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Il passo lungo della Ferrari, croce e delizia: una storia simile alla Mercedes

DaOAsport

Pubblicato 04/04/2018 alle 08:46 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Sebastian Vettel (Ferrari) e Lewis Hamilton (Mercedes) durante il Gran Premio di Australia, Melbourne, F1 2018

Credit Foto Getty Images

La Ferrari questa scelta l’ha ponderata a lungo nel corso dei mesi autunnali e l’ha presa dopo aver svolto accurate e precise valutazioni: la SF71H avrebbe salutato il passo corto per arrivare a quello lungo, per puntare ulteriormente all’attacco nei confronti della Mercedes. Un cambio netto di filosofia che, nelle idee di tecnici ed ingegneri di Maranello, dovrebbe portare la vettura ad eccellere in un numero maggiore di piste rispetto a quanto visto nel 2017. Il passo più breve, infatti, favoriva la SF70H nei tracciati più guidati e lenti (con le vittorie di Montecarlo, Brasile o Australia) e permetteva un più semplice settaggio della vettura. Dall’altro lato della bilancia, tuttavia, la Mercedes, con il suo passo lungo, poteva sfruttare questa caratteristica in un lotto più ampio di tracciati (da Monza a Spa, da Silverstone ad Austin) per poi vincere ancora una volta entrambi i titoli mondiali.
Quali sono stati, dunque, i pensieri in casa Ferrari su questo cambio di rotta? La consapevolezza che questo allungamento del passo comporterà due difficoltà. In primo luogo la nuova vettura (che è la naturale continuazione della precedente) necessiterà, gioco forza, di tempo per raggiungere il suo massimo potenziale. La stessa cosa nella quale incappò la Mercedes un anno fa. Dopo un inizio un po’ in sordina, e la scoppola di Montecarlo (con la doppietta Ferrari) il cambio di marcia del team di Brackley arrivò in Canada. La W08 divenne nuovamente la vettura da battere e, da quel momento in poi, non ce ne fu più per nessuno. Il secondo aspetto, non meno importante, sarà tutto per piloti e tecnici. Le monoposto con il passo lungo, infatti, sono più complicate e delicate da assettare rispetto alle altre. La scuderia emiliana, dunque, dovrà sfruttare al massimo le prove libere, specialmente nei primi Gran Premi stagionali, per trovare il giusto mix nel corso di qualifiche e gare.
Un rischio ponderato, dunque? Senza dubbio di sfida si tratta. Il team di Maranello sa che nelle prime uscite potrebbe soffrire questo cambio di passo nei confronti di una vettura già ottima e stabile come la Mercedes, confidando in una seconda parte di campionato nella quale potrà sfruttare al 100% la SF71H. Il primo fine settimana ha messo in mostra una “Freccia d’argento” come ce la attendevamo. Strepitosa al sabato, meno imprendibile in gara, tanto che Sebastian Vettel ha saputo (grazie anche ad una eccellente strategia al muretto) centrare un successo quanto mai importante. La “Rossa” sa che in questi primi fine settimana dovrà tenere duro e rimanere quanto più vicina possibile alle Mercedes. Successivamente, step by step, dovrà avvenire l’aggancio per combattere ad armi pari in questo Mondiale 2018. Tutto, o molto, ruoterà attorno a questo “famigerato” passo lungo. Se la Ferrari sarà in grado di metabolizzarlo in fretta, e sfruttarlo a dovere, per Vettel il quinto titolo iridato non sarà certo un semplice sogno.
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