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Scacco all'iride: Matthews batte Sagan "di squadra" dalla vetta più alta del Tour

Fabio Disingrini

Aggiornato 12/07/2016 alle 18:16 GMT+2

Dalla partenza in salita verso il Souvenir Henri Desgrange a quota 2403 metri, allo sprint di Revel: il corridore australiano della Orica Bike-Exchange vince la decima tappa del Tour de France in fuga con due compagni di squadra (Luke Durbridge e Daryl Impey) dalla discesa di Port d’Envalira. "Mezza fuga bidone" (con Nibali) anche per Damiano Caruso, che rimonta 6 minuti in classifica generale.

Michael Matthews lors de la 10e étape du Tour 2016

Credit Foto AFP

Dalla fuga allo sprint per battere Sagan "di squadra", uno per tutti e tutti per Matthews: l'Orica Bike-Exchange (ex Orica Green-Edge) completa sul traguardo di Revel la sua imboscata al campione del mondo con lo stopper Luke Durbridge e l'incursore Daryl Impey. Piccola rivincita e piccola tripla corona all'arrivo della decima frazione per l'australiano Michael Matthews, coetaneo di Sagan, secondo ai Mondiali di Richmond e da oggi vincitore di tappa in tutti i grandi giri: Lago de Sanabria e Madrid 2013 (Vuelta a España); Montecassino 2014, Sestri Levante 2015 (Giro d'Italia) e Revel.
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Michael Matthews lors de la 10e étape du Tour 2016

Credit Foto AFP

Come se la Cima Coppi fosse in Francia...

Decima tappa e la sua grande stranezza, ovvero la partenza in salita verso la vetta più alta del Tour de France in territorio straniero: Le Port d'Envalira di 22,6 chilometri nel Principato di Andorra. In discesa dalla cima Souvenir Henri Desgrange (quota 2403 metri a Samuel Dumoulin della AG2R LaMondiale), si forma la prima fuga di 15 corridori.

Nibali: una giornata in fuga coi finisseur

Vincenzo Nibali (Astana), Rui Costa (Lampre-Merida), Peter Sagan (Tinkoff), Gorka Izagirre (Movistar), Mikel Landa (Sky), Samuel Dumoulin (AG2R LaMondiale), Damiano Caruso e Greg Van Avermaet (BMC), Sylvain Chavanel (Direct-Energie), Steve Cummings ed Edvald Boasson-Hagen (Dimension Data), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Luke Durbridge, Daryl Impey e Michael Matthews della Orica Bike-Exchange a caccia del traguardo, con 7 minuti di vantaggio massimo in pianura vallonata, a 90 chilometri dall'arrivo.
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Nibali riding during a breakaway

Credit Foto AFP

Un sestetto sulla côte del "Tutti contro Sagan"

A 23 chilometri dall'arrivo di Revel - dove Eddy Merckx vinse a cronometro, nel 1969, nell'anno del suo primo Tour - la fuga si dimezza per un forcing di Sagan coadiuvato da Sam Dumoulin, Van Avermaet, Boasson-Hagen e I 3 uomini Orica (Impey, Durbridge, Matthews). La decima tappa della Grande Boucle si decide a 7 chilometri dal traguardo, in cima alla Côte de Saint-Ferréol: 1800 metri di salita al 6.6%. Sagan è nella morsa degli Orica e deve rispondere a Boasson-Hagen, che attacca in cima al Gpm3 e in discesa dalla côte.

Matthews torna Bling per la prima volta al Tour

Lo sprint di Revel inizia fra le curve che precedono mezzo chilometro di rettilineo finale: Sagan è in seconda posizione a ruota di Impey, accerchiato dalla Orica e dai suoi più diretti avversari, Van Avermaet e Boasson-Hagen, che fanno fuoco incrociato sulla sua linea di tiro mentre Matthews scatta esterno e alza le braccia giù dai Pirenei. É la prima volta di Michael sulle strade di Francia, è il trentesimo podio di Peter Sagan alla Grande Boucle, 5 vittorie escluse e quarto di questa edizione. Si consolerà con la maglia verde strappata a Cavendish: domani, da Carcassonne a Montpellier (11a tappa), la vestirà per la 75a volta.
VIDEO: La prima volta di Matthews al Tour de France
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Matthews brucia Sagan in volata e vince la 10a tappa

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