Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Formula 1 - Quando l'asticella si alza il pilota fa la differenza. Verstappen, Alonso e Hamilton top in Olanda

Paolo Sala

Pubblicato 28/08/2023 alle 15:25 GMT+2

FORMULA 1 - Il caotico Gp di Zandvoort ha fatto riemergere un dato chiaro: in Formula 1, per vincere, serve la macchina. Ma il pilota può fare la differenza eccome. Dentro i singoli team, ma anche in termini generali quando le condizioni appianano le differenze. Come è sempre accaduto nella storia delle corse.

Team, piloti e le monoposto del Mondiale F1 2023 in 140"

Per vincere conta la macchina, e questo è pacifico. Dopodiché nemmeno l'ipertecnologica Formula 1 odierna, in perfetta continuità con quella eroica del secolo scorso, riesce a celare quelli che sono i valori tecnici dei piloti. I normali piloti, i buoni piloti, i grandi piloti, i campioni, in una gerarchia che emerge sempre chiara nell'arco di una stagione, e ancor di più quando le gare si fanno caotiche, imprevedibili, difficili da gestire. Dentro le scuderie, dove il compagno di squadra è sempre il primo avversario, e sulla griglia, dove si incrociano le spade con le altre macchine. Verstappen, Alonso e Hamilton sono usciti da protagonisti dai nubifragi olandesi, Gasly e Albon hanno replicato a Zandvoort altre imprese simili, altri si perdono con più facilità. Perché i margini sono sempre più ristretti, ma la differenza il pilota la fa sempre.

QUANDO L'ASTICELLA SALE

Alla base, oggi come in passato, c'è sempre la velocità sul giro. Poi però ci sono tutte quelle attitudini, dalla conoscenza della macchina alla visione di gara sul lungo termine, dalla sensibilità di guida alla capacità di prevedere gli eventi, dal sangue freddo alla determinazione feroce, che permettono ad alcuni di essere veloci sempre, specie in condizioni critiche, e non solo quando tutto va come deve.
Max Verstappen, sempre lucido e veloce, è uscito al comando da tutte le caotiche situazioni che la roulette meteorologica del week end olandese ha inscenato, confermando una capacità di ottimizzare sempre scelte e prestazioni nei momenti clou della gara, quelli che fanno la differenza. Laddove il compagno Perez, che non è di primo pelo e guida a sua volta una macchina supposta perfetta, si prende oltre un secondo e mezzo in prova e finisce per sbagliare quando lo scroscio d'acqua nel finale rende insidiosa la pista. E nella concitazione del momento ci infila pure una penalizzazione in pit lane, gettando alle ortiche il podio. Due mondi opposti.
picture

Max Verstappen, GP d'Olanda

Credit Foto Getty Images

TALENTO E LUCIDITA'

Non meno di Max, Fernando Alonso ha mostrato una volta di più quanto la caratura del campione faccia la differenza in condizioni difficili da interpretare in pista. Non tanto noi confronti dell'impalpabile compagno Stroll, ma proprio nella sfida che porta a tutti gli altri, come certifica il suo 3° posto in classifica Piloti. Nel primo giro di Zandvoort, con pista critica, infila un doppio sorpasso all'interno della soprelevata che fa il paio con quello che fece due anni fa, ma all'esterno. Il talento di 'sentire' la macchina e trovare il sorpasso dove in teoria non c'è. E punti pesanti che fanno praticamente tutto l'incasso dell'Aston Martin.
picture

Fernando Alonso, GP d'Olanda

Credit Foto Getty Images

CHI EMERGE, CHI AFFONDA

Dai ribaltoni meteo del Gp olandese è uscito gran bene anche Lewis Hamilton, azzoppato da una brutta qualifica prima e dalle scelte strategiche del team in gara. Il 6° posto in rimonta marca ancora una volta l'abilità dell'inglese di sbrogliare la matassa nelle situazioni caotiche.
Più di George Russell, che in Olanda è andato parecchio forte ma ha finito poi per ritirarsi dopo un contatto con Norris, sulla scia delle ultime cinque/sei gare in cui George ha spesso sbagliato, a differenza di Lewis. Non sorprende l'ennesimo piazzamento a punti di Alex Albon in una gara passa, l'inglese della Williams è un vero e proprio specialista nella visione di corsa e nella gestione delle scelte strategiche più rischiose. Come non sorprende il podio di Gasly, per chi ricorda la sua vittoria a Monza 2020 con l'Alpha Tauri.
picture

Lewis Hamilton

Credit Foto Getty Images

FERRARI COL FIATONE

Difficile affrontare in termini di piloti il week end della Ferrari. Lenta, nervosa e col fiato corto fin da venerdì, quando ha curiosamente deciso di girare con ala posteriore da basso carico su un tracciato che richiede l'opposto. Misteri del più grande mistero che resta il progetto SF-23.
Sainz è apparso più 'ordinato' di Leclerc, massimizzando il risultato del team, mentre Charles si è mostrato decisamente più nervoso. Limite che emerge non per la prima volta, al netto della comprensibile frustrazione, fra le pieghe del talento del monegasco. Del resto a Maranello si continua a procedere più o meno al buio, consci dei vincoli progettuali sullo sviluppo e sperando di vedere un minimo di luce dove i circuiti lo consentano. Monza può essere uno di quelli.
picture

Villeneuve: "Nuova F1? Mi piace, Alonso 'vecchia scuola' nei sorpassi"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità