Van Avermaet si prende tutto in salita: tappa e maglia; Contador si stacca, Nibali fuori classifica

Una giornata da Fiandre o da Doyenne per uno specialista delle classiche come Greg Van Avermaet, che sulle salite iniziali del Tour de France si prende tappa e maglia gialla a Le Lioran, il primo traguardo del Massiccio Centrale. Il corridore belga della BMC ha acceso la miccia della Grande Boucle in fuga dalla prima ora di corsa, in testa per gli ultimi cento chilometri con Andriy Grivko (Astana) e Thomas De Gendt nuova maglia a pois e in solitaria, all'attacco sul connazionale della Lotto-Soudal (-14 km) dal Col du Perthus, penultima salita di un finale intensissimo. É la seconda vittoria per Van Avermaet al Tour de France, 25esima in carriera: l'anno scorso aveva battuto Peter Sagan allo sprint di Rodez, oggi gli sfila la maglia gialla con un solido distacco in classifica generale su Julian Alaphilippe in maglia bianca (+5'11) e Alejandro Valverde terzo a 5'13. Significa che la sua maglia gialla potrebbe essere blindata almeno fino ai Pirenei: altro che eterno piazzato.

I grandi assenti della quinta tappa del Tour de France, la Limoges-Le Lorian di 216 chilometri con 6 Gran premi della montagna, di cui cinque di concentrati negli ultimi 73 km. - la Côte du Puy Saint-Mary (6,8 Km al 3.9%) il Col de Neronne (7,1 Km al 3%) il Pas de Peyrol (5,4 Km all'8.1%) il Col du Perthus (4,4 Km al 7.9%) e il Col de Font de Cère di 3,3 Km al 5.8%) - si chiamano invece Alberto Contador e Vincenzo Nibali. Sapevamo dei timori del Campéon dopo due cadute sulla stessa spalla dolorante: Contador ha perso la coda del "gruppo della generale" in discesa dal Col du Perthus, dimenticato (inspiegabilmente?) da Kreuziger e all'arrivo con 5'40 di ritardo da Van Avermaet, +5'07 dalla nuova maglia gialla per i vari Alaphilippe, Froome, Van Garderen, Quintana e Fabio Aru: davanti a loro, De Gendt secondo a +2'34 e Rafal Majka (terzo di tappa) con Purito Rodriguez a +5'04.

Infine Vincenzo Nibali, all'arrivo di Le Lorian con 13 minuti e 45 secondi di ritardo da Van Garderen. Come da programma, il vincitore del Giro d'Italia partecipa alla Grande Boucle segnandosi qualche traguardo dove tutto per lui sa ancora di giallo: Nibali non è il capitano della guardia Astana né il gregario di Fabio Aru, ma il suo supporto verrà da sè sui Pirenei in preparazione della prova olimpica, facendo fondo per Rio senza perdere il ritmo di gara.