Doppietta Mercedes in Bahrain: Hamilton vince, Leclerc 3°, Vettel 5°

Disfatta, tragedia sportiva, amaro in bocca. Ci sono tantissimi modi per chiamare questa gara del Bahrain, secondo atto del mondiale di Formula 1. Una gara vivace, elettrica, con tantissimi colpi di scena.

C'è un migliore in pista, che però non vince la corsa. Oggi si è vista l'affermazione di un campione, dal futuro certamente roseo e glorioso: parliamo di Charles Leclerc, il quale domina in lungo e in largo la gara, ma nel finale perde la parte elettrica della vettura e deve rassegnarsi alla rimonta della Mercedes. La squadra della Stella ringrazia e incassa l'ennesima doppietta, con Hamilton che vince davanti a Bottas.

Sono le gare e bisogna accettarlo. Proprio un peccato per il monegasco che meritava questo primo successo della carriera. Almeno porta a casa il giro più veloce e il podio, davanti a Verstappen e a Vettel.

La Ferrari non è stata all'altezza di un fantastico Leclerc, Vettel invece non è all'altezza della Rossa. La SF90 è la vettura più veloce qui a Sakhir, doveva essere doppietta Rossa, invece non succede nulla di ciò. Leclerc si porta a casa però gli onori della squadra e la consapevolezza di essere a livello dei migliori, per Seb invcece altra corsa anonima. O meglio: Vettel corre bene, ma nel duello con Lewis incassa l'ennesima sconfitta, andando in testacoda e rompendo l'alettone per il quinto posto al traguardo.

Si va via dal Bahrain con la Mercedes in fuga in entrambi i campionati. Bottas rimane primo per il giro più veloce ottenuto in Australia. Notte fonda per la Ferrari: almeno la vettura è veloce, ma anche inaffidabile.

- Pronti via e Vettel va in testa, mentre Leclerc pattina e si fa superare anche da Bottas. Al giro 2 però Valtteri va lungo e si fa infilare sia da Charles che da Hamilton. Dietro contatto Stroll-Grosjean, entrambi entrano a cambiare gomme. Davanti le Ferrari volano, con Leclerc che ne ha di più del compagno. Così al settimo giro il monegasco attacca il tedesco e lo passa. Poco dopo Seb, in crisi di gomme, perde terreno anche su Hamilton, ma rimane davanti.

- Lewis prova l'azzardo e anticipa la sosta, mettendo ispiegabilmente ancora la gomma rossa e quindi è su due soste, mentre tutti gli altri provano un solo pit e mettono la gialla. L'undercut di Hamilton funziona e dopo il primo pit stop torna in pista davanti a Seb, che però in pochi giri si fa risorpassare dal tedesco.

- Al giro 20 Leclerc è saldamente in testa alla gara con 8 secondi di vantaggio su Vettel. Terzo Hamilton, poi Bottas e Verstappen. Gli altri lontanissimi con Hulkenberg sesto, poi Norris, Raikkonen, Gasly e Perez.

- I tempi sono alti per tanti e quindi tutti i big rientrano per la seconda sosta. Leclerc prosegue da solo davanti, bella la lotta tra Seb e Lewis. Dopo il secondo pit Hamilton attacca e passa Vettel, il quale va in testacoda e perde l'ala anteriore. Il tedesco quindi costretto al terzo pit stop, rientra in pista ottavo e parte alla rimonta.

- Nei giri finali succede l'impensabile: la parte ibrida del motore di Leclerc lo abbandona e il giovane si ritrova a perdere 5 secondi a giro da Hamilton. In poche tornate quindi l'inglese arriva sulla Ferrari e la passa con una semplicità disarmante. Charles prova a tenere su Bottas ma non riesce. Nel finale entra la Safety Car per un problema alle Renault e quindi mantiene il podio su Verstappen. Quinto Vettel, chiudono la top ten Norris, Raikkonen, Gasly, Albon e Perez decimo.

Un weekend con entrambi Ferrari sempre in testa, in tutte le prove libere, qualifiche e dopo la prima curva, mancava dal GP di Ungheria 2002. Diciassette anni fa Barrichello vinse davanti a Schumi, per la classica delle doppiette Rosse. Stavolta la musica è stata molto diversa.

Charles LECLERC: Sono le gare e bisogna prenderne atto. E, naturalmente, l'affidabilità fa parte di questo sport dalla notte dei tempi. Però veramente che peccato. Il monegasco fa una gara quasi perfetta: non parte bene, ma in poco tempo ritorna davanti e domina in lungo e in largo. Nel finale la grande beffa gli toglie il primo successo della carriera, almeno porta a casa il primo podio.

RENAULT: Vedere una scuderia dalla storia così leggendaria nel motorsport, finire con entrambe le vetture fuori per un problema tecnico alla stessa curva dello stesso giro, fa quasi ridere. E invece Hulkenberg e Ricciardo parcheggiano la loro monoposto nell'erba sul finale di gara, mentre navigano lontano dai big. Sembra quasi una scena da film, invece è la realtà. Incredibile.