McLaren si incarta con le papaya rules, Verstappen non perdona, magnifico Sainz, calvario Ferrari. Le pagelle del GP del Qatar

Altro colpaccio di Max Verstappen che vince il GP del Qatar di strategia, e accorcia ulteriormente in classifica su Lando Norris (ecco la situazione dopo Lusail). Chi è stato il pilota che si è messo più in evidenza? Quale driver o Scuderia ha completamente perso la bussola ottenendo meno di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia? Di seguito le nostre pagelle e i nostri voti al Gran Premio andato in archivio.

MAX VERSTAPPEN (RED BULL) 1° classificato: voto 10 - Dategli uno spiraglio, e Max ci si infilerà. In pista e di strategia, come in occasione della safety car che gli consente di variare lo spartito rispetto alle McLaren e batterle. Grazie anche ad un ritmo incessante, e al sorpasso in partenza su Norris. Sorpasso che ha reso possibile l'azzardo al pit stop "paralizzando" di fatto la strategia McLaren, costretta dalle "proprie regole" a fare la stessa scelta per entrambi i piloti. Venerdì Max sembrava totalmente al buio, ha tirato fuori un'altra vittoria memorabile che tiene la pressione sui papaya e l'inerzia dalla sua. Mostruoso.

OSCAR PIASTRI (McLAREN) 2° classificato: voto 8 - Ha trovato ciò di cui aveva bisogno, una pista "amica" e un feeling migliore con la macchina. Week end costruito impeccabilmente dopo un periodo di crisi evidente poi, la scelta strategica del team, gli nega una vittoria possibile. Che potrebbe pesare, perché ora il team dovrà puntare su Norris e non è detto che gli farà piacere dare una mano. Anzi.

CARLOS SAINZ (WILLIAMS) 3° classificato: voto 9 - Finalmente il vero Sainz, dopo una metà abbondante di stagione a prendere paga da Albon. Nell'ultimo mese la tendenza si è invertita, a Lusail la gara dello spagnolo è magnifica nel passo e nella gestione delle diverse situazioni, compreso un forte sottosterzo nel finale. Podio magnifico e meritatissimo.

LANDO NORRIS (McLAREN) 4° classificato: voto 5 - Il primo match point evapora con un 4° posto amaro, che sarebbe stato un 5° senza l'errore di Antonelli davanti a lui. La prudenza al via con Verstappen è comprensibile, la strategia del team lo penalizza poi oltremodo, ma è il ritmo inferiore a quello del compagno a metterlo nel traffico e a negargli il podio. Anzi: offra da bere a Kimi per quei 2 punticini in più raccolti. Valgono oro.

KIMI ANTONELLI (MERCEDES) 5° classificato: voto 6 - Week end di alto livello, vicino a Russell (voto 5,5) in qualifica e davanti in gara. Peccato per quell'errore nel finale sotto la nemmeno troppo arrembante pressione di Norris, gli costa una posizione e un boccone amaro.

FERNANDO ALONSO (ASTON MARTIN) 7° classificato: voto 6,5 - Anche il navigato campione asturiano incappa in un errore che gli costa un piazzamento migliore, ma gli va dato il merito di aver tenuto costantemente l'Aston Martin in zona punti in una gara tutt'altro che facile.

CHARLES LECLERC (FERRARI) 8° classificato: voto 6 - Già tenere in pista la SF-25 sulle velocissime curve di Lusail è un'impresa, il monegasco riesce anche a portarla nella top ten in uno dei week end più disastrosi della stagione della Scuderia. Di più non gli si poteva chiedere.

LEWIS HAMILTON (FERRARI) 12° classificato: voto 4 - Tre eliminazioni consecutive in Q1 raccontano meglio di ogni altra cosa il buco nero in cui è finito Lewis con la Ferrari. I record negativi si accumulano, e anche il gap da Leclerc è ormai un problema conclamato. Totalmente svuotato.

ISAK HADJAR (RACING BULLS) nc: voto 7 - Un cedimento della gomma a due giri dalla fine - a conferma dei timori che hanno portato alla scelta di concedere un massimo di 25 giri per ogni set di coperture - gli toglie uno splendido piazzamento alle spalle dei migliori. Peccato.

NICO HÜLKENGERG (SAUBER) nc: voto 5 - Anche il tedesco della Sauber aveva il potenziale per un piazzamento a punti, ma il contatto con Gasly gli è fatale e la responsabilità è soprattutto sua. Non il massimo per uno con la sua esperienza.