Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Magrini: "Froome rimane un campione; l’elenco delle sostanze vietate andrebbe rivisto"

Giulia Cicchinè

Aggiornato 13/12/2017 alle 14:36 GMT+1

Una vicenda che ancora una volta ha riaperto la ferita più grande del ciclismo e oggi, la notizia fa più scalpore perché ad essere sotto i riflettori è il quattro volte campione di Francia Chris Froome. Abbiamo chiesto un commento dell’accaduto a Riccardo Magrini, un’analisi che va dalla questione del britannico all’impatto che questa avrà da oggi sul ciclismo, alla vigilia di una nuova stagione.

Chris Froome (Team Sky)

Credit Foto Getty Images

Ventolin sotto accusa: giusto o sbagliato usarlo in corsa?

"Credo che Froome abbia fatto solo un paio di puf in più di Ventolin. Sinceramente, non vedo tutto questo scandalo. Vorrei spezzare una lancia a favore di Froome: non credo che il Kenyano abbia usato per la prima volta il Ventolin, perché la tosse ce l’ha sempre avuta. Per me Froome è Froome, e rimane Froome. Il Ventolin è un farmaco per uso terapeutico, così se Froome riuscisse a dimostrare che la sostanza è stata usata per curare e/o alleviare i sintomi dell’asma durante la Vuelta, la vicenda sarebbe da considerare chiusa. Quante volte abbiamo visto Froome nel dopo tappa, immergersi in una “corsetta”, tutto per ovviare al problema dell’asma. Certo, sono dell’idea che un corridore che soffra veramente di asma, debba stare a casa. In più, è pur vero che un ciclista oggi, se si ammala o se ha qualche problema in corsa, come una puntura di insetto (insegna la storia) deve necessariamente andarsene dalla gara. Pensate che questa cosa sia giusta? Forse bisognerebbe rivedere l’elenco dei medicinali permessi e vietati…
Credo che Froome abbia fatto solo un paio di puf in più di Ventolin
picture

Froome e il commento della tappa incriminata: "Oggi mi sentivo meglio"

L’ UCI cambia la presidenza, via un britannico dentro un francese e la vicenda si infittisce

"Guardacaso, quest’anno è cambiato il presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale. A Bergen è stato eletto il nuovo numero uno dell’UCI, David Lappartient, che ha succeduto il britannico Brian Cookson. Non vorrei fare della malignità. Fino ad oggi Froome non è mai stato macchiato di niente, tutto d’un tratto esce la notizia del doping? Perché aspettare il Natale e la vigilia della prossima stagione?"
Froome è sembrato tranquillo, ha confermato l’uso del Ventolin a scopo terapeutico e queste sue dichiarazioni portano la nostra discussione su un altro piano.
"Tanti corridori fanno uso di Ventolin, è una questione che va oltre l’asma. Il clima, il cambiamento del fisico, lo stress: tutto questo fa sì che il ciclista vada alla ricerca di un aiuto per star bene, non necessariamente per aumentare la prestazione. A gennaio si corre in Australia al caldo, poi si torna al freddo, per poi fare di nuovo capolino nei paesi esotici. Il fisico ne risente e cambiano le abitudini dei corridori. Come noi normali prendiamo le vitamine per affrontare l’inverno, così loro. Un aiuto terapeutico non può alterare tanto una prestazione. Froome è Froome e resta tale, non deve stare sul patibolo dei drogati perché ha fatto uso di Ventolin":
picture

Christopher Froome

Credit Foto Getty Images

Tanti corridori fanno uso di Ventolin, è una questione che va oltre l’asma

E se tutto il gruppo facesse uso di Ventolin, cosa cambierebbe in classifica?

Quello del Ventolin in realtà è un falso problema, un quantitativo base c’è per tutti. Il dilemma oggi riguarda altro: basti guardare i calendari delle gare che ci sono, i corridori sono sempre al caldo e questo fa sì che si sfasci il fattore ambientale del fisico. Il corpo si deve adattare a situazioni climatiche in continuo mutamento e quindi i ciclisti hanno bisogno anzi, devono avere un supporto medico. Quindi, credo che a questo proposito, le liste delle sostanze proibite debbano essere riviste” Effettivamente, il prontuario medico delle sostanze vietate riporta numerosi farmaci comuni, presenti anche nelle nostre case, sostanze che se per noi sono un aiuto basico per superare la “malattia”, per gli atleti sono dei veri e propri nemici. Penso che un ciclista o atleta che faccia uso di Epo, sia da squalifica a vita. Uno che usa il Ventolin, per esempio, non può esserlo. Se ho un’infiammazione non mi posso curare? Devo aspettare due mesi? O lo devo dichiarare? Ci sono delle cose da rivedere

Un caso che riapre una ferita nel ciclismo: cosa succederà ora?

Froome è l’ennesimo nome appaiato al doping, una piaga che continua nel ciclismo. Ma ad oggi, questo scandalo cosa vuol dire per il mondo delle due ruote? “Ancora una volta le luci accese sul ciclismo sono dovute allo scandalo doping, come succede sempre quando è un campione a finire sotto i riflettori. Come tutte le cose, forse tra due giorni non se lo ricorderà più nessuno.
Hanno provato ad ammazzare il ciclismo in qualsiasi modo ma non ci riusciranno mai perché il popolo del ciclismo è abituato a queste cose.
Froome è uno che divide, ci sono tifosi e antagonisti del corridore. Solo che è un peccato che venga macchiato uno che fino ad oggi non era mai incappato in nessun caso scandalistico. Dispiace che un corridore attesissimo al Giro d’Italia, arrivi alla corsa rosa macchiato delle sua figura da fuoriclasse. Io continuerò a dire che fa le frullate senza nessun altro pensiero, tant’è che noi, io e Salvo in cronaca non abbiamo mai fatto a cenni al doping o altro. Siamo coerenti, perché lui, palmares a parte, è un campione vero come lo sono tutti quelli del gruppo. Fanno tanti sacrifici e la gente non lo sa ed è pronta ad attaccare sempre e comunque. Quindi ribadisco: Froome è Froome, e per me resta tale”
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità