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Mollema beffa Ulissi! Froome fora, si stacca, ma rimonta: la maglia gialla è ancora sua

Luca Stamerra

Aggiornato 16/07/2017 alle 19:14 GMT+2

Tappa divisa in due, da una parte ben 28 corridori a giocarsi il successo, dall'altra i big che si sfidano per la generale. Barguil fa il suo per la classifica scalatori, ma sul traguardo di Le Puy-en-Velay è Mollema a vincere anticipando una probabile volata con un'azione in solitaria ai -31, con Ulissi che si piazza 2°. Tra i big c'è l'attacco di Bardet a Froome, che però rimonta grazie a Landa.

Christopher Froome - Tour de France 2017 stage 15 - Getty Images pub only in ITAxESPxIRLxUKxUSA

Credit Foto Getty Images

Assalto alla maglia gialla! Aru rimane a ruota, questa volta, vigile e attento, l'attacco lo prova invece Romain Bardet che sulle strade di casa muove tutta la squadra per mettere in difficoltà il Team Sky prima del Col de Peyra Taillade: strategia quasi azzeccata vista la foratura di Froome che lo costringe ad un intenso inseguimento e ad un po' di apprensione per la rimonta da fare (senza che il gruppo attui questa volta il famoso Fair Play). Il britannico però ce la fa, Kwiatkowski gli cede la ruota posteriore, poi sono Henao, Nieve e anche Landa a fermarsi per 'accompagnare' il proprio capitano in gruppo. Attacco, quindi, fallito anche se Froome se l'è vista davvero brutta... Ci provano poi Simon Yates e Daniel Martin, ma solo il secondo guadagna qualcosa, potendo così issarsi in 5a posizione nella generale. Davanti sono invece in 28 a provare la fuga per il successo di tappa, frazione che viene vinta da Mollema che partito in solitaria ai -31,6 km dal traguardo beffa i 'veloci' Ulissi e Gallopin che allo sprint si giocano solo il piazzamento d'onore. Buon salto, invece, di Damiano Caruso: il suo obiettivo era la tappa, rimonta comunque in top 10 a causa del crollo di Quintana.

28 in fuga: ci sono anche Ulissi, Damiano Caruso e De Marchi

Pronti vai e partono 5 corridori all'attacco, con il solito Warren Barguil alla caccia di punti per la maglia a pois. Insieme al corridore della Sunweb ci sono anche Pauwels (Dimension Data), van Baarle (Cannondale), Grmay (Bahrain Merida) e Damiano Caruso (BMC) che ha abbandonato le velleità di classifica per centrare un successo di tappa. Barguil scollina per primo sulla Montée de Naves d'Aubrac e sulla Côte de Vieurals; una volta passati i primi due GPM ecco che arriva un gruppo di controattaccanti che si ricongiunge con la testa della corsa: davanti ci sono anche Alessandro De Marchi e Diego Ulissi per gli italiani, oltre a corridori del calibro di Pinot, Roglic, Matthews, Gallopin, De Gendt, Mollema, Bakelants, Kiserlovski, Navarro e Calmejane. Matthews fa suo lo sprint intermedio di Saint-Alban-sur-Limagnole, provando così ad accorciare nella classifica a punti su Kittel, dopo il successo di Rodez.

Attacca Tony Martin, punti per Barguil: l'Ag2r mette in difficoltà Froome

La fuga accumula un vantaggio di più di 8 minuti e davanti c'è l'attacco di Tony Martin che ai -67 dal traguardo parte tutto solo, anche per deresponsabilizzare i propri compagni Kiserlovski e Lammertink. Dietro è invece l'Ag2r a prendere le iniziative sulla discesa che porta al Col de Peyra Taillade (1 categoria), con Bardet che prova così a mettere in difficoltà la Sky e Froome. Il britannico cade nella trappola, anche per una foratura che lo vede costretto a fermarsi per prendere 'in prestito' la ruota da Kwiatkowski. L'azione dell'Ag2r è decisa, azione che però non coglie impreparati Aru, Uran e Daniel Martin. Froome, con l'aiuto di Landa, riesce però a rientrare in salita, prima dello scollinamento sul Col de Peyra Taillade. Gli unici dei big a staccarsi, sono quindi Quintana che crolla già all'inizio della salita e George Bennett. Davanti, Barguil riesce a rimontare su Tony Martin e a prendere altri 10 punti per la classifica scalatori.
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Landa: "Abbiamo risposto bene a un momento che poteva essere delicato"

A Mollema la tappa, Froome conserva la gialla: Caruso nella top 10 a scapito di Quintana

Una volta scollinati, ecco che c'è l'attacco di Mollema che prova a partire tutto solo ai -31,6 km, nella speranza di anticipare una probabilissima volata. Alle sue spalle si forma un gruppetto di 4 corridori con il nostro Diego Ulissi, Gallopin, Roglic e lo stesso Barguil. L'olandese della Trek riesce a mantenere sempre una distanza di sicurezza di 20'', ma l'impressione è che i 4 possano rientrare. Km dopo km, però, questa impressione svanisce, soprattutto perché Barguil non ne ha più, e c'è poco accordo per accorciare su Mollema che va a vincere in solitaria, centrando quindi un successo anche per la Trek rimasta finora a digiuno tra Degenkolb e Contador. Niente da fare per Ulissi che voleva trovare la seconda vittoria italiana a questo Tour - dopo Fabio Aru a la Planches des Belles Filles - ma si consola con il 2° posto davanti a Gallopin. Dietro non c'è più bagarre, o meglio ci sono i tentativi di Simon Yates (per la maglia bianca) e Daniel Martin: sul primo c'è subito il ricongiungimento del gruppo maglia gialla grazie all'accelerata di Mikel Landa che palesa ancora una super condizione, l'irlandese riesce a prendere invece un margine di 13'' che lo porta a salire in 5a posizione nella generale. Tutti gli altri arrivano invece appaiati, con Froome che mantiene la maglia gialla, dopo aver rischiato grosso sulla penultima salita. Buon piazzamento anche per Damiano Caruso che non è riuscito a giocarsi il successo di tappa, ma rientra nella top 10 grazie al crollo di Quintana.

L'ordine d'arrivo

1. Bauke MOLLEMA (TFS) 4h41'47''; 2. Diego ULISSI (UAD) +19''; 3. Tony GALLOPIN (LTS) +19''; 4. Primoz ROGLIC (TLJ) +19''; 5. Warren BARGUIL (SUN) +23''; 12. Damiano CARUSO (BMC) +1'04''; 28. Christopher FROOME (SKY) +6'25''; 31. Fabio ARU (AST) +6'25''
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La classifica generale

1. Christopher FROOME (SKY) 64h40'21''; 2. Fabio ARU (AST) +18''; 3. Romain BARDET (ALM) +23''; 4. Rigoberto URAN (CDT) +29''; 5. Daniel MARTIN (QST) +1'12''; 6. Mikel LANDA (SKY) +1'17''; 10. Damiano CARUSO (BMC) +6'05''
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