La Mercedes tenta la maxi-offerta per Max Verstappen: 150 milioni all'anno per un contratto a vita?

Centocinquanta milioni di euro all'anno. Centocinquanta. Sembra follia, eppure è questo il rumor arrivato alle orecchie del portale tedesco F1-Insider, sempre in prima linea nella raccolta di notizie eclatanti dal mondo Red Bull (è stato il primo a riportare la frattura interna tra la parte thailandese e quella austriaca prima che esplodesse il caso Horner). Sarebbe questa, dunque, l'offerta che Toto Wolff avrebbe concordato con i piani alti della Mercedes per strappare Max Verstappen alla scuderia rivale e rispondere agli assalti della Ferrari nei confronti di Adrian Newey, il geniale progettista delle monoposto più dominanti della storia recente della F1.

I 150 milioni di euro sarebbero ricavati dalla somma dei 50 risparmiati per l'addio di Lewis Hamilton e dei 100 di utili che la Mercedes ha dichiarato chiudendo i libri contabili del 2023, e diventando così la prima scuderia di F1 a superare il muro dei 600 milioni di introiti. Polverone da FantaFormula1 o c'è realmente qualcosa di vero che si sta sviluppando sottotraccia? Barrate pure la seconda ipotesi. Perché, sempre secondo F1-Insider, sarebbe in programma un incontro tra Wolff e il manager di Verstappen, Raymond Vermeulen, dopo il GP di Miami, prossimo appuntamento del Mondiale (domenica 5 maggio).

La maxi-offerta economica, però, potrebbe rivelarsi insufficiente se non sarà affiancata da un progetto tecnico all'altezza. La Mercedes delle ultime due stagioni, molto meno competitiva rispetto ai grandi duelli del recente passato tra Hamilton e SuperMax, non convince. Anche se il cambio del regolamento previsto per il 2026 potrebbe far pendere la bilancia in favore della scuderia di Brackley. Perché Mercedes sarebbe ovviamente avvantaggiata nello sviluppo del nuovo motore a forte trazione ibrida rispetto a Red Bull, costretta a lavorare senza il supporto di un costruttore esterno.

Ma ci sarebbe dell'altro. Perché Verstappen potrebbe scacciare i dubbi sull'affidabilità e qualità della Mercedes del futuro portando con sé figure di spicco dello staff di progettisti e ingegneri della Red Bull. Magari non Adrian Newey, ma sicuramente Helmut Marko, strettamente legato da una clausola contrattuale, e qualche altra mente geniale del team che ha realizzato le ultime due monoposto, dominanti come pochissime altre nella storia del motorsport.