Il GP di Spa blinda Max Verstappen in Red Bull per il 2026: è sicuro di arrivare alla pausa estiva nella Top 3 e non può più uscire dal contratto

Il successo nella Sprint Race del sabato e il quarto posto in gara hanno consegnato a Max Verstappen un bottino di 20 punti in classifica, portandolo a quota 185. La distanza dai due piloti della McLaren resta sempre incolmabile, così come è ormai matematicamente inattaccabile la sua terza piazza nel Mondiale Piloti prima della pausa estiva: George Russell, quarto, è scivolato infatti a -28 e non ha chance di superare il campione del mondo nemmeno con una vittoria in Ungheria.

L'aver conservato un posto nella Top 3 prima della sosta è, secondo i rumors raccolti dalla stampa specializzata di tutto il mondo, la condizione che impedirà allo stesso Verstappen di esercitare la clausola di uscita dal contratto con la Red Bull a fine stagione. Come noto - nonostante le secche smentite del consigliere della scuderia austriaca, Helmut Marko, alla vigilia della gara del Belgio - Max si sarebbe infatti tutelato nel lungo accordo in scadenza a fine 2028 aggiungendo una serie di postille che gli permetteranno di rompere il rapporto con il team in caso di scarsa competitività della sua monoposto.

A meno di una clamorosa rescissione tramite buy-out, Verstappen resterà dunque legato alla Red Bull anche nel 2026, l'anno del grande cambiamento regolamentare e, nel caso specifico del team delle bevande energetiche, dell'addio a Honda con passaggio a un motore autoprodotto con l'aiuto di Ford. Secondo il quotidiano olandese De Telegraaf, Max potrà sfruttare l'intera prossima stagione, destinata ad aprirsi in un clima di enorme incertezza, per stare alla finestra e valutare la miglior possibilità per il suo futuro professionale. Se la Red Bull non dovesse dimostrarsi competitiva avrebbe diverse chance sfruttabili sul mercato, tra Mercedes, Aston Martin e - potenzialmente - anche Ferrari, in caso di addio di Lewis Hamilton.