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I crampi non fermano Calmejane, che impresa! Niente bagarre tra i big, Aru resta 3° in classifica

Luca Stamerra

Aggiornato 08/07/2017 alle 21:15 GMT+2

Il corridore della Direct Énergie vince in solitaria sul traguardo di Station des Rousses, nonostante i crampi avuti ai -5 dall'arrivo. Nessun scossone nella classifica generale, con Froome che mantiene saldamente il primato, mentre Fabio Aru perde invece la maglia a pois. Ci prova solo Daniel Martin per gli abbuoni, ma senza successo. Tutto rinviato alla tappa di Chambéry.

Lilian Calmejane et son maillot à pois sur le Tour 2017

Credit Foto Getty Images

Nulla di fatto. Si torna a salire, ma la classifica non cambia anche se spazi per fare la differenza ce n'erano davvero pochi visto la presenza di un falsopiano di poco meno di 12 km nel finale che portava tutti a Station des Rousses. Tappa caratterizzata dall'alta velocità, tutti volevano andare in fuga, e fino al traguardo volante nessuno è riuscito veramente a staccare il gruppo. Dopo lo sprint intermedio c'è il semaforo verde ai 51 coraggiosi partiti all'attacco, anche la Sky ha cercato di limare sempre più lo svantaggio, non volendo perdere la maglia gialla. Knees, Kwiatkowski e Sergio Henao hanno dato fondo alle loro energie per tenere sott'occhio la fuga, mentre Froome rischia anche di perdere un uomo visto il crollo di Luke Rowe. A proposito di crisi, giornata no per Démare che già dopo 30 km abbandona le ruote del plotone finendo a quasi 40 minuti di ritardo. Il campione nazionale francese riuscirà a giungere al traguardo con un +37'33'', utile per non finire fuori tempo massimo e per fare - almeno - un'altra tappa. Tutto rinviato, quindi, a domani per cambiare la classifica generale, con Aru che resta in 3a posizione, parso comunque pimpante visto la volontà di prendere i secondi di abbuono con quella volata sul traguardo. Il corridore sardo, intanto, perde la maglia a pois che finisce sulle spalle di Calmejane, autore di un'autentica impresa. Il corridore francese prima lavora per il compagno di squadra di Chavanel, ma con l'evolversi della corsa diventa la prima freccia per la Direct Énergie. Riesce a resistere a corridori del calibro di Barguil, Ulissi, van Avermaet e Gesink e si invola fino al traguardo, nonostante i crampi nel finale. Il classe '92, già vincitore di una tappa alla Vuelta lo scorso anno, centra un triplo obiettivo: vittoria di tappa, combattivo di giornata e nuova maglia a pois. Chapeau!
E Démare ce la fa, il francese è ancora in corsa...

Démare in crisi, a Greipel il TV: poi 51 in fuga, c'è anche Diego Ulissi

Prima ora di corsa molto veloce, si vola a 48 km/h per comprimere tutti i tentativi di fuga prima dello sprint intermedio. Il gruppo riesce ad arrivare compatto a Montrond dove Greipel fa suo il traguardo volante, vincendo allo sprint su Matthews, Kittel e Colbrelli, mentre non partecipa neanche Démare che dimostra di essere in crisi prima ancora dei GPM. Dopo il TV, si sgancia finalmente la fuga con ben 51 elementi all'attacco tra cui Fabio Felline, Damiano Caruso, Matteo Trentin, Alberto Bettiol, Diego Ulissi e Manuele Mori. Tutti i capitani sono riusciti a piazzare almeno un corridore in fuga, Froome inserisce Landa, Henao e Knees, ma è costretto a richiamare quest'ultimo per ricomporre il treno in testa al gruppo maglia gialla visto il crollo di Luke Rowe che perde le ruote dei migliori già durante lo sprint intermedio. Davanti si susseguono scatti e controscatti, con Barguil che intanto riesce a scollinare per primo sia sul Col de la Joux che sulla Côte de Viry.
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Le Team Sky en fait-il trop ?

Credit Foto Getty Images

Calmejane solo al traguardo, la Sky controlla la situazione

Il ritmo della Sky si fa sentire e, nonostante Froome e Thomas rischino di finire per terra, il team britannico si fa sempre più vicino alla testa della corsa, rimontando fino a 1'30'' da quel che rimane della fuga. Perdono contatto dalle posizioni di testa Ulissi, van Avermaet, Barguil e tanti altri e davanti restano solo Calmejane, Roche, Gesink e Pauwels. Il corridore della Direct Énergie scollina per primo sulla Côte de la Combe de Laisia les Molunes davanti a tutti gli altri e cerca di involarsi tutto solo al traguardo, sfruttando i quasi 12 km di falsopiano. Dietro non succede nulla, Sergio Henao imposta un buon ritmo e sono pochi i corridori che provano a sganciarsi, mentre i big restano a guardare: Aru marca a uomo Froome, Porte, Bardet e Quintana stazionano nella pancia del gruppo mentre Contador si fa scortare da Pantano. Calmejane è ormai solissimo, ma ai -5 dal traugardo il colpo di scena: crampi per il corridore della Direct Énergie che rischia così di farsi rimontare da Gesink, il francese però mantiene la mente lucida e nonostante le difficoltà riesce a giungere al traguardo in solitaria. Solo nel finale c'è qualche scatto dal gruppo maglia gialla, per provare a centrare il terzo posto utile per i secondi di abbuono. Daniel Martin fa un tentativo, ma viene subito raggiunto dagli Sky, Aru fa anche la volata all'arrivo, ma è Guillaume Martin a prendere i 4'' disponibili. Niente di fatto, tutto rinviato alla tappa di Chambéry.

L'ordine d'arrivo

Lilian CALMEJANE (DEN) 4h30'29''; Robert GESINK (TLJ) +37''; Guillaume MARTIN (WGG) +50''; Nicolas ROCHE (BMC) +50''; Roman KREUZIGER (ORS) +50''; 6. Fabio ARU (AST) +50''
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Calmejane: "Non ho ancora realizzato cosa ho fatto"

La classifica generale

1. Christopher FROOME (SKY) 33h19'10''; 2. Geraint THOMAS (SKY) +12''; 3. Fabio ARU (AST) +14''; 4. Daniel MARTIN (QST) +25''; 5. Richie PORTE (BMC) +39''; 6. Simon YATES (ORS) +43''; 7. Romain BARDET (ALM) +47''; 8. Alberto CONTADOR (TFS) +52''; 9. Nairo QUINTANA (MOV) +54''; 10. Rafal MAJKA (BOH) +1'01''
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