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Sogni di una notte di mezza estate…indigesta

DaMoto.it

Aggiornato 20/06/2015 alle 19:14 GMT+2

Dal nostro partner Moto.it

Jules Vergne, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Lo confesso, a cena devo smetterla di esagerare con i bratwurst. I salsicciotti sono indigesti e la notte non si dorme. E quando non si dorme si fanno sogni strani. Ti capita di sognare Daniel Ricciardo che parla con un amico alla Ferrari discutendo del suo futuro in rosso e ti capita di sognare qualcuno alla Red Bull che se la lega al dito. Facendo andare più forte Kvyat.
Strani sogni, se poi ci si aggiunge una weissen da un litro come accompagnamento, allora succede di peggio. Gira che ti rigira nel letto e vedi Jean Eric Vergne che col manager Julian Jakobi, ex di Senna e Villeneuve, per intenderci, scendere dal motor home della Ferrari tutto sorridente. Normale, direte voi, è pilota Ferrari, gira al simulatore da mesi, al contrario di Raikkonen, e se bazzica da quelle parti, è del tutto normale. Lo ripetiamo. Nulla di strano.
Lo strano, magari, è sognare di un Raikkonen che sbaglia in prove libere andando fuori appena messe le gomme soft, rovinando il giro e la sessione per capire come sistemare la macchina, e magari capita che i tecnici sbaglino l’assetto di Kimi, chiedendogli poi scusa. Il sonno tarda a venire, il bratwurst gira in senso antiorario e la panza si agita al pensiero di come tirare l’alba cercando sonno ristoratore.

Gli erroracci di Raikkonen

Si chiude l’occhio e si riprende l’incubo di una notte indigesta. Senti qualcuno parlare dietro un motor home, non afferri bene cosa dice, ma poi sogni che in qualifica, a tempo quasi scaduto, Raikkonen molli il gas pensando di avere ancora tempo, invece no. Rovina la qualifica e finisce fuori dalla Q1. Pensi che non può essere, nell’era dei computer, delle manopole e delle comunicazioni radio in tempo reale, che uno si distragga proprio sul più bello. E’ un brutto sogno, figurarsi se avviene una cosa simile al giorno d’oggi. E pensi che qualcuno, stanco di questo andazzo, cominci col chiedersi: e se lo lascio a piedi, che succede?
Metti una indisposizione, d’altronde i bratwurst aiutano in questo, la birra no, conoscendo il finlandese, si sbafa una birreria al completo senza battere ciglio e stavolta a tempo record che Hamilton e Rosberg se la sognano una prestazione simile. E allora ripensi a Vergne che scende sorridendo dal motor home, al manager con le carte in mano che si aggira soddisfatto. Un pilota è uno che corre in pista, mica puoi pagarlo per girare alla playstation in officina. Per quello basta un ragazzotto avvezzo ai computer che alla tastiera se la cava anche meglio.

Vergne al posto di Raikkonen?

Vabbè che è la F.1 di oggi, pagare la gente per farla giocare col simulatore, quando in tanti lo farebbero gratis, ma metti che il bratwurst vada di traverso, che qualcuno si sia stancato di pagare 1 milione a gara, 333 mila euro al giorno di prove e GP incluso, e decida di dargli il tempo per digerire tutto, promuovendo dal simulatore alla pista il buon Jean Eric, e vediamo che succede.
Niente, direte voi, infatti si tratta di un incubo da digestione difficile, figurarsi se accade qualcosa del genere, magari ci avran pensato, ma sai come è, metti che a livello di comunicazione ci siano differenti punti di vista, già è stato uno choc trovarsi gente in ufficio senza sapere da dove arrivasse e perché, ci manca solo alimentare le polemiche.
“Pensi che non può essere nell'era dei computer, delle manopole e delle comunicazioni radio in tempo reale, che uno si distragga proprio sul più bello” No, meglio svegliarsi, farsi un bel beverone di alka seltzer e digerire con calma cenando leggero, pastina in bianco, acqua naturale e frutta.
Allora il sonno arriva ristoratore, non senti più Ricciardo parlare con l’amico alla Ferrari, non senti più Vergne armeggiare col casco e tanto meno vedi Raikkonen sbagliare una qualifica finendo fuori alla Q1. Meglio cambiare dieta, altrimenti qua si passa per visionari e senza prendere sonno…
di Paolo Ciccarone
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