Si arriva ad Andorra

Igor Anton conquista l’11esima tappa della Vuelta di Spagna e torna a vestirsi di rosso un giorno dopo lo sgarbo subìto dal connazionale Joaquim Rodriguez.

Lo spagnolo dell’Euskaltel Euskadi interpreta come meglio non si potrebbe la salita finale dell’undicesima frazione della Vuelta, 10 km al 6.5% di pendenza media con punte che – negli ultimi due km – arrivano anche al 10.

Dopo la lunghissima fuga a due condotta da Cherel e Tschopp ed esauritasi a 7 km dall’arrivo, ecco che nel primo arrivo in salita di questa edizione della Vuelta inizia la vera bagarre fra i big della classifica. Il primo a muoversi è Mosquera, con Nibali e Rodriguez che gli stanno da subito a ruota, rispondendo ai suoi scatti ripetuti e fastidiosi. Non Anton, che preferisce inizialmente salire con il suo passo: ma il suo - mano a mano che la salita si fa più dura - è un ritmo che aumenta con costanza... Lo spagnolo riprende uno a uno i primi tre, si accoda per qualche secondo quindi riparte: nessuno riesce a stare con lui.

Sotto il traguardo di Andorra è da solo: per lui si tratta della quarta vittoria stagionale, la seconda di questa Vuelta. La maglia rossa è di nuovo sulle sue spalle. Dietro di lui un eccezionale Mosquera (a 3’’), quindi Xavier Tondo che precede il bravissimo Marzio Bruseghin e Rigoberto Uran, che giungono all’arrivo con 15 secondi di ritardo. Vincenzo Nibali, che cede nel finale per la troppa voglia di stare con Mosuera, salta negli ultimi 3 km ed è sesto al traguardo a 23 secondi dal vincitore di giornata, Igor Anton: per il messinese, secondo in classifica generale a 45’’ da Anton, rimangono comunque intatte le speranze di vittoria finale. Domani, in occasione della 12esima tappa, tornano protagoniste le ruote veloci.