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Bagioli vince l'ultima tappa a Barcellona, Higuita si prende la corsa davanti a Carapaz

Marco Castro

Aggiornato 27/03/2022 alle 15:18 GMT+2

VOLTA A CATALUNYA - Andrea Bagioli si impone nella tappa che chiude la corsa, vincendo in volata a Barcellona dopo essere rientrato sulla testa della gara proprio all'ultimo chilometro. Sul circuito del Montjuic c'è bagarre tra i big, che però arrivano tutti insieme. Sergio Higuita si prende così la classifica generale davanti a Richard Carapaz e Joao Almeida.

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Di fatto non esulta, perchè credeva che qualcuno avesse tagliato il traguardo prima di lui. E invece è tutto vero: Andrea Bagioli vince la settima e ultima tappa della Volta a Catalunya, bruciando i rivali con facilità estrema nella volata di Barcellona. Una zampata quasi improvvisa, dopo essere rientrato sui battistrada proprio alla flamme rouge e che regala la seconda gioia alla sua Quick Step - Alpha Vinyl dopo il successo di Ethan Vernon nella quinta tappa e la prima all'Italia proprio all'ultima occasione utile. Sorride, lui sì fin dalla linea d'arrivo, soprattutto Sergio Higuita. Il colombiano della BORA Hansgrohe si porta la 101esima edizione della corsa davanti a Richard Carapaz e Joao Almeida grazie all'eroica fuga di sabato e gestendo alla grande ogni attacco sul nervoso circuito del Montjuic.
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Bagioli: "È stato strano, credevo fosse arrivato qualcuno prima di me"

L'ordine di arrivo

1. A. BAGIOLI (Quick Step)3h18'09''
2. A. VALTER (Groupama FDJ)st
3. F. BARCELO' (Caja Rural)st
4. J. AYUSO (UAE Emirates)st
5. D. TEUNS (Bahrain Victorious)st
6. G. MARTIN (Cofidis)st
7. N. QUINTANA (Arkea Samsic)st
8. C. VERONA (Movistar)st
9. S. HIGUITA (BORA Hansgrohe)st
10. R. CARAPAZ (Ineos Grenadiers)st

La gara

Il gran finale del Catalunya vive nel nome e nei luoghi del suo capoluogo, Barcellona, dove sono posti sia la partenza che l’arrivo. La corsa parte a cento all’ora, con Kaden Groves (BikeExchange – Jayco) che si prende il traguardo volante fissato dopo dieci chilometri di corsa. Da segnalare il ritiro per problemi gastrointestinali di Wout Poels (Bahrain Victorious), che occupava il sesto posto in classifica generale. Il percorso è movimentato nel settore iniziale ed è un invito agli attacchi. Riescono ad evadere questi dodici atleti: Dylan Teuns (Bahrain Victorious), Sebastien Reichenbach,Quentin Pacher e Michael Storer (Groupama FDJ), Giulio Ciccone e Antwan Tolhoek (Trek Segafredo), Steven Kruijswijk (Jumbo Visma), Henri Vandenabeele (DSM), Jesus Herrada (Cofidis), Marc Soler (UAE Emirates), Dries Devenyns (Quick Step), Louis Meintjes (Intermarchè Wanty Gobert). Nomi importanti, tant’è che il gruppo concede loro al massimo un minuto e mezzo.
La corsa procede spedita verso il circuito finale, che comincia quando al traguardo mancano 47 chilometri. Davanti restano in dieci, con Ciccone che fa tenere il ritmo alto al compagno Tolhoek quandi si sale sull’Alt de Montjuic per la prima volta. Nel successivo tratto verso il traguardo, in un risciacquo infido, attaccano Steven Kruijswijk e Quentin Pacher. Nel gruppo arriva la UAE Emirates a fare il forcing e in breve, tolta la coppia al comando, vengono ripresi tutti gli attaccanti. Si susseguono gli scatti, la situazione resta molto fluida e i due battistrada mantengono sempre un vantaggio che oscilla tra i 40 e i 50 secondi. Al terzultimo giro, però, cominciano a faticare e a perdere tutto il vantaggio, evaporato grazie al lavoro di Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) a tirare quel che resta del gruppo.
La corsa si accende definitivamente al penultimo dei sei giri. Hugh Carthy tenta l'azione in contropiede, ma rimbalza. Si torna sull'Alt de Montjuic e a 13 chilometri dalla fine i due fuggitivi vengono riassorbiti. Rodriguez si sposta e parte Richard Carapaz. Sergio Higuita risponde in scioltezza, mentre Tobias Johannessen (Uno-X) addirittura rilancia. Nella veloce discesa rientrano anche O'Connor, Ayuso, Teuns e un pimpante Andrea Bagioli. Davanti si guardano e mentre tornano sotto anche Joao Almeida, Nairo Quintana e Guillaume Martin, prova l'azione solitaria Santiago Buitrago (Bahrain Victorious). Siamo all'ultima tornata. Stavolta è Juan Ayuso a sgasare in salita. Il giovane spagnolo scollina con Almeida, Higuita, Johannessen e O'Connor e prova ad allungare anche in discesa. Ma si procede a folate e da dietro rientrano ancora una volta. Il primo è Carapaz, poi, in prossimità dell'ultimo chilometro, un'altra decina di corridori. È volata e non c'è storia. Martin la lancia ai -150 metri, ma viene passato ad alta velocità da Bagioli, che non ha nemmeno bisogno di metterci l'anima. Per il classe '99 italiano è il quarto successo in carriera. Sono sette, invece, quelli di Sergio Higuita, che nel 2022 aveva già conquistato il titolo nazionale in linea e una tappa alla Volta ao Algarve.

La classifica generale finale

1. S. HIGUITA (BORA Hansgrohe)29h53'33''
2. R. CARAPAZ (Ineos Grenadiers)+16''
3. J. ALMEIDA (UAE Emirates)+52''
4. N. QUINTANA (Arkea Samsic)+53''
5. J. AYUSO (UAE Emirates)+1'08''
6. B. O'CONNOR (Ag2R Citroen)+1'10''
7. T. JOHANNESSEN (Uno-X)+1'13''
8. G. MARTIN (Cofidis)+1'16''
9. T. TRAEEN (Uno-X)+1'27''
10. S. OOMEN (Jumbo Visma)+1'55''

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