Riccò condannato

Riccardo Riccò è stato condannato dal tribunale francese di Foix a due mesi di reclusione con il beneficio della condizionale. La vicenda è ovviamente quella legata al doping del ciclista italiano durante il Tour de France del 2008, quando Riccò alla partenza della dodicesima tappa venne fermato dalla gendarmeria francese che gli notificò un avviso di positività al CERA, rintracciato nelle sue urine durante i controlli al termine della cronometro di Cholet.

Riccò venne quindi condannato a due anni dall'Uci: 1 anno e mezzo per la positività, e sei mesi per aver intrattenuto rapporti con Carlo Santuccione, medico motlo vicino anche a Danilo di Luca, radiato dal Coni proprio per questioni di doping. La squalifica fu poi ridotta a 20 mesi per "premiare" l'atteggiamento collaborativo del ciclista, che confessò l'utilizzo dell'Epo di terza generazione.

Ma quella vicenda sembra destinata a perseguitare ancora il Cobra di Formigine, tornato alle gare nel marzo di quest'anno, e alla vitoria il 3 aprile, nella terza tappa della Settimana Ciclistica Lombarda. Ecco infatti la condanna della giustiza francese, che stando a indiscrezioni ancora non confermate avrebbe imposto anche il pagamento di 3.000 euro di ammenda e il versamento di ulteriori 3.000 euro per il risarcimento di danni e interessi.