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Ferrari, il vantaggio gomme non c'è più. Vettel sontuoso, ma ora serve potenza

Paolo Sala

Pubblicato 15/05/2017 alle 09:30 GMT+2

Il pacchetto di sviluppo Mercedes ha annullato il gap sulla gestione delle Pirelli. Ma la Rossa resta veloce e Vettel è al top.

Sebastian Vettel (Ferrari) studia la Mercedes di Lewis Hamilton durante il GP di Spagna a Barcellona 2017 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

L'annunciato pacchetto di sviluppo della Mercedes a Barcellona si è tradotto nella miglior notizia possibile per il team di Toto Wolff: l'utilizzo ottimale delle gomme Pirelli non è più un problema, l'upgrade aerodinamico e il lavoro di alleggerimento sul posteriore hanno permesso finalmente agli uomini di Brackeley di trovare anche per le Frecce d'Argento, spesso in difficoltà soprattutto nelle prime fasi di gara, la finestra di utilizzo perfetta per spremere le mescole senza accusare degrado e perdita di prestazione. La sfida con la Ferrari torna a essere sulla velocità pura, e ora sta a Maranello trovare maggiore potenza nelle proprie power unit.

Mercedes, che allungo

Segnali significativi, a proposito dei 4 decimi al giro di miglioramento ventilati alla vigilia, si erano avuti nelle libere di venerdì e ancora più sabato in qualifica, quando Lewis Hamilton era stato abbondantemente il più veloce nell'ultimo settore del tracciato, quello più lento e guidato. Fino a Sochi erano le condizioni in cui la Ferrari era anche visibilmente più veloce della Mercedes, mentre a Montmelò le prestazioni si equivalevano, stante la superiorità della power unit Mercedes nel primo settore. E i 30 giri di Hamilton nell'ultima parte di gara con gomma gialla testimoniano che ora anche la W08 sa essere gentile sulle coperture. Il salto di qualità c'è stato, gli stessi due piloti non hanno nascosto di essersi sentiti nettamente più a proprio agio già dalle libere di venerdì mattina.
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Lewis Hamilton (Mercedes) festeggia la vittoria al GP di Spagna sul circuito di Barcellona 2017

Credit Foto Getty Images

La Ferrari c'è, ma serve potenza

Se Mercedes ha avuto ciò che si attendeva dal corposo pacchetto di sviluppi, la Ferrari non esce certo con le ossa rotte dal Gp di Spagna: di fronte ad una W08 talmente rinnovata da essere quasi una versione B, la SF70-H ha tenuto botta, fedele alla sua politica dei piccoli aggiornamenti in ogni gara. Perché è vero che la Mercedes è tornata davanti, ma lo ha fatto mettendo in campo davvero tutto ciò che aveva, dagli aggiornamenti al motore in fiamme di Bottas, e i team radio di Hamilton testimoniano quanto abbiano spinto al 100% per l'intero arco della gara. Senza dimenticare che i giri alle spalle di Bottas, oltre a quelli in regime di virtual Safety Car, certo non hanno agevolato la gara di Vettel. Insomma, l'aria nel paddock era che con le novità di Barcellona la Mercedes avrebbe rimesso il Mondiale sui binari delle ultime due stagioni (se n'è accorta la Red Bull, quasi doppiata col pur 3° Ricciardo). Invece la Ferrari è ancora lì.
Tuttavia, se Mercedes ha risolto le noie con le gomme riportando la sfida sul piano della velocità pura, è necessario che a Maranello si prosegua a sviluppare nella direzione giusta. Sul telaio, come accaduto finora, ma soprattutto sulla velocità di punta. Trovando il modo di scaricare un po' le ali - solitamente più cariche rispetto a Mercedes - o trovando cavalli in più nella power unit. Perché quella tedesca, nella sua mappatura più estrema, ha ancora un vantaggio sensibile. Lo si era visto a Sochi, ma la dimostrazione più plastica si è avuta a Montmelò: Vettel in scia a Bottas si è dovuto inventare un sorpasso d'altri tempi per metterselo alle spalle, Hamilton in condizioni simili ha spettinato il tedesco con una facilità disarmante. In Canada potrebbero esserci aggiornamenti al motore delle rosse, per la prossima gara a Montecarlo si spera basti l'invidiabile maneggevolezza evidenziata fin qui dalla SF70-H, che a maggior ragione fra i muretti del Principato potrebbe estrarre il meglio dal proprio passo accorciato rispetto alla 'lunga' Mercedes.
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Sebastian Vettel (Ferrari) opera il sorpasso su Valtteri Bottas (Mercedes) durante il GP di Spagna a Barcellona, 2017 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Vettel al top

Nel suo lavoro per far crescere con costanza la macchina, il team Ferrari sa una volta di più di poter contare su un Sebastian Vettel davvero al top del rendimento. In Spagna il tedesco ha fatto la differenza il sabato, gestendo con freddezza il problema in Q1 che avrebbe potuto eliminarlo, e la domenica in gara, centrando una partenza perfetta e inventandosi quel sorpasso da cineteca su Bottas. Su Hamilton, come non ha mancato di sottolineare, non aveva possibilità alcuna di difesa per differenza di potenza. Ed è certo che sarà il tasto su cui insisterà maggiormente coi suoi tecnici.
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