Ferrari punta alla doppietta a Las Vegas, ma preoccupa l'ultima Direttiva FIA sul fondo e le altezze da terra

F1, GP LAS VEGAS - Il tracciato americano può esaltare le doti della Rossa, che punta a chiudere il gap in classifica Costruttori dalla McLaren. Ma occhio alle basse temperature e alle ultimissime indicazioni della Federazione sul fondo e le altezze da terra, che guardano proprio alla SF-24 e alla Haas.

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Video credit: Eurosport

Nella città del gioco per eccellenza, la Ferrari è pronta a giocarsi la maggior parte delle proprie fiches nella corsa al titolo Mondiale Costruttori. Il circuito cittadino ricavato sulla Strip di Las Vegas è infatti quanto di meglio possa chiedere la SF-24, particolarmente prestazionale sulle curve lente e la trazione in uscita. La pole position di Leclerc nel 2024 è lì a dimostrarlo, il Gp nel Nevada è per Maranello l'occasione d'oro per puntare alla doppietta e limare il più possibile, se non azzerare, la distanza in classifica dalla McLaren, che mantiene 36 lunghezze di vantaggio. Mentre Max Verstappen, dopo il capolavoro di Interlagos, ha già preso in mano il pallottoliere. La dimostrazione di forza l'ha data, ora basta tenere sotto controllo Norris.

FERRARI, VITTORIA OBBLIGATA

Las Vegas è per caratteristiche tecniche l'occasione giusta per la Ferrari, dunque anche la gara da non sbagliare. Servono i punti del primo posto e possibilmente anche quelli del secondo, una roboante doppietta sarebbe il messaggio migliore da recapitare a Woking. Perché poi si andrà in Qatar, dove sarà la McLaren ad avere il circuito cucito addosso, e infine a Dubai, pista storicamente indigesta alla Ferrari. Il Cavallino può legittimamente puntare al bersaglio grosso in Nevada, e sperare che il lavoro di affinamento sul setup possa portare risultati anche su piste sulla carta meno favorevoli, come accaduto a Austin. Ma è inevitabile che il pronostico, numeri alla mano, penda ancora leggermente dalla parte della McLaren.
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La Ferrari di Charles Leclerc tra le luci del GP di Las Vegas 2023

Credit Foto Getty Images

ALLARME TEMPERATURE E DIRETTIVA SUL FONDO

Anche perché a Las Vegas la Ferrari dovrà fare i conti - prima di potersi dire macchina più veloce in pista - con due incognite non da poco. Intanto le temperature, annunciate piuttosto basse, ed è noto come la SF-24 abbia difficoltà ad "accendere" le proprie gomme in quel tipo di condizioni. Potrebbe non essere un grosso problema sul passo gara, ma in qualifica sì, e la track position ha il suo peso anche qui. Poi l'implementazione da parte della FIA della Direttiva 039, quella sull'altezza da terra introdotta a Spa nel 2022, che allora mandò in crisi la Ferrari. Si tratta di una "indicazione tecnica" che completa la 039 e che - proprio in virtù della qualifica di semplice indicazione - è stata comunicata alle squadre a poche ore dallo sbarco in Nevada, suscitando diverse perplessità fra i tecnici.
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La Ferrari di Charles Leclerc ai box durante il GP Austria

Credit Foto Getty Images

IL LIMITE ALL'USURA

Secondo i tedeschi di Auto Moto und Sport, l'indicazione FIA sarebbe partita da una segnalazione della Red Bull riguardo Ferrari e Haas. Dopo il mini DRS della McLaren a Baku e il T-tray della stessa Red Bull finito sotto i riflettori in Messico, è dunque il turno della Ferrari. Che secondo Milton Keynes avrebbe trovato il modo di ridurre il consumo del plank in una F1 a effetto suolo in cui la flessibilità di certi elementi del fondo - nell'ottica dell'effetto suolo e della necessità di girare dunque il più possibile attaccati a terra - è divenuta elemento sensibile. Da regolamento il plank, l'asse che corre lungo il fondo della monoposto, deve avere uno spessore di 10 mm e non può usurarsi oltre 1 mm nell'arco del Gp. Il sospetto è che vengano utilizzati artifizi per fare in modo che l'usura resti nei limiti giusto nei preposti punti di misurazione. Il regolamento lascia poco margine, l'indicazione tecnica è un giro di vite per fugare ogni dubbio in merito. Dubbi che potrebbe fugare anche la pista stessa, particolarmente impegnativa in questo senso. Chissà che qualcuno, Ferrari o altri, non sia costretto ad alzare la macchina da terra, e sacrificare parte del carico aerodinamico, per non incappare in penalità.
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La Ferrari di Charles Leclerc ai box durante il GP di Singapore 2024

Credit Foto Getty Images

PER MAX PARTE IL CONTO ALLA ROVESCIA

Vincendo a Las Vegas, Max Verstappen sarebbe già matematicamente campione del Mondo. Non c'è dubbio che se avrà la macchina per farlo non si tirerà indietro, ma ora che ha piazzato il colpo decisivo col capolavoro in Brasile ha anche la facoltà di far di conto, limitando al massimo i rischi e tenendo sotto controllo la posizione di Lando Norris. Il quale ha inevitabilmente ammesso che Interlagos è stato un knock out, e che ora che si sente pronto per sfidare Max, è troppo tardi. Guarda legittimamente a un 2025 da possibile favorito, ma dovrà fare i conti con Oscar Piastri, e magari anche con la Ferrari di Hamilton-Leclerc. In ogni caso il 2024 resterà per Lando un'occasione persa. E in McLaren tremano all'idea di non portarsi a casa almeno il Costruttori.
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