Tadej Pogacar, cosa sei? Terza vittoria in otto giorni, la corsa del sole è tua! Gaudu secondo, Vingegaard "solo" terzo

Tutto troppo facile. Doveva essere la prima sfida stagionale per Tadej Pogacar contro Jonas Vingegaard, ma si è trasformata in un vero e proprio dominio dello sloveno la Parigi-Nizza. L’uomo della UAE Emirates ha infatti conquistato oggi anche l’ottava tappa, trovando addirittura una tripletta in terra transalpina: si è preso il lusso di staccare gli avversari trionfando in solitaria. Sul Col d’Èze, ultima ascesa di giornata, il leader della classifica generale ha salutato gli avversari lanciandosi poi in discesa verso un successo di grandissima qualità, nessuno è riuscito a rispondergli ed i rivali si sono dovuti accontentare della battaglia per la seconda piazza, a 33” dalla vetta. Secondo il già citato Vingegaard (Jumbo-Visma), terzo David Gaudu (Groupama) che conserva la seconda posizione in classifica generale, proprio davanti al danese.

Dopo la fuga iniziale di Gregaard, altri dieci corridori evadono dal gruppo: De La Cruz (Astana), Goossens (Intermarché), Ion Izaguirre (Cofidis), Hamilton (Jayco), Küng (FDJ), Narváez (Ineos), Politt (Bora), Naesen (Ag2r), Champoussin (Arkéa) e Wright (Bahrain), raggiunti a loro volta da Calmejane (Intermarché), Eenkhoorn (Lotto), Houle (Israel) e Tratnik (Jumbo-Visma). Questi 15 battistrada iniziano il secondo GPM, la Côte de Chateauneuf, con circa un minuto di vantaggio sul plotone. Nella discesa successiva alla seconda Cote, il gruppo si avvicina tantissimo, ma davanti rilanciano l’andatura e riescono a transitare al terzo GPM senza essere ripresi. A scollinare per primo è nuovamente Gregaard, che conquista matematicamente la Maglia a Pois.

Nella discesa seguente, i battistrada si sfaldano: davanti rimangono in cinque, ovvero Hamilton, Kung, Tratnik, Naesen e Champoussin, mentre tutti gli altri vengono riassorbiti dal gruppo. I cinque attaccanti iniziano la salita della Côte de Peille con 40” di vantaggio, ma da dietro allunga Poels. Il neerlandese riesce a rientrare sui battistrada e poi a staccarli rapidamente, con il solo Naesen a provare, senza successo, a restare con lui.

Allo scollinamento, Poels conserva un margine di 35 secondi sul gruppo dei migliori che va a riprendere i primi inseguitori. Al termine della discesa successiva, il neerlandese transita per primo anche al traguardo volante; alle sue spalle la Groupama-FDJ prova a lanciare Gaudu in volata per conquistare gli abbuoni, ma Pogacar riesce a sopravanzarlo conquistando un secondo.

Nei chilometri successivi il gruppo va a riprendere Poels, mentre la UAE continua a lavorare in vista dell’ultima salita di giornata. Il primo ad attaccare in gruppo sul Col d’Ez è Yates, che viene, però, subito stoppato da Pogacar, Vingegaard e Gaudu. Dopo poche pedalate allora è la maglia gialla a contrattaccare, con Jorgenson che si riporta sugli altri inseguitori. Lo sloveno scollina così con 50 secondi di vantaggio nei confronti dei rivali diretti per la classifica generale. La discesa verso il traguardo si trasforma, quindi, in una cavalcata trionfale per lo sloveno che taglia il traguardo a braccia alzate e acclamato dal pubblico 33 secondi prima di Vingegaard che vince la volata per il secondo posto.