Pogacar demolisce Vingegaard sul Plateau de Beille e fa tripletta: rivivi l'arrivo
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Il Tour de France è finito, andate in pace. È questo il verdetto con cui la salita di
Plateau de Beille spedisce tutti quanti al secondo - e ultimo - giorno di riposo. La corsa gialla è chiusa perché non esiste persona in grado di battere
Tadej Pogacar, autentico pigliatutto di questa generazione. Il mostro di Komenda ha fatto lo show anche oggi,
scattando in faccia a Jonas Vingegaard quando mancavano 5.4km alla fine e prendendosi la
terza vittoria di tappa in due settimane (14a in carriera sulle strade del Tour). Il danese della Visma | Lease a Bike ci ha provato a fare corsa dura con Jorgenson e Kelderman, ma quest'anno - è proprio il caso di dirlo - non ce n'è per nessuno. Per
Pog arriva anche la soddisfazione del nuovo record della salita: un
39'44" che demolisce il tempo del grande
Marco Pantani (
43'20"). Terzo posto per
Remco Evenepoel, che si conferma ad alto livello e
mette in saccoccia il podio; brutta scoppola invece per
Giulio Ciccone, tredicesimo a oltre 6 minuti dal capitano della UAE.
L'ordine d'arrivo
| CICLISTA | TEMPO |
| 1- POGACAR (UAE) | 5h13'55" |
| 2- VINGEGAARD (VISMA) | +1'08" |
| 3- EVENEPOEL (QUICK-STEP) | +2'51" |
| 4- LANDA (QUICK-STEP) | +3'54" |
| 5- ALMEIDA (UAE) | +4'43" |
| 6- A. YATES (UAE) | +4'56" |
| 7- BUITRAGO (BAHRAIN) | +5'08" |
| 8- RODRIGUEZ (INEOS) | +5'08" |
| 9- CARAPAZ (EF) | +5'41" |
| 10- GALL (DECATHLON) | +5'57" |
La cronaca
Partenza in salita nella 15a tappa del Tour de France, che celebra la festa nazionale francese. Pronti, via e si scala il Col de Peyresourde (1a categoria, 6,9 km al 7,8%), montagna che mette alla frusta diversi velocisti: Demare, Groenewegen, Cavendish, Gaviria, De Lie. Più a suo agio un grimpeur come Gaudu: il francese della FDJ piazza lo scatto giusto nei pressi del GPM e vince il traguardo davanti a Lazkano (Movistar) e al connazionale Bardet (DSM).
Questo terzetto pedala insieme anche in discesa, poi in località Bagnères-de-Luchon viene riassorbito dal gruppo. Qualche attimo di pausa e quindi un'altra fuga, ma questa volta molto più corposa. Intorno ai -170 partono in 21, ecco i loro nomi e le rispettive squadre: Matthews (Jayco), Kwiatkowski (Ineos), Bernard (Lidl), Peters (Decathlon), Denz, Hindley, Jungels (Bora), Martinez (FDJ), Rui Costa (EF), Fuglsang (Israel), Martin (Cofidis), Mas, Formolo, Aranburu, Muhlberger (Movistar), Meintjes, Girmay (Intermarche), Cort, Johannessen (Uno-X), Burgaudeau, Jegat (Total).
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Prima del Col de Menté (1a categoria, 9,3 km al 9,1%) c'è un piccolo momento di tensione: Bini Girmay vince il traguardo volante di Marignac, ma lo fa con una manovra irregolare ai danni di Michael Matthews. Come reagisce la giuria? I commissari osservano le immagini e retrocedono l'africano al terzo posto, garantendo 20 punti al veterano della Jayco. Poco dopo, sulla seconda asperità di giornata, Carapaz (EF) e Simon Yates (Jayco) danno spettacolo: i due scalatori fuoriescono dal gruppo maglia gialla e tornano sui fuggitivi, solidificando un drappello che conta 16 unità con 1'30" di vantaggio.
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Poche emozioni sul Col de Portet-d'Aspet (1a categoria, 4,3 km al 9,6%): davanti c'è sempre un meraviglioso Jungels che scandisce il ritmo per Hindley, mentre dietro la Visma contiene il distacco e scollina a 1'07" dai battistrada. Seguono 65 chilometri molto tranquilli, in cui il gruppo maglia gialla lascia ancora un po' di vantaggio ai fuggitivi (3'33"). L'unico scossone riguarda Meintjes, che rimane vittima di una foratura e di fatto abbandona i sogni di vittoria perdendo le ruote dei battistrada.
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Momento da matita blu sul Col d'Agnes (1a categoria, 10 km all'8,2%), il quarto GPM di giornata. La Bora impone un ritmo devastante con la coppia Jungels-Sobrero, e nel giro di 3km distrugge la fuga e favorisce il proprio leader Hindley. Con lui restano solamente Mas e De Plus, raggiunti intorno ai -61 da un grandioso Richard Carapaz (aiutato da Ben Healy) e ai -51 dal norvegese Tobias Halland Johannessen. Il gruppo maglia gialla è segnalato a tre minuti, con Visma e UAE che continuano il loro braccio di ferro mentale e fisico.
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Plateau de Beille (hors categorie, 15,8 km al 7,9%) rappresenta la resa dei conti. Il gruppo maglia gialla inizia la salita con oltre 2'30" di ritardo dalla fuga, ma il passo di Jorgenson è pauroso. L'americano stacca Rodriguez, Ciccone, Almeida, Gall e si riporta a 45" da Hindley e soci. Ai -10.4 quindi è il turno di Vingegaard, ma Pogacar non si fa sorprendere. I due fanno il vuoto e tornano sulla fuga, poi ai -5.4 Pogacar decide di attaccare e s'invola verso la vittoria. Il capitano della Visma tenta di resistere, ma finisce le energie e arriva al traguardo con 1'08" di ritardo. Vittoria numero 14 alla Grande Boucle per lo sloveno, autentico pigliatutto di questa generazione. Terzo arriva Remco Evenepoel a quasi tre minuti, quarto Mikel Landa.
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Dove e quando seguire il Tour de France 2024 in Diretta tv e live streaming
Il Tour de France 2024 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Tour de France in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Discovery+ (
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Tour de France: il montepremi completo. Quanto guadagna il vincitore?
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A quanto ammonta il montepremi?
Per questa edizione 2024 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore del Tour de France che guadagnerà
500 mila euro, quasi il doppio del
vincitore del Giro d'Italia. 11 mila euro al vincitore di una singola tappa, 20 mila euro al supercombattivo dell'edizione. Ecco il montepremi completo.
| Piazzamento | Premi |
| 1° | 500.000 |
| 2° | 200.000 |
| 3° | 100.000 |
| 4° | 70.000 |
| 5° | 50.000 |
| 6° | 23.000 |
| 7° | 11.500 |
| 8° | 7.600 |
| 9° | 4.500 |
| 10° | 3.800 |
| 11° | 3.000 |
| 12° | 2.700 |
| 13° | 2.500 |
| 14° | 2.100 |
| 15° | 2.000 |
| 16° | 1.500 |
| 17° | 1.300 |
| 18° | 1.200 |
| 19° | 1.100 |
| Dal 20° al 160° | 1.000 |
Pogacar si distrae e vede lo spartitraffico all'ultimo: si salva per miracolo
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