Ferrari: chi è Charles Leclerc, il predestinato in rosso per volontà di Marchionne

Alla fine, come fortemente voluto da Sergio Marchionne, Charles Leclerc è il nuovo pilota della Ferrari. Nell'orbita di Maranello e della Ferrari Driver Academy da più di due anni, sarà pilota ufficiale della rossa 2019 al fianco di Sebastian Vettel. Finisce così l'era Raikkonen, l'ultimo campione del Mondo al volante del Cavallino nel 2007. Che però dovrà dividere il box con Sebastian per le ultime sette gare del 2018 dopo l'amarezza di Monza.

Nato nel Principato di Monaco il 16 ottobre 1997, Charles Leclerc ha mosso i primi passi nei kart collezionando titoli fin dalla tenera età, per aggiudicarsi la coppa del mondo CIK-FIA KF3 nel 2011. Una carriera giovanile condivisa con lo sfortunato amico d'infanzia Jules Bianchi, col quale entrò in ARM Management sotto l'ombrello di Nicholas Todt. Nel 2014 il passaggio alla Formula Renault 2.0 Alps (secondo posto nella classifica finale), l'anno successivo l'approdo alla Formula 3 europea. Ma è in Gp3 che il talento di Charles comincia a brillare intensamente: titolo al primo anno e passaggio alla Formula 2 col team Pramac, nonché approdo nella Ferrari Driver Academy. È proprio la F2 a consacrarlo come il talento più interessante della nuova generazione insieme a Max Verstappen.

È la stagione 2017, in Pramac Formula 2, ad imporre Charles Leclerc agli occhi degli appassionati: velocissimo sia sull'asciutto che sul bagnato, bravo in fase di set up e 'ragionatore' quanto basta e quando serve, Leclerc sa vincere in allungo solitario o in furibonda rimonta, dimostrandosi deciso e tecnico negli attacchi e un osso durissimo da superare quando deve difendersi. Domina la prima parte della stagione con 5 vittorie e 7 podi nelle prime 12 gare, nobilitate da 7 pole position consecutive. Certo, la macchina è fra le migliori del lotto, ma il confronto col compagno Antonio Fuoco, anch'egli sotto l'egida FDA, è impietoso. A fine anno, il titolo con 282 punti e la chiamata in Formula 1.

Artefice principale della scelta di puntare su Leclerc è Sergio Marchionne, che mise gli occhi sul ragazzino già dai tempi in cui la Red Bull decise di promuovere Verstappen dalla Toro Rosso, proprio per blindarlo rispetto alle sirene ferrariste. Il primo passo è quello di 'parcheggiarlo' in Sauber Alfa per fargli fare un po' di esperienza in F1 e mettere la giusta pressione a Kimi Raikkonen. Marchionne ha a cuore anche le sorti di Antonio Giovinazzi, ma è evidente che la priorità è quella di far sbocciare definitivamente il talento di Leclerc che, oltre ad essere un ottimo scudiero per il presente a costi contenuti, può rappresentare il pilota su cui puntare per il futuro. Il contratto di Sebastian Vettel scadrà nel 2020, se Leclerc manterrà le promesse sarà poi lui la punta di diamante Ferrari.

Leclerc è evidentemente un talento puro, sia per la velocità di apprendimento che per la capacità di fare i tempi in pista. Il rapido ambientamento in Formula 1 e sulla Sauber ne è la miglior testimonianza, così come la capacità di mettersi costantemente e abbondantemente alle spalle il compagno di squadra. Insieme a Max Verstappen è destinato a dominare le scene del prossimo decennio, e la Ferrari ha deciso per tempo di investire su di lui dopo aver accarezzato l'idea Ricciardo a inizio stagione. Ma Charles piace anche per il suo aspetto pulito, il carattere mansueto e disponibile e l'italiano praticamente perfetto che parla fin da piccolo. Nonostante provenga da una famiglia agiata di Montecarlo, nessuno si è mai sognato di paragonarlo ad un figlio di papà col portafoglio gonfio ed il talento sgonfio come Lance Stroll, giusto per fare un nome. Anzi, la perdita del padre a metà della scorsa stagione, con tanto di dediche sul casco e sui podi della Gp2, ha contribuito ad avvicinarlo ulteriormente ai cuori degli italiani e dei ferraristi.

L'annuncio di Leclerc arriva dopo il Gp d'Italia, dove la mancanza d'intesa all'interno del team Ferrari ha provocato disastri. E altri potrebbe provocarne di qui alla fine, visto che ora Kimi non ha più legami con Maranello e considerato che Vettel, parlando ai giornali tedeschi, ha lasciato intendere che nelle ultime sette gare dovrà combattere contro tre e non più due avversari. Ma forse una via d'uscita può esserci: al di là del fatto che Raikkonen verrà comunque pagato dalla Ferrari fino ad Abu Dhabi, e che quindi in teoria dovrebbe rimettersi in ogni caso alle decisioni del team, il suo approdo già annunciato in Sauber renderà meno traumatico il passaggio.