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Ferrari, l'imperativo è cancellare le rotture e riprendere morale in vista del 2018

DaOAsport

Pubblicato 18/10/2017 alle 09:53 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Ferrari's German driver Sebastian Vettel (C) gets out of his car

Credit Foto Getty Images

Certamente la rincorsa al titolo adesso è ancora più complicata, non bisogna essere un genio della matematica per capirlo, ma quello che dobbiamo fare adesso, e l’ho detto anche ai ragazzi del team, è tornare a casa e riposarci. I meccanici sono stanchi, il team è stanco, dobbiamo riposarci un po’. Sappiamo di avere un pacchetto per fare bene nelle ultime 4 gare, dobbiamo concentrarci su questo, il resto si vedrà
Sono state queste le parole di Sebastian Vettel dopo l’ennesima domenica da dimenticare della Ferrari. Dopo il crash di Singapore ed i problemi di affidabilità della Malesia, una candela o una bobina, fate voi, sono state la causa scatenante di una Rossa tanto veloce quanto fragile a Suzuka (Giappone). Ennesimo imprevisto nel giro di formazione ed altro “0”. Quei 59 punti di distacco da Lewis Hamilton, vincitore dell’appuntamento nipponico, hanno il sapore della condanna ma Seb, da grande condottiero, vuol chiudere nel migliore dei modi proiettandosi ai 4 appuntamenti restanti con determinazione e pensare al 2018 con grande fiducia.
E’ stata quasi un toccasana per la scuderia questa pausa di una settimana prima del weekend del Luna Park di Austin (Usa), tracciato di nuova generazione tra i più tecnici in calendario. Era necessario ricaricare le pile e, soprattutto, ricompattarsi perché con un titolo ormai sfumato, salvo Harakiri Mercedes, è giusto puntare al bersaglio grosso negli “Arrivi di tappa”. Lo sa bene Vettel e, dando una pacca sulla spalla ai tecnici poco dopo il ritiro dalla corsa del Sol Levante e con ancora il volto della delusione, non si può fare altro.
E’ opportuno voltare pagina e cancellare le rotture dei weekend precedenti cercando un riscatto lì dove le soddisfazioni non sono mai arrivate. Il Texas, infatti, è stato sempre avverso alla Rossa: 0 successi la dicono lunga. Quest’anno però la SF70H ha dimostrato di andar forte anche dove, fino al 2016, si faticava e tanto. Basti ricordare quanto avvenuta in Russia e quella prima fila tutta del Cavallino nelle qualifiche. Pertanto, se il destino un po’ ha tolto a Maranello, potrebbe restituire nel luogo più inaspettato.
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