prova enorme, il nostro Lorenzo Milesi.

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