Stybar continua per un altro mese: "Ho fondato la mia squadra, poi addio dopo i Mondiali di casa"

DaLuca Stamerra

Aggiornato 01/01/2024 alle 12:40 GMT+1

X2O TROFEE - C'è anche Zdenek Stybar all'appuntamento del 1° gennaio di Baal in cui ci sarà anche una nuova trisfida tra van der Poel, van Aert e Pidcock. Stybar ha appena detto addio alla Jayco AlUla che, in realtà, non gli ha rinnovato il contratto e il corridore ceco ha deciso di mettere la parola fine alla propria carriera. Non prima di gareggiare ai Mondiali di casa e poi saluterà.

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Il cross non si riposa e, al 1° gennaio, abbiamo già la prima gara dell'anno. A Baal ci sono tutti con Pidcock e van Aert che provano ancora a sfidare Mathieu van der Poel dopo la notizia del semaforo verde dato dall'UCI al Campione del mondo dopo l'episodio dello sputo di Hulst. Ci sarà anche Zdenek Stybar che ha appena salutato la Jayco AlUla dopo non aver ricevuto l'offerta di rinnovo di contratto dal team australiano. Il corridore ceco ha quindi deciso di chiudere la sua parentesi col ciclismo ora che ha appena compiuto 38 anni. Resterà in attività solo per un altro mese, giusto in tempo per correre i Mondiali di casa, a Tabor, in cui gareggerà per l'ultima corsa della propria carriera. In questo mese correrà per la sua squadra che ha appena fondato con i suoi sponsor. L'obiettivo? Far crescere questa squadra e diventarne diretto sportivo. In bocca al lupo Zdenek.

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Bellissimo il rapporto con i tifosi

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Le gambe effettivamente sono buone. Per me è difficile trovare il ritmo, perché devo viaggiare da solo per gran parte della gara. In realtà ho bisogno che qualcuno davanti a me mi faccia il ritmo, quindi devo correre contro il mio limite in termini di tecnica. Mi sono divertito molto con i tifosi, la gente continuava a gridare. È stato bellissimo. Ogni tanto mi scappava da ridere, perché sentivo tanto il mio nome. All'ultimo giro ho anche capito che sarebbe stata l'ultima volta, quindi è stato bello. [Stybar a cyclinguptodate]

Vogliono finire bene col Mondiale

In realtà sto facendo tutto il possibile per arrivare al via a Tabor nel miglior modo possibile. Non per vincere, ma voglio solo concludere la mia carriera in buone condizioni e con un buon feeling, sapendo di aver fatto tutto il possibile per l'ultima volta. L'ho fatto per tutta la mia carriera e non voglio mancare proprio adesso

Correrò con la mia (nuova) squadra

In tutto questo trambusto, ho dovuto organizzare tutto all'ultimo minuto. Ho fondato la mia squadra, con i miei sponsor. È stata un'esperienza molto bella, ma anche piuttosto difficile. Dovevo fare tutto tra una sessione di allenamento e l'altra. Mi allenavo dalle quattro alle sei ore al giorno e poi dovevo dedicare le altre sei-otto ore alle telefonate, alle e-mail e cose del genere. Adesso funziona quasi tutto. Certamente non era come lo volevo, ma andrà meglio. Che non avessi rinnovato con la Jayco AlUla l'ho scoperto tardi, ho ricevuto la conferma solo prima del Tour del Guangxi. Dopo il mio ritorno dalla Cina ho seguito il corso per direttori sportivi in Svizzera. Ho perso anche tempo, per così dire, ma è stato tutto molto formativo. È un qualcosa che farò dopo la mia carriera? Forse, ma prima voglio investire del tempo nella mia famiglia. Loro hanno la priorità

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