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Elia Viviani: “Una medaglia per dimenticare la delusione di Londra"

DaOAsport

Pubblicato 28/07/2016 alle 18:40 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Elia Viviani on the podium

Credit Foto Imago

E’ la nostra grande punta per quanto riguarda il ciclismo su pista. Elia Viviani si sta preparando da quattro anni per questa occasione unica: le Olimpiadi di Rio 2016 nell’omnium. Il velocista del Team Sky ha preferito lasciar da parte la stagione su strada, per andare a caccia di questo podio che potrebbe dargli una svola alla carriera.
“Sto molto bene. E molto meglio rispetto al Mondiale di inizio marzo a Londra. Del resto adesso ho un bel blocco di gare in più nelle gambe. La vittoria a Fiorenzuola d’Arda mi ha detto che sono migliorato ancora di più nel giro lanciato. Che nelle gare di gruppo sono a buon punto: sono in grado di fare rilanci ripetuti di grande efficacia, che torneranno molto utili nella corsa a punti e nell’eliminazione. Ma già nei giorni precedenti al Giro di Polonia avevo avuto risposte confortanti”. Le sue parole alla Gazzetta dello Sport che danno carica in vista di questo appuntamento.
Poi torna su Londra 2012, con quella delusione cocente che resta ancora nella sua mente: “Ho rivisto la mia Olimpiade per la prima volta solo poche settimane fa. Diciamo che quella batosta non è ancora smaltita del tutto. E la digerirò solo se a Rio succederà qualcosa di speciale. Quella sconfitta mi ha dato più forza, più determinazione per inseguire la medaglia olimpica, cioè il sogno di ogni atleta. Se prima di Londra avessi preparato il chilometro come ho fatto per Rio, avrei vinto una medaglia. Allora puntai molto sulle gare di gruppo e meno su quelle di prestazione. Stavolta penso di aver preparato i Giochi senza trascurare nulla”.
Infine gli avversari, più agguerriti che mai: “Il colombiano Gaviria fra tutti è l’avversario da battere. Poi l’australiano O’Shea e Cavendish, che sarà più forte che al Mondiale: al Tour è andato fortissimo, m’ha sorpreso. Quindi il tedesco Kluge che diventa un pericolo nella corsa a punti decisiva. Il danese Hansen, campione uscente: s’è nascosto, ma non va sottovalutato”.
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