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Fabio Aru: "Fra me e Froome nessuna ritorsione, la sua spallata è stata del tutto involontaria"

DaOAsport

Aggiornato 11/07/2017 alle 10:41 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Fabio Aru, Chris Froome, Tour De France 2017, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Il giorno di riposo, nei grandi giri, viene sfruttato per una veloce pedalata senza esasperare i ritmi e per gli incontri con i media. Stessa cosa successa anche ieri a Fabio Aru, che al momento è secondo in classifica generale al Tour de France 2017 dopo il tappone di domenica con il Mont du Chat nel finale. Il Corriere della sera, nella sua edizione odierna, ha riportato le parole del corridore sardo dell’Astana. A cominciare da un chiarimento sulla polemica del fairplay:
Ribadisco che ho attaccato perché il nostro piano prevedeva che attaccassi in quel punto. Non ho visto Froome che chiamava l’ammiraglia. Quando dalla mia mi hanno detto che Froome cambiava bici, avevamo 15″ di vantaggio e ho rallentato. È la prova della mia buona fede, altrimenti avrei insistito. Quanto al gesto di Froome nei miei confronti, lo giudico del tutto involontario. Uno spettatore gli ha fatto perdere l’equilibrio, Chris mi ha urtato e poi si è scusato. E questo è tutto: nessuna mancanza di fair play, nessuna ritorsione.
Insomma, caso chiuso anche se alcuni dettagli magari non tornano (Froome, ad esempio, non è mai andato vicino agli spettatori ma potrebbe aver perso equilibrio toccandosi con un altro corridore). Poi, finalmente, si torna a parlare di corsa e dei due uomini Astana, lui e Jakob Fuglsang, che sono tra i primi 5 della classifica:
Adesso che abbiamo attraversato una settimana tremenda per stress e cadute, posso dire che il nostro bilancio è molto positivo, grazie anche al lavoro dei compagni. C’è chi è tornato a casa con le ossa rotte, io e Jakob siamo qui e lotteremo fino all’ultimo. Non è vero che ci siamo rassegnati e lavoriamo per Froome. Può succedere, ma possono succedere tante altre cose in due settimane.
Il riferimento è agli ultimi chilometri verso Chambery, in cui i due corridori dell’Astana hanno collaborato con Froome nell’ultimo tratto in piano:
A fine discesa ci siamo trovati d’accordo nel collaborare e dall’ammiraglia è arrivata la stessa indicazione. Dovevamo guadagnare su Martin, Quintana e Contador.
gianluca.santo@oasport.it
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